Concetti Chiave
- L'Umanesimo, tra il '300 e il '500, è caratterizzato dalla riscoperta dei testi antichi e una nuova attenzione filologica verso il passato e l'individualità umana.
- Durante l'Umanesimo, l'uomo è visto al centro dell'universo, portando a nuove riflessioni su religione, rapporti sociali e il ruolo dell'uomo rispetto a Dio.
- Il Rinascimento è una periodizzazione storica che segna una rinascita rispetto a periodi precedenti, rappresentando la maturazione del pensiero del '400.
- Pur essendo un periodo di grande filosofia e pensiero politico, il Rinascimento è anche il momento in cui emergono le contraddizioni dell'Umanesimo.
- È importante considerare il Rinascimento e l'Umanesimo in termini cronologici, pur riconoscendo il loro intreccio e la convenzionalità storica dei concetti.
A. Umanesimo
Indice
L'Umanesimo e la riscoperta dei testi antichi
Un momento della storia del pensiero occidentale tra ‘300 e ‘500, particolare, caratterizzato dalla riscoperta dei testi antichi e un nuovo modo di leggere i testi già noti, cioè con attenzione per il passato, tramite la filologia. Un’attenzione che si riteneva essere in precedenza ignota, e che ora pone importanza all’individualità, uomo unico e irripetibile nella sua esperienza esistenziale, anzi, uomo al centro del’universo.
L'uomo al centro dell'universo
Ma si tratta davvero di un uomo nuovo? Questo è ciò che per lo meno l’obiettivo dell’umanismo. E dire uomo al centro dell’universo implica un sacco di cose: chiama in causa i rapporti con gli uomini, la religione, gli altri esseri. Quindi problematiche sociali-politiche, religiose, rapporto uomo-animale. Uomo che non guarda più Dio da una posizione di totale sottomissione, ma acquista consapevolezza.
Quindi la domanda è: questo uomo merita o meno di essere celebrato in quanto tale? È veramente superiore? È veramente “meraviglioso”?
B. Rinascimento
Rinascimento: una rinascita storica e culturale
Ha connotazione storiografica, facendo riferimento a una scansione cronologica. In Umanesimo c’era il concetto transtemporale di uomo, mentre Rinascimento fa riferimento a una periodizzazione. Il primo è una categoria storica, il secondo storiografica. Indica appunto rinascita rispetto ad un altro periodo. Ma rappresenta anche il momento di dissoluzione dell’Umanesimo, il periodo della grande filosofia e del pensiero politico, in cui arrivano alla maturazione alcuni dei temi centrali del ‘400. Però anche il periodo in cui emergono le loro contraddizioni e gli aspetti critici.
Contraddizioni e maturazione nel Rinascimento
Si tratta di concetti che hanno avuto origine al momento stesso in cui si vivevano, e che poi hanno avuto storia autonoma nei secoli seguenti. Pertanto è meglio limitarsi ad una distinzione di tipo cronologico, considerando però sempre il loro intreccio profondo. Un approccio nominalistico, per la loro convenzionalità.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della riscoperta dei testi antichi nell'Umanesimo?
- In che modo l'Umanesimo ha cambiato la percezione dell'uomo rispetto all'universo?
- Qual è la differenza tra Umanesimo e Rinascimento in termini di periodizzazione storica?
L'Umanesimo è caratterizzato dalla riscoperta dei testi antichi e da un nuovo modo di leggerli, con attenzione al passato tramite la filologia, ponendo l'uomo al centro dell'universo.
L'Umanesimo ha posto l'uomo al centro dell'universo, implicando nuove relazioni sociali, politiche e religiose, e una maggiore consapevolezza dell'individualità umana.
L'Umanesimo è una categoria storica con un concetto transtemporale di uomo, mentre il Rinascimento è una categoria storiografica che indica una rinascita storica e culturale, con una specifica periodizzazione cronologica.