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Concetti Chiave

  • Dei Sepolcri è un poemetto di 295 endecasillabi, definito da Foscolo come "Carme" ed "Epistola", dedicato a Ippolito Pindemonte.
  • La composizione nasce da una discussione sull'editto di Saint Cloud del 1804, che imponeva tombe fuori città e tutte uguali per motivi igienici e di uguaglianza.
  • Foscolo, inizialmente d'accordo con l'editto, attraverso I Sepolcri rivede la sua posizione, riconoscendo il valore individuale e collettivo della tomba.
  • L'opera propone una sopravvivenza laica tramite la memoria delle tombe, ispirando i vivi ad azioni generose ed eroiche, senza ricorrere al pensiero religioso.
  • Foscolo utilizza un linguaggio aulico per emozionare il lettore, affrontando critiche per la complessità stilistica e spiegandosi nella Lettera a Monsier Guillon.

Indice

  1. Discussione sull'editto di Saint Cloud
  2. La palinodia di Foscolo
  3. Sopravvivenza laica e valore della tomba
  4. Illusione e bisogno psicologico
  5. Difficoltà e critica del linguaggio

Discussione sull'editto di Saint Cloud

Dei Sepolcri è un poemetto formato da 295 endecasillabi sciolti (non legati tra loro da strofe), definito da Foscolo “Carme” (Poesia impegnata e solenne in tono alto) ed “Epistola” (Destinatario: Ippolito Pindemonte).

L’occasione per la composizione dell’opera è una discussione tra Foscolo e Ippolito sull’editto di Saint Cloud del 1804: Le tombe, per motivi igienici, dovevano essere messe fuori dalle mura delle città e, per motivi di uguaglianza, dovevano essere tutte uguali.

Pindemonte (Cattolico) non è d’accordo perché dava importanza alla sepoltura individuale.

Foscolo (Materialista) considerava la morte come la fine di tutto e quindi era d’accordo.

Questa discussione avviene nel 1806. Successivamente, Foscolo ripensa al tema della tomba e scrive I Sepolcri (1807).

La palinodia di Foscolo

I Sepolcri sono una “palinodia” (ritrattazione) perché, in questo poemetto, Foscolo parte della negazione del valore della tomba per arrivare alla posizione opposta -> La tomba serve sia a livello individuale che a livello collettivo.

Sopravvivenza laica e valore della tomba

La novità di quest’opera è nel fatto che Foscolo, senza rinunciare alle sue posizioni materialistiche e meccanicistiche, cerca di verificare se è possibile per l’uomo ottenere, raggiungere una forma di sopravvivenza senza cedere alle consolazioni del pensiero religioso ma laico. Da questo punto di vista arriva, in conclusione, a parlare della morte. Per Foscolo con la morte finisce tutto però è possibile una forma di sopravvivenza attraverso la tomba, la quale permette ai vivi di ricordare i morti e di trarre ispirazione dalle tombe dei grandi italiani per agire in modo generoso ed eroico e compiere grandi imprese (valore civile e individuale della tomba). La poesia che canta la tomba è una poesia civile e non religiosa come quella di Gray.

Illusione e bisogno psicologico

Foscolo chiama la tomba “Illusione” perché la realtà è che con la morte finisce tutto ma, per Foscolo, l’illusione è reale perché risponde ad un bisogno psicologico dell’uomo (L’uomo ha bisogno di illudersi per vivere).

Difficoltà e critica del linguaggio

I Sepolcri è poesia difficile perché:

• Foscolo vuole emozionare il lettore, non ci sono passaggi logici ma intuitivi -> “Io non voglio parlare al sillogismo (la ragione) ma al cuore”.

• Foscolo utilizza un linguaggio aulico, elevato, classicista. Foscolo viene criticato per questo motivo da Guillon e quindi scrive Lettera a Monsier Guillon, dove spiega cosa voleva dire nel poemetto

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale della discussione tra Foscolo e Pindemonte riguardo all'editto di Saint Cloud?
  2. La discussione verte sull'editto di Saint Cloud del 1804, che imponeva la sepoltura fuori dalle mura cittadine e l'uniformità delle tombe. Pindemonte, cattolico, era contrario per l'importanza della sepoltura individuale, mentre Foscolo, materialista, era favorevole.

  3. In che modo "I Sepolcri" rappresenta una palinodia per Foscolo?
  4. "I Sepolcri" è una palinodia perché Foscolo, inizialmente negando il valore della tomba, arriva a riconoscerne l'importanza sia a livello individuale che collettivo, pur mantenendo una visione laica.

  5. Come Foscolo concilia la sua visione materialistica con il concetto di sopravvivenza attraverso la tomba?
  6. Foscolo ritiene che, sebbene la morte segni la fine di tutto, la tomba consente una forma di sopravvivenza laica, permettendo ai vivi di ricordare i morti e ispirarsi alle tombe dei grandi italiani per compiere azioni eroiche.

  7. Perché "I Sepolcri" è considerata una poesia difficile?
  8. "I Sepolcri" è difficile perché Foscolo mira a emozionare il lettore con intuizioni piuttosto che logica, utilizzando un linguaggio aulico e classicista, che ha suscitato critiche da parte di Guillon.

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