Concetti Chiave
- Pietro Sarpi, nato a Venezia nel 1552, è stato un teologo e si è laureato a Padova, dove ha conosciuto Galileo Galilei.
- Ha avuto un ruolo centrale nel conflitto tra Papa Paolo V e il governo veneziano, servendo come consigliere del governo.
- Le sue opere includono il "Trattato dell'Interdetto di Paolo V" e "Istoria dell'Interdetto", che trattano delle tensioni tra il papato e Venezia.
- Sarpi è noto per la sua critica al Concilio di Trento, che considerava un fallimento nel risolvere i conflitti con gli eretici.
- Attraverso l'opera "Istoria del Concilio tridentino", Sarpi esplora le cause delle divisioni nella Chiesa e promuove un modello di Stato laico.
Indice
Vita e carriera di Sarpi
Nasce a Venezia nel 1552, è stato teologo del duca di Mantova e collaboratore a Milano dell'arcivescovo Carlo Borromeo, si è laureato in teologia a Padova dove ha conosciuto e frequentato Galileo Galilei. Nel 1585 diviene procuratore generale dell'ordine monacale dei Servi di Maria, attività che lo porta spesso a Roma.
nel 1588 è di nuovo a Venezia dove rimane fino alla morte nel 1623.Conflitto con il Papa
Momento chiave della sua vita è la partecipazione al conflitto tra il Papa Paolo V e il governo veneziano, di cui Sarpi era consigliere.
Tra le opere nate in quegli anni abbiamo: Trattato dell'Interdetto di Paolo V nel quale si dimostra che non è legittimamente pubblicato (1606), Trattato delle immunità della Chiesa (1622), Istoria particulare delle cose passate tra il sommo pontefice Paolo V e la repubblica di Venezia, più noto come Istoria dell'Interdetto (1624, postumo).
Opere giuridiche e storiche
Tra le opere giuridiche e storiche ci sono: Trattato delle materie beneficiarie e il famosissimo Istoria del Concilio tridentino, in cui l'autore ripercorre la storia della Chiesa recente, in modo critico.
Critica al Concilio di Trento
Dato per certo che il concilio è stato un momento di vana illusione per risolvere il conflitto con gli eretici, Sarpi cerca di dimostrare tale assunto attraverso i documenti; lo studio lo porta a constatare come il preludio del concilio non sia altro che una preparazione a sviluppi personali estranei al mondo religioso. Alla ricerca delle cause delle incomprensioni, Sarpi affianca la teoria che la causa ultima dei distacchi sia l'incapacità della chiesa di rinunciare ai privilegi e ai vizi mondani e terreni. L'opera Istoria del concilio tridentino, per i suddetti motivi, si presenta come uno dei contributi più importanti alla storiografia dell'epoca e a quella futura. Ponendosi sulla scia di Machiavelli e Guicciardini, Sarpi ha in mente un modello di Stato laico e uno di Chiesa spirituale, non una commistione tra i due.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Paolo Sarpi nel conflitto tra il Papa Paolo V e il governo veneziano?
- Quali sono le principali opere giuridiche e storiche di Paolo Sarpi?
- Come Paolo Sarpi critica il Concilio di Trento nella sua opera?
Paolo Sarpi ha partecipato come consigliere del governo veneziano nel conflitto con il Papa Paolo V, contribuendo con opere come il "Trattato dell'Interdetto di Paolo V" e l'"Istoria dell'Interdetto".
Tra le principali opere giuridiche e storiche di Paolo Sarpi ci sono il "Trattato delle materie beneficiarie" e l'"Istoria del Concilio tridentino", in cui critica la storia recente della Chiesa.
Paolo Sarpi critica il Concilio di Trento sostenendo che sia stato un'illusione vana per risolvere i conflitti con gli eretici, evidenziando l'incapacità della Chiesa di rinunciare ai privilegi mondani e proponendo un modello di Stato laico e Chiesa spirituale.