Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Ugo Foscolo celebra Firenze come una patria ideale per l'arte e la civiltà, enfatizzando la sua eredità latina e rinascimentale.
  • Il poeta descrive il passato violento di Firenze, con i conflitti tra Guelfi e Ghibellini, contrastandolo con il presente più pacifico.
  • La poesia è un omaggio personale alla città, resa immortale nei versi, dove il poeta ricorda una figura femminile amata, associata a una dea.
  • Foscolo utilizza immagini classiche e mitologiche per rappresentare la bellezza e l'atmosfera divina emanate dalla donna amata.
  • La trasformazione della donna in una figura divina simboleggia l'ideale di bellezza e amore eterno, elementi ricorrenti nella poesia foscoliana.

Indice

  1. Eterna Vita nei Carmi
  2. Sponda dell'Arno e la Città
  3. Riva Cara e Gloriosa

Eterna Vita nei Carmi

E tu ne’ carmi avrai perenne vita,

sponda che Arno saluta in suo cammino,

partendo la città che del latino

nome accogliea finor l’ombra fuggita.

Già dal tuo ponte all’onda impaurita

il papale furore e il ghibellino

mescean gran sangue, ove oggi al pellegrino

del fero vate la magion s’addita.

Per me cara, felice, inclita riva

ove sovente i pie’ leggiadri mosse

colei che vera al portamento Diva

in me volgeva sue luci beate,

mentr’io sentia dai crin d’oro commosse

spirar ambrosia l’aure innamorate.

Sponda dell'Arno e la Città

Anche tu vivrai per sempre nel canto dei poeti, o sponda che l’Arno saluta nel suo corso, dividendo in due parti quella città che fino sa questi ultimi tempi accoglieva l’ombra fuggita dal nome latino Un tempo dal tuo ponte, il furore dei Guelfi e dei Ghibellini versava molto sangue nelle acque piene di timore [immagine della natura impaurita di fronte a tanta violenza degliuomini] là dove oggi si indica allo straniero la casa del fiero vate (= Vittorio Alfieri)

Riva Cara e Gloriosa

Ma per me sarai solo quella cara e felice e gloriosa [= inclita] riva dove spesso mosse i suoi piedi leggiadri colei [= vera dea del portamento per il modo di incedere. L’espressione è classicheggiante perché ricorda una simile espressione di Virgilio nell’Eneide quando descrive Venere] che rivolgeva i suoi occhi beati verso di me [= il poeta si riferisce ad Isabella Roncioni. Alcuni critici hanno avvicinato la donna alle immagini degli stilnovisti, come se si trattasse di una donna angelicata],

mentre io sentivo le atmosfere innamorate, mosse dai suoi capelli d’oro che emanavano profumo di ambrosia [ nelle due terzina la donna amata subisce una trasformazione: essa si trasforma in dea, circondata da un’atmosfera che è tutta intrisa di bellezza e che diffonde intorno un profumo soave. L’ambrosia è il profumo degli dei e tale termine compare nella poesia fosco liana ogni qual volta si avverte una presenza divina]

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della "sponda che Arno saluta" nei carmi?
  2. La "sponda che Arno saluta" rappresenta un luogo che avrà vita eterna nei carmi, un simbolo di divisione della città e di storia, dove un tempo si mescolava il sangue dei Guelfi e dei Ghibellini.

  3. Chi è la figura femminile descritta nella sezione "Riva Cara e Gloriosa"?
  4. La figura femminile è Isabella Roncioni, descritta come una dea del portamento, i cui occhi beati e capelli d'oro emanano un'atmosfera divina e profumo di ambrosia.

  5. Qual è il tema centrale del testo?
  6. Il tema centrale è l'immortalità attraverso la poesia, la celebrazione di luoghi storici e la trasformazione della figura amata in una presenza divina e idealizzata.

Domande e risposte

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