Concetti Chiave
- Il proemio della "Gerusalemme Liberata" introduce il tema centrale del poema: la crociata guidata da Goffredo di Buglione per liberare Gerusalemme dagli infedeli.
- Le ottave seconda e terza includono l'invocazione alla Musa, giustificando l'uso di elementi fantastici per rendere la narrazione storica più avvincente e didattica.
- Tasso introduce il "meraviglioso cristiano", che sostituisce gli elementi fantastici pagani con figure e magie compatibili con l'ortodossia cristiana.
- Il proemio include una dedica al signore d'Este, riconoscendo i suoi meriti e sollecitando la sua benevolenza, come da tradizione del genere epico.
- La richiesta di una nuova crociata contro gli infedeli riflette il contesto storico dell'epoca, caratterizzato da assalti turchi e la necessità di unire il mondo cristiano.
Il proemio è particolarmente lungo ed è composto di cinque ottave. La prima contiene l'anticipazione dell'argomento centrale del poema che non è altro che la crociata condotta dall’abilissimo condottiero che era chiamato Goffredo di Buglione con l'intento di liberare Gerusalemme dagli infedeli ovvero tutti coloro che non credevano alla religione cristiana.
Invocazione alla Musa
La seconda e la terza ottava esprimono il passaggio che rappresenta l'invocazione alla Musa, che ha lo scopo di assistere la figura del poeta nella sua scrittura dell’opera e che come sappiamo è tipica in questi tipi di componimenti, ma il discorso è arricchito dalla giustificazione per la scelta poetica fatta da Tasso: egli ha abbellito la verità storica e l'espressione della morale cristiana mediante immagini fantastiche e invenzioni piacevoli, in modo che la lettura risulti più allettante e l'ammaestramento che ne deriva sia accolto volentieri e non più rifiutato. Questo tipo di preoccupazione risulta del tutto nuova rispetto alla totale assenza di uno scopo didascalico nei poemi epici del primo Rinascimento; ma nell'età di Tasso le opere d'arte ricadono sotto i principi della morale, e anche il nostro poeta risente di questo clima dominante.
Nella seconda ottava, in particolare, il perdono che il poeta invoca dalla Musa riguarda le invenzioni fantastiche di cui egli ha «intessuto» il vero. Tali invenzioni, tuttavia, sono di una tipologia nuova e particolare. Infatti, il genere di fantasie appartenenti alla tradizione dell'epica rinascimentale comprendeva maghi e magie, castelli fatati e armi incantate, e cioè elementi pagani che mal si accordavano all'esigenza di aderire all'ortodossia cristiana. Siccome Tasso non può eliminare il meraviglioso dal suo racconto pena la grave perdita di piacevolezza per i lettori, nonché il mancato riconoscimento della sua opera come appartenente al genere epico ricorre a un «meraviglioso cristiano», verosimile per i credenti, fatto di concili infernali, maghe adescatrici che sono inviate dal demonio per distogliere dal dovere i cavalieri cristiani, incantesimi effettuati dalle forze demoniache.
Dedica al Signore d'Este
Nelle ultime due ottave compare la dedica al signore d'Este, in ossequio alla tradizione del genere, che come sappiamo prevedeva la lode della figura che aveva dimostrato generosità verso il poeta o di cui questi sollecitava la benevolenza. Nel poema di Tasso il motivo encomiastico è trattato con ampiezza: i meriti di Alfonso sono tali da destinarlo a divenire «emulo di Goffredo» (v. 39). Questo particolare, insieme alla richiesta di una nuova crociata contro gli infedeli, richiama alcuni avvenimenti dell'epoca: infatti, gli anni in cui viene scritta la Gerusalemme liberata vedono numerosi assalti dei Turchi sulle coste italiane e un loro più generale espansionismo, contro il quale si sente l'urgenza di opporre una reazione militare di tutto il mondo cristiano di nuovo unito («in pace», v. 33), come era stato durante le crociate.
Domande da interrogazione
- Qual è l'argomento centrale del poema descritto nel proemio?
- Qual è lo scopo dell'invocazione alla Musa nel poema di Tasso?
- Come Tasso integra il meraviglioso nel suo poema mantenendo l'ortodossia cristiana?
- Qual è il significato della dedica al signore d'Este nel poema?
L'argomento centrale del poema è la crociata condotta da Goffredo di Buglione per liberare Gerusalemme dagli infedeli, come anticipato nella prima ottava del proemio.
L'invocazione alla Musa ha lo scopo di assistere il poeta nella scrittura dell'opera, giustificando l'uso di immagini fantastiche per abbellire la verità storica e rendere la lettura più allettante.
Tasso integra un "meraviglioso cristiano" nel poema, includendo elementi come concili infernali e maghe adescatrici, per mantenere l'ortodossia cristiana e la piacevolezza del racconto.
La dedica al signore d'Este loda la generosità e i meriti di Alfonso, destinato a diventare "emulo di Goffredo", e richiama l'urgenza di una nuova crociata contro l'espansionismo turco.