Concetti Chiave
- Nel Seicento, la poesia è caratterizzata da poeti barocchi divisi tra marinisti, seguaci della poetica della meraviglia, e antimarinisti, che sostengono le rime petrarchesche.
- I poemi epico-religiosi e mitologici, come "L'Adone" di Marino, e il genere eroicomico, che ironizza sui valori cavallereschi, sono prominenti nella poesia del periodo.
- La prosa del Seicento si articola in trattatistica, con focus su temi di vita contemporanea, politico-religiosi e scientifici, con esponenti come Galileo e Francesco Redi.
- La prosa narrativa adotta stili avventurosi ed esotici, con opere come "Don Chisciotte della Mancia" e usa il dialetto toscano per esprimere la vivacità barocca.
- Il teatro tra Cinquecento e Seicento conosce una fioritura in Europa, mentre in Italia si sviluppano melodramma e commedia d'arte, con centri culturali a Roma, Firenze e Venezia.
Indice
La poesia barocca del Seicento
Nel Seicento per quanto riguarda la poesia vi sono i poeti barocchi, che si dividono in marinisti, seguaci della poetica della meraviglia, e antimarinisti, quelli contro la dittatura letteraria di Marino, che vogliono ripristinare le rime petrarchesche. Sono molto diffusi anche i poemi epico-religiosi e mitologici, tra cui molto importante “L’Adone” di Marino. Dall’unione poi del poema eroico con gli elementi parodistici, nasce il poema eroicomico, caratterizzato da uno stile alto, all’interno del quale vengono descritte situazioni banali, mettendo in ridicolo i valori cavallereschi.
La prosa trattatistica del Seicento
La prosa trattatistica del Seicento si divide in 3 grandi ambiti:
- il 1° comprende le opere che riprendono gli aspetti tipici della vita di quel tempo, e ha come maggiori esponenti Torquato Accetto ed Emmanuele Tesauro, che affrontano il rapporto tra intellettuale e potere;
- il 2° comprende l’argomento politico- religioso, ed ha come maggior esponente Ludovico Zuccolo;
- il 3° riguarda la prosa scientifica, dove vengono infatti messe per iscritto le leggi fisiche e le scoperte degli scienziati ( Galileo) e ha come maggiori esponenti Galileo e Francesco Redi.
Prosa narrativa e storiografica
Per quanto riguarda la prosa narrativa, si utilizza il genere del romanzo, dove vengono inventate trame avventurose ed esotiche, per l’intrattenimento, come l’opera “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, ma molto importanti sono anche gli autori Giulio Cesare Croce e Gianbattista Basile. Per queste opere, viene utilizzato il dialetto toscano come lingua letteraria, che conferma la vivacità espressiva della letteratura barocca, ricca di municipalismi e regionalismi. Nella prosa storiografica sono molto importati “ L’istoria del concilio tridentino” scritta da Paolo Sarpi e “L’istoria del concilio di Trento”, scritta da Pietro Sforza Pallavicino.
Il teatro
Il teatro tra Cinquecento e Seicento
Tra il Cinquecento e il Seicento il teatro europeo si sviluppa grazie a grandi autori come William Shakespeare e Christopher Marlowe in Inghilterra, Corneille, Racine e Moliere in Francia ecc. . In Italia il teatro assume meno importanza e meno fama, ad eccezione di Federigo della Valle e come generi, oltre alle commedie e alle tragedie, si sviluppano anche il melodramma e la commedia d’arte. Inoltre i principali centri di cultura italiana, sono per esempio la corte papale, Firenze e Venezia, ma anche Torino, Milano e Napoli.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali caratteristiche della poesia barocca del Seicento?
- Quali sono i tre ambiti principali della prosa trattatistica del Seicento?
- Quali sono le caratteristiche principali del teatro tra Cinquecento e Seicento in Italia?
La poesia barocca del Seicento si divide tra marinisti, seguaci della poetica della meraviglia, e antimarinisti, che vogliono ripristinare le rime petrarchesche. Sono diffusi i poemi epico-religiosi e mitologici, come “L’Adone” di Marino, e il poema eroicomico, che ridicolizza i valori cavallereschi.
La prosa trattatistica del Seicento si divide in tre ambiti: opere sulla vita del tempo con autori come Torquato Accetto, opere politico-religiose con Ludovico Zuccolo, e prosa scientifica con esponenti come Galileo e Francesco Redi.
Il teatro italiano tra Cinquecento e Seicento è meno importante rispetto ad altri paesi, con eccezioni come Federigo della Valle. Si sviluppano melodramma e commedia d’arte, con centri culturali principali a Firenze, Venezia, Torino, Milano e Napoli.