Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il poema "O del grand'Apenin" di Tasso è una canzone incompiuta composta da tre stanze di 20 versi, scritta nel 1578, che esplora momenti drammatici della vita del poeta.
  • Nella prima stanza, Tasso si rivolge al fiume Metauro e alla famiglia Della Rovere, simbolo di protezione, mentre emerge il tema autobiografico della ricerca di sicurezza e della persecuzione da parte della Fortuna.
  • La seconda stanza introduce il tema del legame materno, con la Fortuna che strappa il poeta dalla madre, contrapponendo il passato al presente e trasformando l'encomio in introspezione autobiografica.
  • Nella terza stanza, il focus si sposta sulla figura del padre, che rappresenta sia dolore che protezione, trasformando il poeta da vittima passiva a soggetto attivo di sofferenza e lutto.
  • Il poema riflette le tensioni personali di Tasso, dalla ricerca di stabilità alla lotta contro le forze che lo perseguitano, esplorando il desiderio di annientamento e il complesso rapporto con i genitori.

Il componimento, una canzone mista di endecasillabi e settenari, si compone di tre stanze di 20 versi ciascuna. E’ stato composto nel 1578 ed è incompiuto. Nelle tre strofe, il poeta ci descrive tre momenti molto drammatici della sua vita: la perdita dei genitori, l’esilio e le varie peregrinazioni attraverso la penisola italiana. Tasso pensava di trovare alla corte di Urbino un luogo di pace e di riposo per placare le proprie inquietudini; ma non fu così perché fece ritorno a Ferrara e fu rinchiuso nell’ospedale di S.

Anna, nel reparto riservato agli infermi di mente.

Indice

  1. Prima Stanza: Il Fiume Metauro
  2. Seconda Stanza: Fortuna e Madre
  3. Terza Stanza: Figura del Padre

Prima Stanza: Il Fiume Metauro

Il poeta inizia la prima stanza rivolgendosi al fiume Metauro e procede con l’elogio della casata dei Della Rovere, signori di Urbino, rappresentata in modo allegorico dalla grande quercia , riprodotta nello stemma che serve per evocare la potenza, la cortesia e l’ospitalità della famiglia. In questa prima parte cominciano ad affiorare alcuni elementi autobiografici: ilo poeta pellegrino, la sua ricerca di sicurezza di riposo e di stabilità materiale e morale. Egli si sente perseguitato dalla dea Fortuna, in qualunque luogo egli cerchi di nascondersi. Il quadro biografico risulta così completo: la Fortuna perseguita il poeta, definito come fugace e peregrino che cerca protezione presso la famiglia Della Rovere.

Seconda Stanza: Fortuna e Madre

Nella seconda stanza i temi affrontati sono due: la Fortuna che perseguita il poeta e l’affetto della madre che gli è stato negato. Come il motivo encomiastico cede il posto a quello autobiografico, così il presente è sostituito dal passato: il punto di contatto è dato dalla Fortuna che sradicò il poeta fanciullo dal seno della madre. Le braccia ed il seno materno hanno lo stesso ruolo protettivo della quercia e la scelta lessicale mescola il motivo vegetale con quello affettivo (nodi…stretti…tenaci/ quercia/ombra/corte/madre). Anche l’immagine della cuna e della toma o fosso, è presentata come un luogo protettivo, in senso negativa, ma tuttavia in certo senso auspicato perché considerato male minore rispetto alle persecuzioni sopportate nella vita. Tuttavia l’immagine protettiva della madre e quella della corte di Urbino non sono intercambiabili per cui il desiderio di farsi ricoprire totalmente dall’ ombra della quercia, sembra acquisire una connotazione negativa assimilabile ad un desiderio di annientamento totale.

Terza Stanza: Figura del Padre

La terza stanza è dominata dalla figura del padre, presente accanto al figlio sia in vita che da morto. La figura del genitore è ambivalente; come la Fortuna, essa diventa uno strumento di dolore perché responsabile dell’allontanamento del poeta dalla madre, ma è anche un rifugio protettivo e da morto, il padre errante della vita diventa buon padre. In questa stanza, il tema della Fortuna persecutrice scompare per essere sostituito dal motivo del dolore e del lutto in cui il poeta da vittima passiva, acquisisce un ruolo attivo in quanto soggetto di pianto e di sofferenza.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali trattati nella canzone di Tasso?
  2. I temi principali includono la perdita dei genitori, l'esilio, le peregrinazioni in Italia, la ricerca di pace e protezione, e la persecuzione da parte della Fortuna.

  3. Come viene rappresentata la famiglia Della Rovere nella prima stanza?
  4. La famiglia Della Rovere è rappresentata allegoricamente dalla grande quercia, simbolo di potenza, cortesia e ospitalità, presso cui il poeta cerca protezione.

  5. Qual è il ruolo della madre nella seconda stanza?
  6. La madre è vista come una figura protettiva, il cui affetto è stato negato al poeta, e la sua immagine è associata a quella della quercia, simbolo di protezione e rifugio.

  7. Come viene descritta la figura del padre nella terza stanza?
  8. La figura del padre è ambivalente; è sia causa di dolore per l'allontanamento dalla madre, sia un rifugio protettivo, e da morto diventa un buon padre, mentre il poeta assume un ruolo attivo nel suo dolore.

Domande e risposte

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