Concetti Chiave
- L'Accademia Platonica di Firenze fu una delle istituzioni più importanti del Rinascimento, fondata intorno al 1463 da Marsilio Ficino per recuperare e interpretare il pensiero platonico.
- Marsilio Ficino, sostenuto da Cosimo de' Medici, utilizzò la villa di Careggi per incontri e studi, traducendo le opere di Platone e discutendo il pensiero neoplatonico di Plotino.
- Ficino non creò una scuola formale, ma usava discorsi e dialoghi suggestivi per diffondere le sue idee a un ristretto gruppo di intellettuali.
- Dopo la morte di Cosimo de' Medici, l'Accademia fu sostenuta da Piero e Lorenzo de' Medici, continuando le sue attività fino al 1522.
- Uno dei concetti chiave discussi all'Accademia era la "dignitas hominis", che esprimeva la centralità dell'uomo come microcosmo, un tema ripreso da Pico della Mirandola nel 1486.
Indice
Origini delle Accademie Rinascimentali
Nell’Italia rinascimentale, il termine “Accademia” aveva il moderno significato di istituzione che riunisce un gruppo di intellettuali, impegnati negli studi filosofici e letterari, oppure alle arti. Più tardi le Accademie si dedicheranno anche agli studi scientifici.
La vita culturale del tempo fu spinta a questa nuova organizzazione dalle mutate condizioni sociali e politiche e soprattutto dal diffondersi dell’Umanesimo con il suo interessi versoi l’antichità classica. Gradualmente, le riunioni tra gli umanisti ed i grandi letterati del tempo, soprattutto nei grandi centri urbani, si trasformarono in istituzioni stabili e permanenti.L'Accademia Platonica di Firenze
Nacquero così diverse Accademie: fra di esse una delle più importanti è l’Accademia platonica di Firenze. Essa fu costituita intorno al 1463 su iniziativa di Marsilio Ficino, un umanista fiorentino. Lo scopo era di recuperare e di interpretare il pensiero platonico. Per questo motivo, egli riunì intorno a sé amici, letterari, dispoli e chiunque fosse interessato al progetto, provenienti da ogni parte d’Italia.
Il Pensiero di Marsilio Ficino
Per gli incontri, Cosimo de’ Medici mise a disposizione la sua villa di Careggi, nei sobborghi di Firenze che aveva acquistato qualche anno prima il padre, Giovanni Bicci de’ Medici. A Careggi, Ficino studiava Platone, ne traduceva le opere e redasse il suo libro De vita. , occupandosi anche del pensiero di Plotino. Effettuava il suo insegnamento seguendo il metodo platonico senza, tuttavia, dar vita ad una vera e propria scuola. Praticamente, egli esponeva il suo pensiero in un discorso per pochi eletti e soprattutto ricorrendo ad un suggestivo dialogo. Il sodalizio fra Ficino e i Medici durò fino alla sua morte, avvenuta nel 1464. Dopo la scomparsa di Cosimo de’ medici, l’attività dell’Accademia fu protetta dal figlio Piero e soprattutto da Lorenzo de’ Medici. La sua attività cessò definitivamente nel 1522.
Eredità e Influenza dell'Accademia
Fra i concetti fondamentali, oggetto di discussione all’ Accademia, dobbiamo ricordare il tema della dignitas hominis che si esprime nell’immagine dell’uomo-microcosmo,il quale partecipa contemporaneamente alla ragione “divina” e alla natura del mondo, sintesi e centro dell’ordine universale, nella sua tendenza di fondo verso il ritorno all’unità originaria, secondo il pensiero platonico Il concetto che ebbe molto successo, anche in ambiente europeo, sarà ripreso da Pico della Mirandola nella sua opera De dignitate hominis, del 1486.
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini delle Accademie Rinascimentali in Italia?
- Qual era lo scopo dell'Accademia Platonica di Firenze fondata da Marsilio Ficino?
- Qual è stata l'eredità dell'Accademia Platonica di Firenze?
Le Accademie Rinascimentali in Italia nacquero come istituzioni che riunivano intellettuali impegnati negli studi filosofici, letterari e artistici, influenzate dall'Umanesimo e dalle mutate condizioni sociali e politiche.
L'Accademia Platonica di Firenze, fondata da Marsilio Ficino, aveva lo scopo di recuperare e interpretare il pensiero platonico, riunendo intellettuali e studiosi interessati a questo progetto.
L'eredità dell'Accademia Platonica di Firenze include il concetto di dignitas hominis, che esprime l'immagine dell'uomo come microcosmo, un tema che influenzò anche l'opera di Pico della Mirandola.