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Concetti Chiave

  • Umberto Saba, poeta triestino, visse tra 1883 e 1957, subendo difficoltà durante il regime fascista a causa delle sue origini ebraiche.
  • La sua opera principale, il "Canzoniere", raccoglie tutte le sue poesie ed è influenzata da Petrarca, intrecciando autobiografismo e realismo.
  • Il "Canzoniere" è descritto da Saba come "il romanzo psicologico di una vita povera di avvenimenti esterni, ma ricca di moti e risonanze interne".
  • Le poesie più celebri includono "Radici" e "Trieste", che celebrano la città natale, e "Goal", che esprime gioia per la vittoria calcistica della Triestina.
  • Saba ha scritto anche opere in prosa, ma è ricordato principalmente per la sua intensa produzione poetica che esplora temi di amore, identità e vita quotidiana.

Nacque a Trieste (1883-1957) .

Per la sua condizione di ebreo, Sabba ebbe delle noie durante il regime fascista, tanto che si rifugiò a Parigi e, nel corso della seconda guerra mondiale, fu e a Firenze da Montale. Scrisse anche alcune opere in prosa, come "Scorciatoie e raccontini", “Storie e cronistorie del Canzoniere” ma la sua memoria è legata essenzialmente alla poetica.

Indice

  1. Il Canzoniere e la poetica di Saba
  2. Le poesie più celebri di Saba

Il Canzoniere e la poetica di Saba

Saba scelse di chiamare "Canzoniere" la raccolta di tutte le sue poesie per affinità al Petrarca. Nelle poesie del "Canzoniere" autobiografismo e realismo s'incrociano, producendo una rappresentazione di sensazioni, di luoghi e personaggi della vita del poeta con una forte intonazione lirica e impressionistica, che lascia trasparire l'amore per la vita, per la moglie Lina, per la piccola Linuccia, per Trieste.

Il "Canzoniere", in cui, come detto, confluirono tutte le poesie dell'autor,e si configura cosi come un lungo racconto di immagini, di pulsioni e di sentimenti, che giustificano la definizione che dell'opera ha dato lo stesso Saba il romanzo psicologico di una vita povera di a venimenti esterni, ma ricca, a volte fino allo spasimo, di moti e di risonanze interne".

Le poesie più celebri di Saba

Fra le più belle poesie ricordiamo "Radici" e "Trieste", che costituiscono degli omaggi all'amata città natia in cui il poeta scopre le radici della propria identità; e poi "Goal", con l'abbandono alla gioia per la vittoria della squadra di calcio della propria città, la Triestina; ancora, "Ritratto della mia bambina” e “Favoletta alla mia bambina” che offrono dei quadri di una semplicità quotidiana fatta di affetti familiari:

infine "La capra”.

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