GIORGIA86
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Concetti Chiave

  • Marsilio Ficino, nato nel 1433 a Figline Valdarno e morto nel 1499 a Careggi, era un importante esponente della filosofia platonica, apprezzato da Cosimo de' Medici e amico di figure come Lorenzo de' Medici.
  • Ficino cercò di armonizzare filosofia e religione, vestendo l'abito sacerdotale e promuovendo una religiosità sincera, centrata sull'amore divino e umano.
  • Gli uomini, a differenza degli animali, sono inventori di molte arti, che praticano e perfezionano con il tempo, dimostrando la loro capacità creativa e adattativa.
  • L'uomo è visto da Ficino come un intermediario divino, capace di correggere e perfezionare le opere della natura inferiore e imitare quelle divine, sfidando i limiti della natura corporea.
  • Ficino presenta l'uomo non come servo, ma come padrone della natura, capace di dominare le forze naturali e comportarsi quasi come un dio.

Indice

  1. Vita e Amicizie di Ficino
  2. Sintesi tra Filosofia e Religione
  3. L'Arte e l'Invenzione Umana
  4. L'Uomo come Intermediario Divino

Vita e Amicizie di Ficino

Nasce a Figline Valdarno nel 1433 e muore a Careggi nel 1499; esponente della filosofia platonica, gode del favore di Cosimo de' Medici, nonno di Lorenzo. fu grande amico di Lorenzo de' Medici, Angelo Poliziano e Pico della Mirandola.

Sintesi tra Filosofia e Religione

Vestì l'abito sacerdotale, testimonianza concreta della sua volontà di sintesi tra filosofia e religione.

cercòdi armonizzare ragione e fede in una forma di religiosità priva di ipocrisie; importantissimo è, per lui, anche il tema dell'amore, da cui sprigiona l'azione creatrice di Dio, che per primo ha amato l'uomo.

la sua opera principale è Theologia platonica del 1482.

L'Arte e l'Invenzione Umana

Gli altri animali vivono senza conoscere arti, o ne conoscono una sola per specie, al cui esercizio non si dànno per iniziativa propria, ma sono tratti dal loro inevitabile destino. ne è indizio il fatto che nella loro attività costruttiva non si perfezionano con il passar del tempo. All'opposto, gli uomini sono inventori di innumerevoli arti, che praticano a loro arbitrio. Ciò è dimostrato dal fatto che ciascuno di loro esercita molte arti, le muta, e diviene più attivo con la continua pratica.[..]

L'Uomo come Intermediario Divino

L'uomo, insomma, imita tutte le opere della natura divina, e perfeziona, corregge, ed emenda le opere della natura inferiore. Quindi l'essenza dell'uomo è fondamentalmente simile alla natura divina, dal momento che l'uomo di per se stesso, cioè con il suo senno e la sua abilità, governa se stesso, per nulla circoscritto entro i limiti della natura corporea, ed emula le singole opere della natura superiore. [...]

Né dei bruti si serve soltanto: comanda a loro. In realtà può avvenire che con le armi ricevute dalla natura talune specie di animali a volte si lancino contro l'uomo o sfuggano al suo stesso attacco: l'uomo invece con le armi che si è procurato da solo evita gli assalti delle belve, e le volge in fuga, e le doma. [...]

L'uomo dunque, che provvede universalmente sia agli esseri viventi sia alle cose inanimate, è in certo senso un dio.

Qui Ficino presenta l'uomo non come servo ma come padrone, rivale della natura stessa. L'uomo corregge le opere della natura inferiore e imita, allo stesso tempo, quelle della natura divina, fungendo da intermediario tra le due sfere.

Rispetto a Pico l'uomo tende verso, qui, verso l'alto, tanot da chiudere considerando l'uomo quasi come un dio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Marsilio Ficino nella filosofia platonica e quali sono le sue principali amicizie?
  2. Marsilio Ficino è un esponente della filosofia platonica, nato a Figline Valdarno nel 1433 e morto a Careggi nel 1499. Gode del favore di Cosimo de' Medici ed è amico di Lorenzo de' Medici, Angelo Poliziano e Pico della Mirandola.

  3. Come Marsilio Ficino cerca di armonizzare filosofia e religione?
  4. Ficino veste l'abito sacerdotale per testimoniare la sua volontà di sintesi tra filosofia e religione, cercando di armonizzare ragione e fede in una religiosità priva di ipocrisie, con un focus sull'amore come azione creatrice di Dio.

  5. In che modo Ficino descrive l'arte e l'invenzione umana rispetto agli animali?
  6. Ficino sostiene che gli uomini sono inventori di innumerevoli arti che praticano a loro arbitrio, a differenza degli animali che non si perfezionano nel tempo e seguono un destino inevitabile.

  7. Come viene presentato l'uomo nel ruolo di intermediario divino secondo Ficino?
  8. Ficino presenta l'uomo come un intermediario tra la natura divina e quella inferiore, capace di correggere e imitare le opere della natura, e di governare se stesso e gli altri esseri viventi, quasi come un dio.

Domande e risposte

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