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Habilis
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Concetti Chiave

  • Foscolo, ne 'I Sepolcri', evolve da un iniziale pessimismo a un'accettazione della vita consapevole della morte.
  • Il poeta critica l'editto napoleonico di Saint-Cloud, discutendo l'inutilità delle tombe e l'indifferenza verso le sepolture.
  • Le tombe, secondo Foscolo, offrono un'illusione d'immortalità e una corrispondenza affettiva tra i vivi e i defunti, contribuendo alla civiltà.
  • Il valore delle tombe si estende alla dimensione storica, con un focus particolare sulle tombe degli uomini illustri, simbolo d'ispirazione.
  • La poesia, per Foscolo, è eterna e deve custodire e risvegliare i sentimenti, essendo fondamentale per la costruzione di una civiltà.

Indice

  1. Il cammino riflessivo di Foscolo
  2. Discussione con Pindemonte e l'editto
  3. Materialismo e indifferenza della morte
  4. Illusione della sopravvivenza e civiltà
  5. Valore storico e civile delle tombe
  6. Funzione eterna della poesia

Il cammino riflessivo di Foscolo

Foscolo, nelle sue opere, fa un cammino riflessivo, infatti dal pessimismo predominante nell’Ortis in seguito della delusione dalla libertà della patria, passa ad una accettazione della vita non ignara della morte ne ‘I Sepolcri'.

Discussione con Pindemonte e l'editto

Foscolo scrisse ‘I Sepolcri’, in seguito ad una discussione avvenuta con Pindemonte a causa dell’editto napoleonico di Saint-Cloud che imponeva le sepolture fuori dei confini della città e regolamentava le scritture sulle lapidi.

Materialismo e indifferenza della morte

Nel carme, il poeta ribadisce inizialmente le tesi materialistiche della morte, l’inutilità delle tombe e l’indifferenza per il modo di seppellire i defunti.

La morte è considerata dal poeta la distruzione totale dell’individuo che non lascia la possibilità di sopravvivenza.

Per questo motivo, il defunto non può avere nessun conforto dalla tomba, e la trasformazione della materia, impedisce anche la sopravvivenza del ricordo, perché con il passare del tempo viene cancellata ogni traccia dell’esistenza. Queste idee sono sostenute da Foscolo con un atteggiamento disilluso difronte ad una verità amara.

Illusione della sopravvivenza e civiltà

L’illusione della sopravvivenza è trasmessa dalla tomba perché essa mantiene vivo il ricordo ed instaura una “corrispondenza d’amorosi sensi” tra il defunto e il vivo; questa corrispondenza affettiva è una dote divina per gli uomini perché da loro una forma d’immortalità paragonabile a quella degli dei.

Le tombe e la pietà per i defunti sono segni distintivi della civiltà, insieme alla famiglia, alla giustizia alla religione. La nascita di queste istituzioni hanno segnato il passaggio dell’uomo dall’età primitiva all’età civile. Inoltre, si ritiene che con la tomba vengono rilevati i valori di un popolo e perciò sono il mezzo per misurare il grado di civiltà di una società.

Valore storico e civile delle tombe

Foscolo estende il valore civile delle tombe alla dimensione storica, cioè la tomba viene vista non più come il centro dei valori di una civiltà, ma come il messaggio che trapassa il tempo.

Per questo, il poeta, passa dal parlare delle tombe in generale alle tombe degli uomini ‘grandi’, il cui ricordo dura nei secoli.

Infatti, predomina il tema delle tombe della chiesa di Santa Croce a Firenze, che stimolano gli animi generosi a compiere grandi azioni e rendono sacra la terra in cui sono seppelliti.

Funzione eterna della poesia

Alla funzione delle tombe, si affianca quella della poesia, perché la loro funzione non è limitata nel tempo.

La poesia non è sottoposta alle leggi materiali, quindi la sua armonia dura nei secoli e mantengono vivo il ricordo.

Per Foscolo, la poesia è un motivo di riflessione; infatti, è proprio discutendo di questo tema che si conclude il carme: la poesia deve custodire il ricordo dei sconfitti, delle sofferenze, delle sventure, del sangue versato, e, nello stesso tempo, deve risvegliare i sentimenti, la compassione e la solidarietà.

Tutto ciò, è essenziale per la costruzione di una civiltà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il percorso riflessivo di Foscolo nelle sue opere?
  2. Foscolo passa dal pessimismo dell'Ortis all'accettazione della vita e della morte ne 'I Sepolcri', riflettendo sulla delusione della libertà della patria.

  3. Qual è stata la discussione tra Foscolo e Pindemonte?
  4. La discussione riguardava l'editto napoleonico di Saint-Cloud, che regolamentava le sepolture e le scritture sulle lapidi, portando Foscolo a scrivere 'I Sepolcri'.

  5. Come Foscolo vede la morte e le tombe?
  6. Foscolo adotta una visione materialistica della morte, considerandola la distruzione totale dell'individuo e vedendo le tombe come inutili per il conforto del defunto.

  7. Qual è l'illusione della sopravvivenza secondo Foscolo?
  8. L'illusione della sopravvivenza è data dalla tomba, che mantiene vivo il ricordo e crea una corrispondenza affettiva tra il defunto e i vivi, segno di civiltà.

  9. Qual è la funzione eterna della poesia secondo Foscolo?
  10. La poesia ha una funzione eterna, non limitata dal tempo, e deve custodire il ricordo delle sofferenze e risvegliare sentimenti essenziali per la costruzione di una civiltà.

Domande e risposte

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