Concetti Chiave
- La riscoperta delle 'humanae litterae' durante l'Umanesimo segna l'inizio di un nuovo metodo filologico per ricostruire i classici, introdotto da Petrarca.
- L'Umanesimo promuove una visione antropocentrica e laica del mondo, esaltando l'edonismo e l'importanza della cura del corpo e dell'estetica.
- La pace di Lodi nel 1454 favorisce una rinascita culturale in Italia, con un'enorme fioritura delle arti e la diffusione della propaganda poetica tra le signorie.
- Nel Rinascimento, il concetto del tempo diventa umano e legato all'otium intellettuale, mentre lo spazio viene studiato attraverso regole geometriche e matematiche.
- Il principio di imitazione del Rinascimento si basa su una lettura oggettiva dei classici, considerati modelli ideali per comprendere e migliorare se stessi.
Indice
L'Umanesimo e la riscoperta del classicismo
Quando parliamo di Umanesimo e Rinascimento, parliamo e distinguiamo 2 periodi:
- Umanesimo: 1350 – 1454
- Rinascimento: 1454 – 1545
Con l’avvento dell’Umanesimo c’è la riscoperta delle ‘humanae litterae’ ossia del classicismo. Petrarca, considerato il primo umanista, introduce un nuovo metodo: il metodo filologico che consiste nella comparazione degli antichi manoscritti (l’obiettivo è quello di ricostruire i classici).
‘Umanesimo’ perché parliamo di antropocentrismo, si afferma una visione laica del mondo con l’uomo al suo centro.
Si esalta lo spirito edonistico, uno spirito che contempla i piaceri della vita, un invito a coglierli. C’è anche una rivalutazione della cura del corpo e la parte estetica diventa ugualmente importante a quella interna.
La pace di Lodi e la rinascita culturale
Cosa succede nel 1454?
L’Italia continua ad essere frammentata tra le varie signorie, ora monarchie locali, con continui scontri tra esse. In questo preciso anno, Lorenzo de’ Medici emana la pace di Lodi e sancisce la pace tra le signorie in conflitto stabilendo inoltre una vera e propria rinascita culturale. Volendo crescere in prestigio, i signori si circondano di propaganda poetica. C’è una rinascita enorme delle arti.
Il Rinascimento e la nuova concezione del tempo
Assistiamo, come accennato prima, ad una laicizzazione del mondo, in particolare del tempo e dello spazio. Il tempo nel medioevo era una concezione prettamente legata al concetto di Dio, l’eternità che offre solo lui mette in evidenza la povertà umana. Ora che parliamo di Rinascimento il tempo è un concetto che appartiene solo e soltanto all’uomo, padrone di questo. Il tempo libero va usato per l’ ‘otium’, condizione dell’intellettuale che durante questo cura il corpo con lo studio. Nasce il concetto del ‘carpe diem’. Lo spazio adesso può essere studiato con regole geometriche e matematiche (vedi Brunelleschi e la sua prospettiva).
Nel rinascimento sono molti i concetti che cambiano e aggiungiamo insieme a questi anche una visione più positiva della natura e anche dell’Eros, ossia dell’amore fisico.
Il principio di imitazione e la lettura dei classici
Principio di imitazione:
C’è questa nuova voglia di riscoprire i classici. Per i rinascimentali, i greci scoprono l’ideale di dimensione secondo il quale vivere (bellezza, linealità, piena realizzazione psico-fisica) vale a dire la perfezione. Il principio di imitazione si basa proprio sulla lettura e annessa imitazione dei classici intesi come strumenti per comprendere e scoprire se stesso (modello ideale da cui trarre spunto
Gli autori rinascimentali guardano i classici in maniera diversa però, ne fanno una lettura oggettiva, senza filtrare l’opera con la mentalità dell’epoca, diversamente da come succedeva nel medioevo in cui c’era un’imitazione passiva.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Petrarca nell'Umanesimo?
- Qual è l'importanza della pace di Lodi nel 1454?
- Come cambia la concezione del tempo durante il Rinascimento?
- In cosa consiste il principio di imitazione nel Rinascimento?
Petrarca è considerato il primo umanista e introduce il metodo filologico per ricostruire i classici, segnando la riscoperta del classicismo.
La pace di Lodi sancisce la pace tra le signorie italiane e avvia una rinascita culturale, con un'enorme crescita delle arti e della propaganda poetica.
Nel Rinascimento, il tempo diventa un concetto laico appartenente all'uomo, che lo utilizza per l'otium e lo studio, introducendo il concetto di 'carpe diem'.
Il principio di imitazione si basa sulla lettura e imitazione dei classici per comprendere se stessi, con una lettura oggettiva e non filtrata dalla mentalità dell'epoca.