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Concetti Chiave

  • L'ordinazione episcopale coinvolge più vescovi, simbolizzando il governo della chiesa e il compito di rappresentare Cristo.
  • I presbiteri, ordinati con l'imposizione delle mani da parte del vescovo e altri presbiteri, hanno il compito principale di annunciare il vangelo e celebrare l'eucaristia.
  • I diaconi si occupano di battesimi, distribuzione dell'eucaristia, predicazione, matrimoni e opere di carità.
  • I presbiteri assistono il vescovo nell'amministrazione dei sacramenti e nella gestione della chiesa in sua assenza.
  • Solo il vescovo impone le mani ai diaconi, poiché eseguono i suoi ordini per la comunità.

Indice

  1. Concezione cattolica dell'ordinazione
  2. Ruolo del presbitero e del diacono

Concezione cattolica dell'ordinazione

Secondo l’odierna concezione cattolica l’ordinazione si articola nei gradi dell’ordinazione a diacono, a presbitero e a vescovo anche se non è facile distinguere i confini tra i tre ministeri:
- L’ordinazione episcopale avviene mediante un atto collegiale compiuto da più vescovi, e quindi diventa membro del collegio episcopale, dunque responsabile della chiesa al di là dei confini della diocesi. La consegna pastorale simboleggia il governo della chiesa locale, la consegna dell’evangelario il compito di predicare, l’unzione del capo il compito di rappresentare Cristo;

Ruolo del presbitero e del diacono

- Per l’ordinazione del presbitero, anche altri presbiteri partecipano all’imposizione delle mani da parte del vescovo, stando al concilio Vaticano II, il loro compito principale consiste nell’annunziare a tutti il vangelo ma il loro ministero tra perfetta realizzazione nella celebrazione dell’eucaristia;

- Il diacono invece deve occuparsi del battesimo, della distribuzione dell’eucaristia, dell’assistenza nella celebrazione dei matrimoni, la predicazione della parola, la sepoltura e gli uffici di carità e di assistenza;

Il vescovo veniva aiutato dai presbiteri, che lo assistevano nell’amministrazione del battesimo, nella recitazione della preghiera e lo rappresentavano in caso di assenza, anche per il suo caso venivano imposte le mani dal vescovo stesso e dagli altri presbiteri. Al dicono invece solo il vescovo imponeva le mani perché lui doveva eseguire i suoi ordini e segnalargli il necessario per la comunità.

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