Concetti Chiave
- La poesia di Ugo Foscolo, composta nel 1801, fa parte di una raccolta di 22 sonetti e anticipa temi futuri nelle sue opere.
- Foscolo celebra l'amore per Isabella Roncioni, ricordando Firenze e i momenti trascorsi insieme, usando riferimenti a luoghi iconici come Ponte Vecchio.
- Il sonetto utilizza la figura della donna in modo stilnovista, ma con la differenza che l'amore è corrisposto, diversamente dalla tradizione dell'epoca.
- Foscolo integra elementi neoclassici e rinascimentali, come la bellezza e l'armonia, che preannunciano temi trattati nella sua opera "Le Grazie".
- Il poeta affronta temi di fedeltà alla patria e la drammatizzazione del declino della sua amata Venezia, in parallelo ai conflitti storici di Firenze.
Questa poesia, composta probabilmente nella primavera del 1801, fa parte della raccolta dei sonetti prodotti da Ugo Foscolo (in totale sono 22). Si tratta di un’opera che anticipa alcune tematiche che l’autore affronterà nei successivi componimenti.
Di seguito è qui riportata la parafrasi:
Indice
Parafrasi della poesia
Tu vivrai per sempre nei carmi
o sponda che il fiume Arno saluta durante il suo corso
dividendo la città che finora
conservava traccia della fama latina ormai scomparsa.
Già dal tuo ponte all’onda impaurita
i guelfi e i ghibellini
versavano tanto sangue, dove oggi al pellegrino
si indica la casa del fiero profeta.
A me cara, felice, la nobile riva,
dove ripetutamente camminava piano con i piedi
colei che nel portamento sembra una Dea
a me rivolgeva i suoi occhi lucenti,
mentre io sentivo profumare d’ambrosia
l’aria piena d’amore mossa dai suoi capelli biondi.
Amore e ispirazione
Utilizzando terzine dantesche, Foscolo si ispira al fatidico amore provato per Isabella Roncioni, con la quale ha condiviso momenti così intramontabili da dedicarle la poesia.
Non a caso l’autore rimembra il luogo dove ha trascorso le più gioiose esperienze con l’amata, Firenze, il cui nome non viene esplicitato direttamente, bensì è menzionato attraverso elementi che rimandano alla città stessa, come Ponte Vecchio.
La descrizione della donna è riconducibile alla visione che avevano di lei gli stilnovisti (è qui presente il chiaro riferimento all’autore della Divina Commedia), cioè una donna capace di legare a sé gli uomini che la attorniano. Ed è questo il caso di Foscolo, giacché la Roncioni è stata in grado di penetrare attraverso il suo sguardo lucente (v.12) nel cuore del poeta, tanto da provocargli un felice ricordo.
Divinizzazione della donna
Si assiste pertanto ad una divinizzazione della donna, tema dominante sia del sonetto che delle opere dei componenti del Dolce Stil Novo: Isabella Roncioni, così come Beatrice e tante altre, è riuscita, grazie alla sua dolcezza e alla sua bellezza, a scolpire nell’amato quel sentimento puro che rappresenta l’amore. Ma proprio in questo consiste una differenza determinante tra la concezione stilnovista e quella di Foscolo, vale a dire il fatto che tale amore sia ricambiato da colei a cui è dedicato l’intero componimento.
Bellezza e perfezione nella poesia
La suddetta tematica della bellezza e della perfezione della donna diventa dunque precursora dei contenuti che verranno poi affrontati in una delle opere più importanti di Foscolo, ossia Le Grazie, in cui si evince l’evidente intervento neoclassico tramite la descrizione delle tre protagoniste figlie di Venere, dea della bellezza e dell’armonia (vv.11-14).
Firenze e il neoclassicismo
Dunque il poeta è rimasto saldato al mondo neoclassico del quale fa parte, ponendo l’attenzione sulla città che ha svolto un ruolo decisivo nella rifioritura della cultura classica durante il periodo rinascimentale e che adesso viene ricordata per tale ragione.
Dante e la fedeltà alla patria
Uno degli esponenti più noti di Firenze è perciò Dante, da un lato delineato come il fiero profeta (v.8), dall’altro menzionato come colui che ha solcato la terra dove echeggiò un’aspra lotta tra guelfi e ghibellini, contesa che costrinse il poeta fiorentino a dover abbandonare la propria terra natia.
Importante anche il riferimento al verso 9 ad un altro dei temi più dibattuti nelle seguenti opere foscoliane, cioè la fedeltà alla patria. Infatti, affermando di essergli cara la riva – definita “nobile” (inclita) – ammette di aver instaurato un profondo legame con la sua patria, e in questo caso con Ponte Vecchio, poiché legato alla terra che la Roncioni ha attraversato adottando un portamento simile a quello delle divinità e lasciando un profumo paragonabile solo all’ambrosia degli dei (l’autore introduce una sinestesia allegorica e un enjambement per motivare tale comparazione).
Conclusione sulla poetica di Foscolo
Concludendo, si può affermare che Foscolo abbia voluto sottolineare diversi aspetti che caratterizzano l’intera sua poetica, dal ricordo immortale di un amore corrisposto alla drammatizzazione della realtà che l’autore stava vivendo; in particolare, così come Firenze è protagonista di uno scontro che coinvolge le due più importanti istituzioni del Medioevo, ovvero Papato e Impero, altrettanto Venezia, città per sempre amata dal poeta, sta attraversando una fase di declino per via dell’espansione dell’Impero napoleonico, alla sottomissione della quale non le sarà mai più garantita l’autonomia di cui godeva un tempo.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "E tu ne' carmi avrai perenne vita"?
- Come viene descritta Isabella Roncioni nella poesia?
- Qual è il significato del riferimento a Firenze nella poesia?
- In che modo Foscolo si ispira alla tradizione stilnovista?
- Quali sono le influenze neoclassiche presenti nella poesia?
Il tema principale è l'immortalità dell'amore e della bellezza, rappresentato attraverso il ricordo di Isabella Roncioni e il legame con la città di Firenze.
Isabella Roncioni è descritta come una figura divina, capace di legare a sé gli uomini con la sua bellezza e dolcezza, simile alle donne celebrate dagli stilnovisti.
Firenze è evocata come simbolo di cultura e bellezza, un luogo di ricordi felici per il poeta, e rappresenta anche la fedeltà alla patria.
Foscolo si ispira alla tradizione stilnovista attraverso la divinizzazione della donna e l'uso di elementi danteschi, ma differisce per il fatto che l'amore è ricambiato.
Le influenze neoclassiche si manifestano nella descrizione della bellezza e perfezione della donna, anticipando temi che Foscolo svilupperà in "Le Grazie".