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Concetti Chiave

  • L'animismo è un concetto antropologico che attribuisce ad oggetti e luoghi proprietà spirituali, non considerando le divinità come entità trascendenti.
  • Il termine "animismo" fu introdotto nel 1720 dal chimico-biologo George E. Stahl, che lo collegava a una teoria sull'anima come controllore delle funzioni corporee.
  • Nel 1871, Edward Tylor descrisse l'animismo come una forma primitiva di religione che attribuisce l'anima a fenomeni naturali e oggetti, facilitando la sopravvivenza umana.
  • Sigmund Freud e Carl Gustav Jung esplorarono l'animismo in ambito psicoanalitico, vedendolo come una fase primitiva dello sviluppo sociale o come risultato di un pensiero primitivo.
  • Antoine Fratini, ispirato da Jung, ha evidenziato come i simboli inconsci rappresentino elementi naturali, suggerendo un legame tra l'inconscio e l'animismo.

“Animismo” è un termine usato nel campo dell’antropologia, che sta ad indicare tutte quelle tipologie di religioni o pratiche di culto che comprendono in sé culti di oggetti o luoghi. La ragione di questo culto sta nel fatto che queste religioni considerano le divinità come proprietà spirituali e non entità trascendenti.

Per questo tipo di culto si usa il termine “animismo”, perché queste religioni si basano tra l’identificazione dell’anima e l’aspetto materiale di entità (che possono essere angeli, demoni o qualsiasi altra presenza).

1 – Storia dell’animismo

Questo termine fu usato per la prima volta nel 1720 dal chimico-biologo George E.

Stahl (quindi in ambito scientifico), che elaborò una teoria nella quale, secondo lui, l’anima era il controllore di qualsiasi funzione corporea. Questa teoria fu di scarso successo, ma rappresentò lo spunto per la “teoria del flogisto” (sempre di Stahl), che teorizzava la presenza di un componente (chiamato flogisto) che sarebbe stato liberato dall’oggetto in cui risiedeva solo durante la combustione di esso.

Nel 1871, l’antropologo Edward Tylor indica con “animismo” una forma grezza di “religione”, basata sull’attribuire l’anima a fenomeni naturali, esseri viventi e non in modo da aiutare gli esseri umani nella loro sopravvivenza rendendo gli oggetti animati e creando forme di venerazione di essi. Questo pensiero religioso, secondo Tylor, permise a sé stesso di evolversi, a pari passo con la civilizzazione, in religioni dai pensieri sempre più complicati e svilupparsi, infine, alla “moderna” idea di essere creatore (per esempio Dio per i cristiani).

2 – Animismo e Psicoanalisi

L’animismo fu anche studiato dalla psicoanalisi. Un esempio abbastanza celebre sta nel libro “Totem e Tabù” scritto da Sigmund Freud nel 1913, dove l’animismo viene descritto come la fase iniziale, quindi primitiva, dello sviluppo della società umana. Lo psicanalista Carl Gustav Jung, invece, descrive l’animismo come il risultato di un pensiero primitivo. Questa teoria era affine a quella dell’antropologo Levy-Bruhl, che descriveva l’animismo come un insieme di pensieri nati dalla psiche.

Sempre partendo dal pensiero di Jung, Antoine Fratini nota e fa notare come tutti i grandi simboli dell’inconscio rappresentino elementi del mondo naturale. Quindi, questi riferimenti testimonierebbero l’esistenza antica di un pensiero inconscio animista che, nella psiche individuale, è legato alla natura per via proiettiva e, soprattutto, simbolica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "animismo" e come è stato utilizzato nel tempo?
  2. Il termine "animismo" è stato usato per la prima volta nel 1720 dal chimico-biologo George E. Stahl in ambito scientifico, per indicare una teoria in cui l'anima controllava le funzioni corporee. Successivamente, nel 1871, l'antropologo Edward Tylor lo ha utilizzato per descrivere una forma primitiva di religione che attribuisce un'anima a fenomeni naturali e oggetti.

  3. Come viene interpretato l'animismo nella psicoanalisi?
  4. Nella psicoanalisi, Sigmund Freud descrive l'animismo come la fase iniziale dello sviluppo della società umana, mentre Carl Gustav Jung lo vede come il risultato di un pensiero primitivo. Antoine Fratini, seguendo Jung, osserva che i simboli dell'inconscio rappresentano elementi naturali, suggerendo un pensiero animista inconscio legato alla natura.

  5. Qual è il contributo di Edward Tylor alla comprensione dell'animismo?
  6. Edward Tylor ha contribuito alla comprensione dell'animismo definendolo come una forma primitiva di religione che attribuisce un'anima a fenomeni naturali e oggetti, aiutando gli esseri umani nella loro sopravvivenza. Secondo Tylor, questo pensiero religioso si è evoluto parallelamente alla civilizzazione, portando a religioni più complesse e all'idea moderna di un essere creatore.

Domande e risposte