Concetti Chiave
- Il sonetto di Foscolo rappresenta l'amore come una catena rumorosa, simbolo del legame con Isabella Roncioni, che il poeta tiene nascosto per rispetto e silenzio.
- Nella seconda quartina, il poeta affida il suo dolore alla natura, trovando conforto nel fiume solitario che ascolta le sue pene in silenzio.
- Le terzine descrivono la bellezza di Isabella, con immagini ricorrenti nella poesia foscoliana come gli occhi ridenti e i capelli profumati.
- L'enjambement "odorati capelli" enfatizza la sensazione olfattiva, in un'atmosfera dominata da suoni come il rumore della catena e il pianto.
- La struttura del sonetto segue lo schema abab/baba/cdc/dcd, collegandosi tematicamente al sonetto CCLXXIX del Petrarca attraverso il tema dell'amore silenzioso.
Perché taccia il rumor di mia catena
di lagrime, di speme, e di amor vivo,
e di silenzio; ché pietà mi affrena
se di lei parlo, o di lei penso e scrivo.
Tu sol mi ascolti, o solitario rivo,
ove ogni notte amor seco mi mena,
qui affido il pianto e i miei danni descrivo,
qui tutta verso del dolor la piena.
E narro come i grandi occhi ridenti
arsero d’immortal raggio il mio core,
come la rosea bocca, e i rilucenti
odorati capelli, ed il candore
delle divine membra, e i cari accenti
m’insegnarono alfin pianger d’amore.
La Metafora della Catena
Scritto a cavallo fra il 1800 e il 1801, si tratta di un sonetto strutturato nel modo seguente: abab/baba/cdc/dcd
• La prima quartina è costruita sulla metafora della catena che rappresenta l’amore che lega il poeta alla donna amata, Isabella Roncioni. “Affinché non si conosca troppo il legame che mi lega, vivo di lacrime, di speranza, di amore, ma soprattutto di silenzio; perché mi trattiene il rispetto nei suoi confronti, sia che parli con lei, sia che di lei scriva o che a lei vada il mio pensiero”. L’immagine della catena che lega l’innamorato non è nuovo nella letteratura; molto frequente nell’antichità ad essa ricorrevano anche i poeti dell’Arcadia; invece, è nuovo il “rumoreggiare”, cioè la sensazione uditiva che la catena produce rendendo così noto a tutti il legame. Da notare l’enjambement al terzo verso della quartina “e di silenzio” che costituisce la parola chiave: il poeta non osa parlare in modo palese di lei e nemmeno svelare il suo animo. Il quarto verso, con l’immagin’Amore;e del poeta intento a scrivere pensieroso ci rimanda al sonetto CCLXXIX del Petrarca-
Il Dolore Affidato alla Natura
• La seconda quartina si articola sull’affidamento del dolore del poeta alla natura, nella fattispecie, il fiume solitario
“Tu solo sai ascoltarmi, o fiume solitario, sulle cui rive ogni notte mi conduce: qui con fiducioso abbandono verso le mie lacrime e narro il mio dolore, qui verso tutta la mia sofferenza” Solo a contatto con la natura, in mezzo alla solitudine più assoluta, il poeta può sfogare il suo dolore, simile ad un fiume in piena.
L'Immagine di Isabella Roncioni
• Le due terzine ci presentano l’immagine di Isabella Roncioni. “E narro al fiume [e quindi all’Amore che mi ha condotto in riva al corso d’acqua], la bellezza dei suoi occhi gioiosi e come essi brillarono di una fiamma che non potrà mai spegnersi e come la sua bocca simile ad una rosa ed i profumati capelli ed il candore delle sue membra degne di una divinità, e le care parole mi appresero a piangere a causa del sentimento amoroso”. Qui ricorrono due fra le immagini più frequenti della poesia foscoliana: gli occhi ridenti ed il profumo di ambrosia che esala dai capelli. Anche il riferimento, appena accennato, alla similitudine della donna con la bellezza di una dea è un elemento che si ritrova spesso in Foscolo. Nell’ultima terzina, l’enjambement “odorati capelli”, vuole insistere su di una sensazione olfattiva, collocato in un’ atmosfera in cui sembrano prevalere delle sensazioni uditive (il rumore della catena, il pianto, i cari accenti).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della metafora della catena nel sonetto?
- Come viene descritto il dolore del poeta nella seconda quartina?
- Quali immagini di Isabella Roncioni emergono nelle terzine?
- Quali sensazioni prevalgono nel sonetto e come sono espresse?
- In che modo il poeta si relaziona con la natura nel sonetto?
La catena rappresenta l'amore che lega il poeta alla donna amata, Isabella Roncioni, e il "rumoreggiare" della catena rende noto a tutti questo legame.
Il dolore del poeta è affidato alla natura, in particolare al fiume solitario, dove può sfogare la sua sofferenza in solitudine.
Isabella Roncioni è descritta attraverso la bellezza dei suoi occhi gioiosi, la bocca simile a una rosa, i profumati capelli e il candore delle sue membra, paragonate a quelle di una divinità.
Prevalgono sensazioni uditive e olfattive, espresse attraverso il rumore della catena, il pianto e i "cari accenti", oltre all'enjambement "odorati capelli".
Il poeta si relaziona con la natura come un confidente, affidando al fiume solitario il suo pianto e il suo dolore, trovando conforto nella solitudine naturale.