Concetti Chiave
- Le parabole nei Vangeli sono lo strumento principale usato da Gesù per comunicare il messaggio del Regno di Dio, creando un legame emotivo con gli ascoltatori.
- Gesù utilizza le parabole per coinvolgere l'interlocutore e stimolare una riflessione personale, senza imporre giudizi o comandamenti.
- Il simbolismo dei Vangeli riflette l'importanza teologica del Regno di Dio, che per Gesù è il fulcro della sua predicazione, più importante di qualsiasi attenzione su di sé.
- La figura di Gesù solleva interrogativi sulla sua identità, vista la sua capacità di parlare con autorità su Dio e il Regno, distinguendosi dai maestri della legge e dai profeti del tempo.
- Gesù si presenta come l'inizio del Regno di Dio, offrendo risposte chiare ed esaustive che i sacerdoti del tempo non erano in grado di fornire.
Il significato delle parabole
La parabola appare nei Vangeli come la forma privilegiata con cui Gesù annuncia il suo messaggio del Regno di Dio, la particolarità della parabola infatti si riscontra nel fatto che essa tenda spesso a costruire una sorta di binario narrativo tra l'autore e l'interlocutore, coinvolgendolo quindi nel messaggio profondo sottostante. Per fare questo, Gesù solitamente costruisce con le proprie parole un racconto, un episodio in modo da creare empatia in chi lo sta ascoltando e di conseguenza far sì che essi si possano immedesimare al meglio nel racconto. Gesù vuole infatti risvegliare le coscienze degli interlocutori e permettergli di attuare l'insegnamento ricavato dal messaggio della parabola, nelle loro vite. Dunque, la parabola non si impone come un giudizio oppure come un comandamento da seguire, permette infatti di instaurare un rapporto di fiducia che porti poi alla libera adesione. L'obiettivo della parabola è quello di costruire il racconto del regno di Dio e di realizzarlo tramite le parole in maniera concreta.
Il messaggio del Regno di Dio
Il parlare simbolico dei Vangeli nasce da un’esigenza teologica, non si può infatti assolutamente parlare del Regno di Dio senza lasciarsi coinvolgere direttamente. Ponendo al centro del suo messaggio il Regno di Dio, Gesù ha mostrato che il centro di tutto per lui era Dio stesso: Gesù si focalizza infatti pochissimo su di sé, l’attenzione per lui deve essere puntata solo su Dio e il suo Regno. Questo però fa sorgere un problema più profondo, che porta a domandarsi sull'identità stessa di Gesù, quindi di colui che sta parlando del regno, e questa questione sorge oggi ma era evidente anche nei contemporanei di Gesù, straniti dal suo modo di fare. Ai tempi, alcuni considerarono Gesù come un profeta, come Giovanni Battista, come il Messia. Altri si fermarono al «figlio del falegname», oppure lo ritennero un bestemmiatore che andava contro la legge della Bibbia.
L'autocoscienza di Gesù
Tramite il suo messaggio, Gesù dimostra di avere un’autocoscienza particolare, diversa da quella di un maestro della legge del suo tempo e da quella di un profeta: Egli appariva infatti coinvolto direttamente in ciò che annuncia, nel messaggio che proponeva ai suoi discepoli e a tutti i suoi seguaci, presenti e futuri. Gesù lascia intendere infatti che lui in persona sia proprio l’inizio del Regno di Dio che sta per giungere a noi, e mentre i sacerdoti del tempo non potevano infatti fornire risposte chiare ed esaustive su Dio e il Suo Regno, ma Gesù può.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale delle parabole nei Vangeli?
- Come Gesù utilizza le parabole per coinvolgere i suoi ascoltatori?
- Qual è il problema teologico che sorge dal messaggio di Gesù sul Regno di Dio?
- In che modo l'autocoscienza di Gesù si differenzia da quella dei maestri della legge e dei profeti del suo tempo?
Le parabole sono utilizzate da Gesù per annunciare il messaggio del Regno di Dio, creando un legame narrativo con l'interlocutore e coinvolgendolo nel messaggio profondo.
Gesù costruisce racconti che creano empatia, permettendo agli ascoltatori di immedesimarsi e risvegliare le loro coscienze per attuare l'insegnamento nella loro vita.
Il problema riguarda l'identità di Gesù stesso, poiché il suo modo di parlare del Regno di Dio solleva domande su chi egli sia realmente.
Gesù dimostra un'autocoscienza particolare, essendo direttamente coinvolto nel messaggio che annuncia, suggerendo che egli stesso sia l'inizio del Regno di Dio.