Concetti Chiave
- Il teatro del Seicento francese è dominato da tre grandi autori: Corneille, Molière e Racine, ciascuno con uno stile distintivo.
- Pierre Corneille esplora l'eroismo attraverso scelte morali elevate, enfatizzando valori come religiosità, onore e patriottismo nei suoi capolavori.
- Molière crea la commedia moderna, ritraendo con realismo e grottesca comicità i vizi umani e i malcostumi della società del suo tempo.
- Jean Racine, ispirato dalla tragedia greca, mette in scena le passioni umane al culmine, rinnovando il teatro con un focus sulla commozione.
- Jean de La Fontaine, nella poesia e favolistica, offre verità profonde attraverso racconti apparentemente semplici, criticando eccessi e fanatismo.
Indice
Le Tre Corone del Teatro Francese
La letteratura francese del Seicento produce i suoi risultati migliori nel genere teatrale. Tre sono le corone che si contendono il primato: Corneille, Molière e Racine. Il teatro di Pierre Corneille porta sulla scena personaggi che si trovano a dover operare una scelta tra due nobili atteggiamenti contrastanti: l’eroismo consiste nel fare la scelta più generosa.
Massime virtù su cui sono impregnati i capolavori (Il Cid, Orazio, Cinna e Poliuto) sono la religiosità, l’onore e il patriottismo.Molière e la Commedia Moderna
Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, ritrae con acuta penetrazione ed estremo realismo i vizi umani di ogni tempo e i malcostumi dell’epoca (Il misantropo, 1666; L’avaro, 1668). La sua grandezza nasce da una visione pessimistica della realtà, per cui il comico si vena di grottesco e il riso appare come liberazione dell’angoscia. Molière fonda di fatto la commedia moderna dipingendo un ritratto della società contemporanea: significative le opere La scuola delle mogli, Il borghese gentiluomo e Le furberie di Scapino.
Jean Racine e la Tragedia Moderna
Un’analoga penetrazione nell’animo umano viene attuata da Jean Racine nelle sue opere teatrali. Egli, sull’esempio della tragedia greca (Sofocle ed Euripide), rivela i travagli umani, rappresentando le passioni al loro acme. Con questa operazione Racine rompe gli schemi tradizionali, in base ai quali il teatro ha uno scopo pedagogico-morale, per approdare a un nuovo e moderno fine, quello della commozione, raggiungibile tramite la presa di coscienza del dolore portato sulla scena.
Jean de La Fontaine e le Favole
Sul versante poetico e favolistico eccelle Jean de La Fontaine, le cui Favole (dodici libri usciti fra il 1668 e il 1694) ispirate a Esopo e a Fedro, in apparenza puerili, toccano verità capitali, invitando a rifuggire gli eccessi e il fanatismo.
Michel de Montaigne e i Saggi
Il più importante scrittore francese del periodo è certamente il filosofo Michel Eyquem de Montaigne, la cui fama è legata agli straordinari Saggi. Scritti seguendo “l’andatura così vagabonda del nostro spirito” e animati da un appassionato scetticismo. I Saggi esaltano la libertà interiore dell’uomo (“ogni uomo porta l’intera forma dell’umana condizione”) e costituiscono uno dei testi fondamentali della cultura europea.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre corone del teatro francese del Seicento?
- In che modo Molière ha influenzato la commedia moderna?
- Qual è il contributo di Michel de Montaigne alla letteratura del Seicento?
Le tre corone del teatro francese del Seicento sono Pierre Corneille, Molière e Jean Racine, ciascuno con un contributo significativo al teatro dell'epoca.
Molière ha influenzato la commedia moderna ritraendo con realismo i vizi umani e i malcostumi del suo tempo, fondando di fatto la commedia moderna con opere come "Il misantropo" e "L'avaro".
Michel de Montaigne ha contribuito con i suoi "Saggi", che esaltano la libertà interiore dell'uomo e rappresentano uno dei testi fondamentali della cultura europea, animati da un appassionato scetticismo.