mattyapa
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Concetti Chiave

  • Tasso's Rime encompass love lyrics, occasional and devotional poetry, blending expressive sophistication with naturalness and a musical essence.
  • The Aminta is a pastoral play by Tasso, characterized by its five-act structure and a happy ending, exploring themes of love and passion.
  • Tasso's Dialogues reflect a psychological need for self-justification, tackling diverse topics in the popular Cinquecento genre.
  • Tasso's Letters, a significant part of Italian literary history, reveal a chaotic attempt to express personal identity and a desire to be heard.
  • The tragedy Re Torrismondo explores the conflict between love and friendship, ending in a tragic revelation of familial ties.

Indice

  1. La lirica di Tasso
  2. L'Aminta: una favola boschereccia
  3. I Dialoghi e l'epistolario

La lirica di Tasso

Tasso, compone poesie per l’intera durata della sua vita. Esse abbracciano periodi diversi e presentano una grande varietà tematica, come liriche d’amore, d’occasione e di devozione. Il poeta, curò varie edizioni delle sue liriche, suddividendole fra rime amorose e rime encomiastiche. Per Tasso, la lirica deve tendere a una fusione di altezza espressiva e di colloquialità, di ricercatezza e di naturalezza.

Fondamentale è poi la musica, che è quasi l’anima della poesia. La lirica di Tasso, si inserisce nella grande tradizione del Canzoniere petrarchesco e del petrarchismo cinquecentesco, ma la attraversa e la rinnova con profonda originalità, arricchendone i futuri sviluppi. Accanto alle tradizionali canzoni e sonetti, l’opera poetica di Tasso presenta un gran numero di madrigali. Ciò corrisponde al ritrovamento di un supporto diretto con la musica. I madrigali di Tasso vennero musicati da musicisti contemporanei, fra cui Monteverdi. Tra i molti temi, quello principale è il tema erotico-galante. Molti testi sono dedicati a donne realmente amate dal poeta. Appaiono nuove situazioni, come l’immagine vivace della vita di corte. Spicca in questo ambito la incompiuta canzone al Metauro, dedicata al duca Francesco Maria della Rovere.

L'Aminta: una favola boschereccia

Frutto del periodo di più intensa creatività e di più sereno equilibrio nella vita di Tasso è l’Aminta, stesa in pochi giorni nella primavera del 1573. E’ una favola boschereccia, cioè un’azione teatrale ambientata nel mondo dei pastori. Il dramma è suddiviso in cinque atti, secondo le norme aristoteliche di tempo, luogo e azione. Ogni atto è concluso da un coro, sul modello della tragedia greca. Il pastore Aminta ama la ninfa Silvia. Entrambi sono inesperti d’amore, e la timidezza impedisce ad Aminta di dichiararsi, così in loro aiuto intervengono due personaggi maturi, Tirsi dando consigli e Dafne cercando di convincere Silvia ad accettare l’amore di Aminta. Il pastore si reca dove la ninfa fa solitamente il bagno e la trova nuda, legata ad un albero da un satiro che sta per violentarla, ma Aminta la libera, e però Silvia scappa senza mostrargli alcuna gratitudine. Alla fine Silvia crede che Aminta si sia ucciso per il dolore e questa notizia vince le resistenze della giovane, che cede all’amore. Il suicidio di Aminta è però fallito, perché gettandosi da una rupe, il giovane è stato protetto nella caduta da un cespuglio. Può così avere luogo il lieto fine tra i due giovani. Il Prologo è amore in persona, dove il suo potere annulla la differenza tra gli uomini e gli ingentilisce. L’autore ci presenta due interpretazioni dell’amore, quello dal punto di vista dei maturi Tirsi e Dafne, oppure quello estremo di Aminta, un amore-passione che comporta la crisi profonda dell’individuo. Il Satiro che violenta Silvia, spiega il proprio gesto con ragioni schiettamente sociali, e perfino brutalmente economiche, perché le sue condizioni di povero, lo rende odioso a Silvia, sentendosi così escluso dall’amore, e così si ribella alle leggi della gentilezza e ricorre a quelle della forza.

I Dialoghi e l'epistolario

I Dialoghi conservati sono 26 e furono composti tra il 1578 e il 1595. Il genere del dialogo era molto diffuso nel Cinquecento, dove prevedeva la rappresentazione di una discussione, tra punti di vista diversi. La materia affrontata nei dialoghi di Tasso è assai varia, al fondo si intravede un costante bisogno psicologico di legittimazione e di autodifesa. L’epistolario di Tasso, è uno dei più importanti della nostra storia letteraria ed è un insieme caotico e incontrollato di lettere. In esso, prevale un eccessivo bisogno di essere ascoltato, alla faticosa investigazione di una identità. Il Re Torrismondo è l’unica tragedia scritta da Tasso e parla del conflitto fra l’amore e l’amicizia. Il protagonista è Torrismondo, re di una regione nordica, che ama Alvida, promessa però a Germondo, re di Svezia. Alla fine l’amore avrà la meglio, perché i due innamorati si uccidono scoprendo di essere fratelli.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della lirica di Tasso?
  2. La lirica di Tasso si distingue per la fusione di altezza espressiva e colloquialità, ricercatezza e naturalezza, con un ruolo fondamentale della musica. Si inserisce nella tradizione petrarchesca, ma la rinnova con originalità, includendo canzoni, sonetti e madrigali.

  3. Qual è la trama principale dell'Aminta di Tasso?
  4. L'Aminta è una favola boschereccia in cinque atti, dove il pastore Aminta ama la ninfa Silvia. Dopo varie vicissitudini, tra cui un tentato suicidio di Aminta, i due giovani si uniscono in un lieto fine.

  5. Quali temi emergono nei Dialoghi di Tasso?
  6. Nei Dialoghi di Tasso, composti tra il 1578 e il 1595, emergono discussioni su vari argomenti, con un costante bisogno di legittimazione e autodifesa, riflettendo la complessità psicologica dell'autore.

  7. Cosa caratterizza l'epistolario di Tasso?
  8. L'epistolario di Tasso è un insieme caotico di lettere che riflette un eccessivo bisogno di essere ascoltato e una ricerca faticosa di identità, rendendolo uno dei più importanti della storia letteraria italiana.

  9. Qual è il conflitto centrale nella tragedia "Il Re Torrismondo"?
  10. Nella tragedia "Il Re Torrismondo", il conflitto centrale è tra l'amore e l'amicizia, con il protagonista Torrismondo che ama Alvida, promessa a un altro re. Alla fine, l'amore prevale tragicamente quando i due scoprono di essere fratelli e si uccidono.

Domande e risposte

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