Concetti Chiave
- Torquato Tasso, nato a Sorrento nel 1544, visse una vita itinerante seguendo il padre poeta e cortigiano, Bernardo Tasso.
- Compì studi giuridici e letterari a Padova e compose diverse opere, tra cui le Rime, il Gierusalemme e i Discorsi dell’arte poetica.
- La sua carriera di cortigiano lo portò a Ferrara, dove compose il poema eroico Gerusalemme Liberata, ma i suoi problemi mentali complicarono i rapporti con la corte estense.
- Durante l'imprigionamento a Sant’Anna, vennero pubblicate versioni non autorizzate della Gerusalemme Liberata, ma il poeta continuò a scrivere opere di ispirazione religiosa.
- Tasso rivoluzionò la letteratura con una poetica moderna, esplorando l'introspezione psicologica e adottando uno stile arguto e concettoso.
Indice
Infanzia e Giovinezza Errabonda
Torquato Tasso nasce a Sorrento nel 1544 da nobile famiglia bergamasca: il padre Bernardo, è cortigiano e poeta, noto soprattutto per il poema cavalleresco Amadigi. Dopo aver trascorso l’infanzia a Salerno e a Napoli, nel 1554 ha inizio per Tasso una vita errabonda al seguito del padre: dimora a Roma, a Urbino, a Venezia e infine a Padova, dove segue studi giuridici e letterari.
Carriera e Successi Letterari
Compone intanto le Rime, abbozza il Gierusalemme, poema epico sulla prima crociata, pubblica nel 1562 il poema cavalleresco Rinaldo e scrive i Discorsi dell’arte poetica. Nel 1565 intraprende la carriera di cortigiano al servizio del cardinale Luigi e poi di Alfonso II d’Este. Trasferitosi quindi a Ferrara frequenta letterati di spicco, fra i quali Battista Guarini. Nel 1573 il poeta compone la favola pastorale Aminta; nel 1575 conclude il poema “eroico”, Goffredo (intitolato poi Gerusalemme Liberata).
Declino e Reclusione
Si manifestano, intanto, i primi segni di squilibrio mentale che pregiudicano i suoi rapporti cn la corte estense. Nel 1577, per aver lanciato un coltello contro un servo, viene rinchiuso nel convento di San Francesco, da cui fugge. Dopo due anni di peregrinazioni ritorna a Ferrara in occasione delle nozze di Alfonso II: qui inveisce contro il duca e la sua corte e per questo viene recluso per sette anni nell’ospedale di Sant’Anna. Mentre Tasso è prigioniero, escono stampe non autorizzate del suo poema con il titolo Gerusalemme liberata.
Ultimi Anni e Eredità
Nel 1586, finalmente libero, si trasferisce a Mantova presso Vincenzo Gonzaga; tuttavia l’anno seguente riprende le peregrinazioni per l’Italia. D’altro canto, la sua attività letteraria rimane intesa: oltre alla tragedia Re Torrismondo e alla Gerusalemme conquistata, rifacimento della Liberata, compone opere di ispirazione religiosa, Monte Oliveto e Le sette giornate del mondo creato. Le condizioni di salute di Tasso restano critiche: muore nel 1595 nel monastero di Sant’Onofrio, mentre si prepara la sua incoronazione poetica a Roma.
Modernità e Stile di Tasso
La produzione letteraria di Tasso, varia e articolata, è caratterizzata da estrema modernità di poetica, di contenuti e di linguaggio. Da un punto di vista tematico l’autore attua una rivoluzione, ricavando in tutti i generi letterari, dalla lirica amorosa e cortigiana al poema epico, uno spazio per l’introspezione psicologica, l’autobiografismo poetico e l’interpretazione della realtà inquieta e sfuggente, da cui emergono aspetti contraddittori. Sul piano stilistico, Tasso applica uno stile arguto e concettoso, basato su un irrazionale trapasso di immagine in immagine e di sentimento in sentimento.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i primi anni di vita di Torquato Tasso?
- Quali sono stati i principali successi letterari di Tasso?
- Come ha influito lo squilibrio mentale sulla vita di Tasso?
- Qual è l'eredità letteraria di Tasso?
Torquato Tasso è nato a Sorrento nel 1544 e ha trascorso l'infanzia a Salerno e Napoli. Nel 1554, ha iniziato una vita errabonda seguendo il padre in diverse città italiane.
Tasso ha composto le Rime, abbozzato il Gierusalemme, pubblicato il poema Rinaldo e scritto i Discorsi dell’arte poetica. Ha anche composto la favola pastorale Aminta e il poema eroico Gerusalemme Liberata.
Lo squilibrio mentale di Tasso ha compromesso i suoi rapporti con la corte estense, portandolo a essere recluso per sette anni nell’ospedale di Sant’Anna dopo un episodio violento.
L'eredità di Tasso è caratterizzata da una modernità di poetica e linguaggio, con un focus sull'introspezione psicologica e l'autobiografismo, applicando uno stile arguto e concettoso.