Fabrizio Del Dongo
Genius
3 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Il sonetto di Eustachio Manfredi si ispira all'amore del poeta per Giulia Vandi, che ha scelto la vita monastica, senza rivelare esplicitamente la sua pena d'amore.
  • Il testo descrive il ritorno delle compagne della giovane dalla cerimonia della vestizione, sottolineando la commozione e il dolore per la loro amica perduta.
  • Manfredi si inserisce nel tardo petrarchismo e nel movimento dell'Arcadia, mostrando influenze evidenti di Petrarca nei suoi versi.
  • Il sonetto dipinge metaforicamente Giulia come un "sole di bellezza e di onestà" che guidava le anime nobili verso il cielo.
  • La parabola poetica conclude con immagini di abbandono, con vesti e ornamenti lasciati sulla soglia del chiostro e capelli d'oro portati via dal vento.

Indice

  1. L'ispirazione del sonetto
  2. Descrizione della cerimonia
  3. Il dialogo con le vergini

L'ispirazione del sonetto

Il sonetto trae l’ispirazione dall’amore del poeta per una giovinetta che scelse di farsi monaca e di chiudersi in un chiostro. Tuttavia, l’autore non accenna direttamente alla sua personale pena d’amore e quindi non scrive nulla del sentimento che prova per la fanciulla, Giulia Vandi.

Descrizione della cerimonia

Egli si limita a descrivere il ritorno della compagne della giovane dalla cerimonia della vestizione.

In questo sonetto, l’autore si dimostra come tardo petrarchista all’interno del movimento dell’ Arcadia nascente.

Vergini che pensose a lenti passi

da grande ufficio e pio tornar mostrate,

dipinta avendo in volto la pietate,

e più negli occhi lagrimosi e bassi,

dov’è colei, che fra tutt’altre stassi

quasi Sol di bellezza e d’onestate?

al cui chiaro splendor l’alme ben nate

tutte scopron le vie d’onde al Ciel vassi?

Rispondon quelle: “Ah non sperar più mai

tra noi vederla: oggi il bel lume è spento

al mondo, che per lei fu lieto assai.

Sulla soglia d’un chiostro ogni ornamento

sparso, e gli ostri, e le gemme al suol vedrai,

e ’l bel crin d’oro se ne porta il vento”.

Il dialogo con le vergini

O vergini (il poeta si rivolge alle compagne della ragazza amata chiamandole vergini non perché abbiano fatto voto di castità come le suore, ma perché ancora giovanissime) che pensierose e a passi lenti (perchè l’amica le ha abbandonate per vivere in un altro mondo) ritornate a casa dalla cerimonia della vestizione [grande ufficio e pio), con sul viso dipinta la commozione e soprattutto negli occhi pieni di lacrime e con lo sguardo rivolto in basso,

dov’è colei che fra tutte le altre donne è come un sole di onestà e di bellezza? In cui le anime nobili di sentimenti trovano le vie per le quali si può ascendere fino al cielo? (in questi due versi si nota l’influenza del Petrarca di cui Manfredi era un grande seguace).

E quelle rispondono: - Oh, non sperare più di poterla rivedere un giorno fra di noi (ancora una volta si nota l’influenza del Petrarca che nel sonetto CCL scrive “non sperar di vedermi in terra mai”, a proposito di Laura).

Oggi la luce della sua bellezza che aveva reso lieto il mondo con la sua presenza è ormai spento (la parola “mondo” sottintende, in realtà, un altro significato, cioè il poeta stesso che col cuore aveva contemplato in modo compiaciuto, la bellezza della fanciulla.

Vedrai abbandonati per terra sulla soglia di un chiostro le vesti, le pietre preziose, i drappi tinti di porpora (gli ostri) e gli ornamenti mondani ed i capelli d’oro recisi portati via dal vento

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ispirazione principale del sonetto?
  2. Il sonetto è ispirato dall'amore del poeta per una giovane, Giulia Vandi, che decide di farsi monaca, ma l'autore non esprime direttamente il suo dolore personale.

  3. Come viene descritta la cerimonia nel sonetto?
  4. La cerimonia è descritta attraverso il ritorno delle compagne della giovane dalla vestizione, con un tono di commozione e tristezza.

  5. Qual è il ruolo delle vergini nel sonetto?
  6. Le vergini, compagne della ragazza amata, rappresentano la giovinezza e la tristezza per la perdita dell'amica che ha scelto la vita monastica.

  7. Quali influenze letterarie si notano nel sonetto?
  8. Si nota l'influenza del Petrarca, in particolare nel modo in cui il poeta esprime la perdita e la bellezza della giovane, riflettendo il movimento dell'Arcadia nascente.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community