Concetti Chiave
- "Alla sera" di Foscolo utilizza la sera come metafora della morte, vista come un sollievo dalle sofferenze della vita.
- Foscolo si rifà al nichilismo parlando di "nulla eterno", dove la morte rappresenta un annullamento totale senza riscatto.
- Il frequente utilizzo degli enjambement conferisce dinamicità e incalzante scorrere del tempo, riflettendo l'irrequietezza del poeta.
- I temi principali includono la morte, il tempo fuggente, la sofferenza dell'eroe romantico e la natura come metafora del riposo eterno.
- Il sonetto esprime l'immagine eroica di Foscolo come un'anima tormentata, trovando pace solo nell'annullamento della morte.
“Alla sera” è uno dei più importanti sonetti della raccolta “Sonetti” di Foscolo. Scritta nel 1802, è stata pubblicata nel 1803.
Indice
Significato della Sera e della Morte
Gli ultimi tre versi sono quelli più importanti. La sera rappresenta la morte. L’uomo può porre fine alle sofferenze della vita solo con la morte, chiude gli occhi alla mestizia e alle sofferenze. Solo in questo modo l’uomo può avviarsi verso il riposo.
La sera viene definita “fatal quiete”, la quiete portata dal fato, ovvero la morte. La sera porta con sé le tenebre sul mondo. Foscolo la invoca sia quando giunge mentre c’è bel tempo, sia che porti nuvoloni in una giornata d’inverno. Con questo ci vuole dire che è da lui sempre invocata, la chiama in ogni momento. La sera è in grado di raggiungere le strade più segrete del suo cuore. Lo fa vagare e camminare con il pensiero verso il lungo eterno. Nel frattempo quel momento storico, in cui vive e che gli dà solo sofferenze, fugge. È un’epoca negativa, definita “reo tempo”. Utilizza diversi latinismi. Con il tempo se ne vanno le preoccupazioni, le sofferenze per cui sia lui Foscolo che il tempo stesso si struggono, si logorano, si sfiniscono. Nel momento in cui la sera scende, il suo animo riposa, un animo che urla dall’interno del suo corpo, un animo definito “spirto guerrier”. L’unico momento di pausa è la morte. Definita “nulla eterno”, vuoto. Non c’è un Dio che ci consola, ma tutto finisce nell’eternità. Non c’è un riscatto dopo la morte, non emerge una visione cristiana. Si tratta di un’eternità comunque priva di sofferenze. Non emerge una visione escatologica della storia, per cui tutto va verso un punto finale, ma finisce in un vuoto eterno.
L'Immagine Eroica di Foscolo
Da questo sonetto emerge l’immagine eroica di Foscolo: si descrive come l’eroe romantico, avversato nella vita e che si scontra con il periodo storico in cui si trova. Questi gli danno solo preoccupazione e sofferenze, costringendolo a vivere in una situazione precaria e irrequieta. In queste condizioni, lo spirito guerriero dell’eroe foscoliano trova la pace solamente nella morte, intesa come annullamento totale.
Nichilismo e Dinamicità del Tempo
Parlando di “nulla eterno”, Foscolo si rifà al nichilismo. Infatti, dopo la morte non c’è più niente.
L’utilizzo frequente degli enjambement serve per dare dinamicità alla scena, rendendo il ritmo più incalzante. In questo modo viene sottolineato anche l’incessante scorrere del tempo, che prosegue inesorabilmente per terminare nel “nulla eterno”. Inoltre, caratterizza lo stile frantumato di Foscolo. Questa dinamicità dà un senso di irrequietezza, che sottolinea l’instabilità del suo pensiero; Foscolo è sempre alla ricerca di qualcosa. I versi dinamici vogliono far emergere la ricerca continua dell’equilibrio, lo spirito irrequieto del guerriero Foscolo.
Temi Principali della Poesia
I temi principali della poesia sono la morte, vista come unico modo per far cessare le sofferenze della vita; il tempo, che continua a scorrere e fugge; l’eroe, che ha all’interno un animo ruggente, che con la morte viene messo a dormire, ma solo temporaneamente; i dolori e le sofferenze, che affliggono l’animo del poeta; la natura, con la quale il poeta si ricongiunge nella morte e che viene usata come metafora della morte stessa, in particolare accompagnando l’immagine della sera; la vita vista come lotta e sofferenza, come tempo negativo per il poeta, in cui l’annullamento di tutte le sofferenze è possibile solo nel “nulla eterno”.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della sera nel sonetto "Alla sera" di Foscolo?
- Come viene descritta l'immagine eroica di Foscolo nel sonetto?
- In che modo Foscolo esprime il nichilismo nel sonetto?
- Qual è il ruolo del tempo nel sonetto "Alla sera"?
- Quali sono i temi principali della poesia "Alla sera"?
La sera rappresenta la morte, vista come l'unico modo per porre fine alle sofferenze della vita, portando l'uomo verso il riposo.
Foscolo si descrive come un eroe romantico, avversato dalla vita e dal periodo storico, trovando pace solo nella morte come annullamento totale.
Foscolo parla di "nulla eterno", indicando che dopo la morte non c'è più niente, rifacendosi al nichilismo.
Il tempo è descritto come un elemento che scorre incessantemente, terminando nel "nulla eterno", sottolineando l'irrequietezza e l'instabilità del pensiero di Foscolo.
I temi principali includono la morte come cessazione delle sofferenze, il tempo che fugge, l'eroe con un animo ruggente, i dolori del poeta, e la natura come metafora della morte.