Fabrizio Del Dongo
Genius
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Ciro di Pers, poeta friulano del periodo barocco, è noto per la sua poetica pessimista e angosciosa, riscoperta nel XX secolo da Benedetto Croce.
  • Nel sonetto "Orologio da rote", l'orologio è simbolo della mortalità, un congegno malvagio che scandisce il tempo verso la morte.
  • Il componimento si ispira al gusto barocco per immagini esagerate, usando l'orologio come metafora del tempo che consuma la vita umana.
  • Stilisticamente, il sonetto è descrittivo e riflessivo, privo di sovrabbondanza di metafore, ma ricco di perifrasi e metonimie concrete.
  • L'ultimo verso sorprende con l'immagine del battaglio che batte sulla tomba, enfatizzando il tema della mortalità inevitabile.

Indice

  1. Ciro di Pers e la sua poesia
  2. Analisi del sonetto
  3. Il tema della morte
  4. Struttura e stile del sonetto

Ciro di Pers e la sua poesia

Di origine friulana, Ciro di Pers è un poeta di ispirazione marinista, vissuto dal 1599 al 1663. La caratteristiche comune a tutti i suoi componimenti, molti dei quali pubblicati postumi, poi dimenticati e riscoperti nel XX secolo da Benedetto Croce hanno un contenuto pessimista e sono caratterizzate e sono dominate da un sentimento angoscioso

Mobile ordigno di dentate rote

lacera il giorno e lo divide in ore,

ed ha scritto di fuor con fosche note

a chi legger le sa: sempre si more.

Mentre il metallo concavo percuote,

voce funesta mi risuona al core;

né del fato spiegar meglio si puote

che con voce di bronzo il rio tenore.

Perch’io non speri mai riposo o pace,

questo, che sembra in un timpano e tromba,

mi sfida ognor contro all’etá vorace.

E con que’ colpi onde ’l metal rimbomba,

affretta il corso al secolo fugace,

e perché s’apra, ognor picchia alla tomba

Meccanismo in movimento dotato di ruote dentate

scandisce il giorno, dividendolo in ore

e con lettere cupe (per il colore e il significato sotteso) porta scritto esternamente

per colui che le sa interpretare [le parole] sempre si muore

Mentre percuote la campana concava,

una voce lugubre mi risuona nel cuore:

la funesta natura (= rio tenore) non si può meglio esprimere

che con questo suono metallico (voce di bronzo)

Affinché io non speri mai nel riposo e nella pace,

questo suono, che si direbbe al tempo stesso un timpano e una tromba,

mi costrigge a lottare in continuazione contro il tempo che tutto divora

E con quei colpi provenienti dal rimbombo del metallo,

[l’orologio] rende ancora più veloce lo scorrere della vita,

e batte continuamente sulla tomba affinché essa si apra.

Analisi del sonetto

Tutto il componimento prende avvio dall'immagine iniziale dell'orologio e delle sue ruote dentellate che sembrano quasi le fauci di un mostro, che stracciano il giorno, scandendo il tempo dell'uomo, frammentandolo in piccoli brandelli.

L'immagine è tipicamente barocca, per quel gusto dell'esagerato, del voler creare stupore e meraviglia nel lettore.

L'orologio è qui visto non come una meraviglia della tecnica e nemmeno come oggetto di uso quotidiano, bensì come un congegno malvagio, che misura il (poco) tempo che all'uomo è concesso di vivere.

E' uno strumento che, già solo per come è fatto, con le sue ruote e i suoi numeri scritti sul quadrante(le "fosche note" del v. 3) e il suono cupo e grave, ricorda continuamente all'uomo la fugacità della sua vita e lo accompagna, inesorabilmente, verso la tomba che da sempre

lo aspetta.

Tutta la lirica è costruita fonicamente in analogia col suono ritmico e cadenzato dell'orologio volendo sottolinea il procedere dell'uomo verso il suo ultimo destino, la morte.

Il tema della morte

Il tema è quello della morte, associato all’immagine emblematica dell’orologio e del tempo che passa inesorabilmente, un concetto che, sempre presente allo spirito del poeta, caratterizza il pensiero del periodo barocco.

Struttura e stile del sonetto

Il sonetto composto secondo lo schema ABAB, ABAB, CDC, DCD, ha prevalentemente una forma descrittiva e riflessiva. Confrontato con altri testi poetici dello stesso periodo si nota che esso manca la sovrabbondanza di metafore (che spesso rendono lo scritto di non facile comprensione) Esiste tuttavia il gusto per il concreto, un’altra peculiarità del barocco: il meccanismo dell’orologio è dentato, il giorno è diviso in ore, la campana è concava e di bronzo e il suono assomiglia ad un timpano e a una tromba.

Notevoli sono le perifrasi: l’ingranaggio diventa il mobile ordigno di dentate rote, la campana è il metallo concavo e in entrami i casi si ha la metonimia. Inoltre il suono minaccioso dell’orologio viene rievocato diverse volte, ma con della variazioni anche metaforiche: voce funesta, voce di bronzo, suono di tromba e di timpano, colpi. Il verbo relativo viene anch’esso variato: percuotere, risuonare, rimbombare, picchiare.

Interessanti sono anche le metafore, piuttosto evocative e di tono cupo e inquietante: l’ingranaggio “lacera il giorno”, come fosse una lama che opera con violenza, il tempo è definito “età vorace” perché divora tutto e in tempi brevi.

Significative sono anche le rime: rote/note/percuote/puote, ore/more/core/tenore ci rimandano al ritmo cadenzato dai tocchi lugubri che fa l’orologio

Nelle due terzine abbiamo tromba/rimbomba/tomba, dei suoni che richiamano il cupo richiamo dell’orologio

Come in altri scritti poetici coevi, il sonetto termina con un’immagine inaspettata che può provocare stupore nel lettore: il battaglio dell’orologio invece di colpire la campana, batte contro la pietra sepolcrale. Il verso è breve, ma nello stesso tempo ricco di concetti ed è su di esso che ruota tutto il componimento.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Ciro di Pers e in quale periodo ha vissuto?
  2. Ciro di Pers era un poeta di origine friulana, vissuto dal 1599 al 1663, noto per la sua ispirazione marinista e per i suoi componimenti di contenuto pessimista.

  3. Qual è il tema principale del sonetto "Orologio da rote" di Ciro di Pers?
  4. Il tema principale del sonetto "Orologio da rote" è la morte, vista attraverso l'immagine dell'orologio che scandisce il tempo inesorabile che porta l'uomo verso il suo destino finale.

  5. Come viene rappresentato l'orologio nel sonetto e quale significato assume?
  6. Nell'opera, l'orologio è rappresentato come un meccanismo malvagio, con ruote dentate che scandiscono il tempo, ricordando all'uomo la fugacità della vita e accompagnandolo verso la tomba. Assume il significato di simbolo della mortalità e del tempo che tutto divora.

  7. Quali sono le caratteristiche stilistiche e formali del sonetto "Orologio da rote"?
  8. Il sonetto segue lo schema ABAB, ABAB, CDC, DCD, con una forma descrittiva e riflessiva. Si distingue per l'assenza di una sovrabbondanza di metafore, tipica di altri testi del periodo, ma mantiene un gusto per il concreto e l'uso di perifrasi e metonimie, oltre a metafore evocative di tono cupo.

  9. Qual è l'importanza dell'ultimo verso del sonetto "Orologio da rote"?
  10. L'ultimo verso del sonetto rivela un'immagine inaspettata e potente: il battaglio dell'orologio che, invece di colpire la campana, batte contro la pietra sepolcrale. Questo verso sintetizza il messaggio dell'opera, sottolineando il tema della mortalità e del tempo che conduce inevitabilmente alla morte.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community