Autoref3874d
Genius
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Luigi Pulci, fiorentino, è noto per la sua produzione narrativa in ottava rima e per il poema cavalleresco Morgante, commissionato da Lucrezia Tornabuoni.
  • Associato alla "brigata laurenziana", Pulci si distingue per i toni realistici e satirici del poemetto Beca da Dicomano, ispirato alla Nencia da Barberino.
  • Il declino dei rapporti con i Medici avviene con l'avvento del neoplatonismo, portandolo a polemizzare con la brigata e a lasciare Firenze dal 1476.
  • La Raccolta Aragonese, voluta da Lorenzo de’ Medici, è un'antologia della poesia toscana mirata a promuovere il primato culturale di Firenze.
  • L'antologia, inviata a Federico d'Aragona, include un epistola di Poliziano e opere come la Vita nova di Dante, sottolineando la centralità della lirica.

Luigi Pulci (Firenze, 1432 - Padova, 1484) influenza nella sua prima fase la “brigata laurenziana”, sotto l’egida di Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de’ Medici. Ne deriva una sorta di “accademia domestica” caratterizzata da una produzione narrativa in ottava rima, tipicamente toscana: tra i protagonisti vi sono anche i fratelli di Luigi, Bernardo e Luca Pulci. Luigi riceve da Lucrezia, verso il 1461, l’incarico di scrivere un poema di materia cavalleresca, che sarà poi il Morgante, il suo capolavoro [ sez.

9, cap. 1, p. 287]: l’impresa si inserisce nel quadro della passione diffusasi a Firenze sin dal Trecento per la letteratura dei cantari.

Indice

  1. La produzione letteraria di Pulci
  2. Il declino e la polemica
  3. Il progetto di Lorenzo de' Medici

La produzione letteraria di Pulci

Nella fase di sua maggior fortuna, Pulci scrive anche, in lingua vernacolare, la Beca da Dicomano, poemetto in ottave, ispirato alla Nencia da Barberino di Lorenzo, ma di più accentuati toni realistici e satirici. A lui è inoltre affidata, col poemetto in ottave La giostra, la celebrazione della vittoria di Lorenzo nel torneo del 1469.

Il declino e la polemica

Quando la fortuna di Pulci presso i Medici declina per l’affermarsi del nuovo clima intellettuale neoplatonico, Luigi entra violentemente in polemica con la “brigata laurenziana”, spesso ricorrendo alle forme del sonetto alla burchiellesca; dal 1476 inizia ad allontanarsi da Firenze. È autore anche di Lettere, che testimoniano il suo carattere estroso e atipico, e la sua visione della vita disincantata, lucida, ironica.

Il progetto di Lorenzo de' Medici

Si deve in parte alla volontà di Lorenzo de’ Medici anche il grande recupero della tradizione poetica toscana, nell’ottica di un progetto di promozione del primato politico, linguistico e letterario di Firenze. A questo scopo, tra 1476 e 1477, Lorenzo fa realizzare una grande antologia della poesia toscana dalle origini all’età presente, che invia al giovane Federico d’Aragona, figlio del re di Napoli, preceduta da un’epistola redatta da Poliziano. La lettera di prefazione traccia le linee di un vero e proprio “canone” poetico basato sugli autori toscani, mentre l’antologia comprende, oltre a 450 componimenti poetici (di cui 9 dello stesso Lorenzo), anche la Vita nova di Dante e la Vita di Dante di Boccaccio, a indicare l’importanza dell’opera dantesca. La Raccolta Aragonese, in quanto libro unitario composto di soli testi lirici, sancisce inoltre il riconoscimento della centralità della lirica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Luigi Pulci nella "brigata laurenziana"?
  2. Luigi Pulci ha influenzato la "brigata laurenziana" sotto l'egida di Lucrezia Tornabuoni, contribuendo alla creazione di una "accademia domestica" con una produzione narrativa in ottava rima.

  3. Come ha reagito Luigi Pulci al declino della sua fortuna presso i Medici?
  4. Luigi Pulci ha reagito al declino della sua fortuna presso i Medici entrando in polemica con la "brigata laurenziana" e allontanandosi da Firenze, utilizzando forme poetiche come il sonetto alla burchiellesca.

  5. Qual era l'obiettivo del progetto di Lorenzo de' Medici riguardo alla tradizione poetica toscana?
  6. L'obiettivo di Lorenzo de' Medici era promuovere il primato politico, linguistico e letterario di Firenze, realizzando una grande antologia della poesia toscana e inviandola a Federico d'Aragona, accompagnata da un'epistola di Poliziano.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community