Concetti Chiave
- Il sonetto "Alla Sera" di Ugo Foscolo, pubblicato nel 1803, esplora i temi delle "sere" della vita umana e l'aspirazione alla serenità.
- Foscolo descrive la sera come simile alla morte, invocata per la sua capacità di portare pace e fuga dalle preoccupazioni.
- Il componimento è diviso in due sequenze: la prima descrive la sera, la seconda riflette sul "nulla eterno" della morte.
- La morte è vista da Foscolo come un rifugio desiderato contro i conflitti e le sofferenze della vita.
- Il sonetto è stato scelto per aprire la raccolta poetica di Foscolo, rappresentando una sintesi del suo mondo poetico giovanile.
Temi Principali del Sonetto
Ugo Foscolo pubblica questo sonetto nel 1803; i temi principali sono:
le due "sere" della vita umana, quella neoclassica e quella preromantica;
l'asprirazione alla serenità;
l'inquietudine struggente dell'anima;
la morte come approdo di pace.
Foscolo volle collocare questo sonetto in qpertura nel proprio esiguo canzoniere, perchè questo componimento fornisce una sintesi del mondo poetico del giovane Foscolo.
La Sera e la Morte
La sera è tanto cara a Foscolo perché somiglia alla morte e scende sempre desiderata, sia quando è accompagnata dalle luminose nubi estive e dai venti sereni della primavera, sia quando l'aria è inquieta, tenebrosa e lunga che conduce all'universo e scende sempre invocata, occupa soavemente le vie del cuore dell'autore.
Lo fa vagare con i suoi pensieri sulle tracce che conducono alla morte, e intanto fugge questo ingrato tempo, la storia contemporanea, e con lui fuggono le preoccupazioni con le quali il tempo si consuma insieme a lui. E mentre lui contempla la sua pace, dorme lo spirito battagliero che ruggisce dentro di lui.Struttura e Riflessione del Sonetto
Il sonetto ''Alla sera'', scritto da Ugo Foscolo, fu posto in apertura alla raccolta di poesie dell'autore sopra citato. All'interno del testo è presente una riflessione sulla morte paragonata alla sera. Il testo è diviso in due sequenze che corrispondono alle due quartine e alle due terzine. Nella prima sequenza descrive il suo stato d'animo davanti alla sera, rappresenta prima la sera estiva e poi quella invernale. Nella seconda sequenza colloca la riflessione sul "nulla eterno", ossia la morte, molto cara al poeta, viene da lui invocata perché è l'unica soluzione ai conflitti e alle sofferenze.