Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Marino, Giambattista - Donna che cuce Pag. 1
1 su 2
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Donna che cuce


È strale, è stral, non ago
quel ch’opra in suo lavoro
nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro;
onde, mentre il bel lino orna e trapunge,
di mille punte il cor mi passa e punge.
Misero! E quel sì vago
Sanguigno fil che tira
Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira
La bella man gradita
È il fil de la mia vita.

Parafrasi
È una freccia, una freccia, non un ago
quello che adopera nel suo lavoro
la nuova tessitrice d’amore, la donna che adoro
per cui, mentre decora e ricama la bella tela,
attraversa e punge il mio cuore con mille punte.
ahimè! E quel così debole
rosso filo che tira
taglia, annoda, assottiglia, attorciglia e ritorce
la bella mano che mi piace
è il filo della mia vita.

L'autore
Gianbattista Marino è nato a Napoli nel 1569 e viene considerato come uno dei massimi esponenti della poesia barocca, celebre non sono in Italia, ma anche a livello europeo. Si dedica ben presto all’attività letteraria e gode del favore di svariati potenti. Nel 1615 si trasferisce in Francia dove riscuote clamorosi successi. Nel 1623, ammalato torna a Roma e nel 1624 va a Napoli dove muore nel 1625. La sua opera principale è “Adone”, del 1623. Tra le opere minori più conosciute spicca “La Lira” del 1608.

Commento
Questo componimento è composto da una incredibile quantità di giochi di parole e figure retoriche ma è assolutamente povero di contenuti. È una specie di virtuosismo scritto nel quale Marino non vuole dimostrare la sua (dubbia) capacità di profondità nella poesia, ma la sua abilità nel creare un ritmo al testo, nel trovare paragoni, anche azzardati, a riempire di abbellimenti. Il risultato è un groviglio di artifizi senza una struttura sul quale appoggiarsi, un ostentazione di capacità tecniche senza altro fine che non quello di stupire per la sua capacità di costruire tutto sul nulla.
Estratto del documento

Donna che cuce

di Gianbattista Marino

Testo Parafrasi

È strale, è stral, non ago È una freccia, una freccia, non un ago

quel ch’opra in suo lavoro quello che adopera nel suo lavoro

nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro; la nuova tessitrice d’amore, la donna che

onde, mentre il bel lino orna e trapunge,

adoro

di mille punte il cor mi passa e punge. per cui, mentre decora e ricama la bella

Misero! E quel sì vago tela,

Sanguigno fil che tira attraversa e punge il mio cuore con mille

Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira

punte.

La bella man gradita ahimè! E quel così debole

È il fil de la mia vita. rosso filo che tira

taglia, annoda, assottiglia, attorciglia e

L’autore

G ianbattista Marino è nato a Napoli nel 1569 e viene considerato come uno dei

massimi esponenti della poesia barocca, celebre non sono in Italia, ma anche

a livello europeo. Si dedica ben presto all’attività letteraria e gode del favore

di svariati potenti. Nel 1615 si trasferisce in Francia dove riscuote clamorosi

successi. Nel 1623, ammalato torna a Roma e nel 1624 va a Napoli dove muore nel

“Adone”,

1625. La sua opera principale è del 1623. Tra le opere minori più conosciute

“La Lira”

spicca del 1608.

Riassunto

Il poeta parla del suo amore verso una donna che viene paragonata a una

ricamatrice. Il suo ago viene paragonato a una freccia che trafigge regolarmente il suo

cuore. Negli ultimi tre versi esprime inoltre la totale soggezione che provava l’autore.

Commento

Q

uesto componimento è composto da una incredibile quantità di giochi di parole

e figure retoriche ma è assolutamente povero di contenuti. È una specie di

virtuosismo scritto nel quale Marino non vuole dimostrare la sua (dubbia)

capacità di profondità nella poesia, ma la sua abilità nel creare un ritmo al

testo, nel trovare paragoni, anche azzardati, a riempire di abbellimenti. Il risultato è un

groviglio di artifizi senza una struttura sul quale appoggiarsi, un ostentazione di

capacità tecniche senza altro fine che non quello di stupire per la sua capacità di

costruire tutto sul nulla.

Dettagli
Publisher
2 pagine
349 download