Concetti Chiave
- Nella "Gerusalemme liberata", l'amore è analizzato attraverso una lente psicologica, esplorando le complessità emotive dei personaggi in modo più approfondito rispetto alla tradizione poetica precedente.
- Il rapporto tra natura e sentimenti è centrale, con i paesaggi che riflettono e influenzano le emozioni e i drammi interiori dei personaggi, mai fungendo solo da semplice sfondo scenografico.
- Il poema esplora l'opposizione tra fede cristiana e musulmana, con un conflitto sottostante tra valori rinascimentali e quelli della Controriforma, rappresentando una lotta tra forze angeliche e demoniache.
- Il tema della Crociata è affrontato come una lotta epica tra Bene e Male, dove i personaggi cristiani e pagani riflettono ideali di virtù e collettività, con una complessità morale che sfida le categorie tradizionali.
- Il "meraviglioso cristiano" è utilizzato per inserire elementi miracolosi nel racconto, armonizzando fatti storici con il soprannaturale accettato dalla tradizione religiosa cristiana.
Indice
Confronto tra Orlando Furioso e Gerusalemme Liberata
A differenza dell’ Orlando furioso, in cui prevale la descrizione oggettiva e il distacco ironico dell’autore e in cui è l’azione che domina, nella Gerusalemme liberata è presente ovunque la dimensione psicologica e sentimentale che porta al carattere soggettivo e lirico dell’opera. Delle passioni umane, il poeta cerca di cogliere sempre tutte le sfaccettature: problematiche morali, gli scrupoli religiosi, la debolezza umana, le ansie dell’esistenza, i dubbi relativi al destino. Egli sembra quasi partecipare in modo sofferto ai drammi che interessano i personaggi, che in molti casi corrispondo a quanto egli ha effettivamente provato. Per questo motivo si può dire che i personaggi della Gerusalemme liberati sono descritti in modo molto approfondito dal punto di vista psicologico che i poemi della precedente tradizione non conoscevano.
La complessità psicologica di Erminia
Un esempio di questa indagine ci può essere fornita dal carattere contraddittorio dei sentimenti che Erminia prova per Tancredi. Il giovane è stato l’assassinio di suo padre e il conquistatore della città. Nonostante questo, trattandola in modo cortese durante la prigionia, egli ha fatto nascere verso di lei un sentimento amore. La sua posizione psicologica è quindi complessa: ama, non riamata, il suo avversario , di religione diversa e la situazione è tale che deve nascondere i suoi veri affetti dietro uno schermo fatto di apparenze contrarie. Quando essa parla di Tancredi al re saraceno, Aladino, descrive il giovane in modo oggettivo: è il crudele conquistatore di Antiochia, ai colpi che sferra non c’è alcun rimedio e nel ferire i nemici è spietato. In un contesto simile, è ovvio che Erminia provi vendetta nei suoi confronti: desidera soltanto di averlo fra le mani e dare sfogo alla vendetta. In realtà ogni parola o espressione della donna costituiscono una metafora della sua situazione sentimentale. Le crudeli ferite di cui parla sono le ferite d’amore e il desiderio di vendetta non è altro il desiderio di possedere l’uomo amato. In sintesi, il linguaggio da guerriero della donna, è la metafora del suo sentimento amoroso.
Il ruolo della natura nel poema
La natura è in stretto rapporto con i sentimenti dei personaggi. Nei paesaggi sono, infatti, proiettati i drammi, i sentimenti e le emozioni che, pertanto non ricoprono soltanto una funzione scenografica: i personaggi sembrano subire l’influenza della natura: le loro passioni si placano, oppure essi si turbano o si lasciano sedurre e affascinare. In alcuni casi, il paesaggio o un evento naturale (es. il guardino di Armida, la natura delle isole felici, la siccità o la foresta incantata rappresentano l’insidia delle forze diaboliche, la tentazione dei beni terreni, il conflitto fra ragione e istinto, il contrasto fra coscienza e inconscio. Per esempio, la selva permette ai crociati di confrontarsi con le proprie paure, i propri turbamenti, i rimorsi o i ricordi che covano nel loro inconscio.
In sintesi, si può dire che la natura non costituisce mai uno sfondo neutro ed è sempre percepita dal punto di vista e la sensibilità dei protagonisti.
Conflitti religiosi e culturali
Nel poema i cristiani e i pagani si affrontano con le armi in pugno e il fattore religioso rende drammatica sia l’attrazione fisica che sentimentale. Intorno e al di sopra di questi conflitti materia e morali si ha la lotta fra forze demoniache e forze angeliche su cui si fonda il tema del meraviglioso. Si tengono delle riunioni fra angeli da un lato e fra demoni dall’altro, presenza di maghi, frequenti insidie, prove e visioni. Dietro questa opposizione fra fede musulmana e fede cristiana, fra Dio e i demoni, alcuni critici hanno visto un conflitto di valori che vede opporsi la cultura rinascimentale e quella derivata dalla Controriforma. Esso è presente in tutta l’opera e richiama il conflitto culturale morale vissuto dallo scrittore stesso che per tutta la vita si è trovato in bilico fra l’attrazione dei beni e d4egli affetti terreni e l’aspirazione verso valori spirituali e religiosi dell’epoca.
Il tema della crociata e il Bene e Male
Tasso ha scelto il tema della crociata, spinto dagli eventi contemporanei. Infatti, nei Saraceni, comandati dal terribile re Aladino, individuiamo il pericolo turco, minaccioso per l’Europa fino alla battaglia di Lepanto del 1571. Negli anni successivi a Concilio di Trento (1545-1563), Goffredo di Buglione, condottiero degli eserciti cristiani, rappresenta il sogno di un universo cristiano i cui componenti sono solidali nelle armi e rispettoso del potere papale. Dal punto di vista ideologico, la lotta fra Cristiani e Musulmani, diventa lotta fra il Bene e il Male. Tuttavia, dobbiamo notare che anche la parte dei pagani è portatrice di un’idealità positiva: i personaggi pagani rappresentano la virtù che si oppone alla ricchezza (solimano), alla ricerca individualistica dell’onore (Argante o del piacere (Armida). Sembra quasi, per assurdo che da parte musulmana sia ancora valida la morale dei romanzi cavallereschi del Medio Evo. D’altra parte il Bene (rappresentati dal divino e dai Crociati) e solo tale quando i protagonisti si sottomettono alla causa superiore della Crociata, cioè ad un ideale collettivo, tralasciando il proprio interesse individuale. Da questo deriva che spesso, i personaggi cristiani più avvincenti rischiano di esse i più negativi e i pagani quelli positivi.
L'uso del meraviglioso cristiano
Nei Discorsi, il Tasso sostiene che i poemi epici moderni devono attenersi ai fatti storici e non inventati. Infatti, come argomento della Gerusalemme liberata egli sceglie la conquista di Gerusalemme, avvenuta nel 1099. Il ricorso al vero storico, escludeva, però, l’uso di argomenti, immagini ed episodi da classificare come magico-meraviglioso che, invece, suscitava l’interesse del pubblico. Per risolvere il problema, lo scrittore fa uso del “meraviglioso cristiano”; questo significa che egli introduce nel racconto elementi miracolosi che fanno parte della tradizione religiosa cristiana a cui il pubblico credeva. Pertanto la magia del poema è ricondotta sia a cause divine che a cause diaboliche, cioè ad un soprannaturale che il pubblico cristiano ritiene verosimile.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale differenza tra "Orlando Furioso" e "Gerusalemme Liberata"?
- Come viene rappresentata la complessità psicologica di Erminia?
- Qual è il ruolo della natura nel poema "Gerusalemme Liberata"?
- Quali conflitti religiosi e culturali sono presenti nel poema?
- Come viene utilizzato il "meraviglioso cristiano" nel poema?
La principale differenza è che "Orlando Furioso" si concentra su descrizioni oggettive e un distacco ironico, mentre "Gerusalemme Liberata" esplora profondamente la dimensione psicologica e sentimentale dei personaggi.
La complessità psicologica di Erminia è rappresentata attraverso i suoi sentimenti contraddittori per Tancredi, che nonostante sia il suo avversario, suscita in lei amore, nascosto dietro apparenze contrarie.
La natura nel poema riflette i sentimenti e le emozioni dei personaggi, influenzandoli e rappresentando conflitti interiori e tentazioni, non fungendo mai da semplice sfondo neutro.
Il poema presenta conflitti tra cristiani e pagani, con una lotta tra forze demoniache e angeliche, riflettendo un conflitto di valori tra cultura rinascimentale e Controriforma.
Il "meraviglioso cristiano" viene utilizzato introducendo elementi miracolosi della tradizione religiosa cristiana, rendendo il soprannaturale verosimile per il pubblico dell'epoca.