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Concetti Chiave

  • Lorenzo De' Medici scrisse la Canzona di Bacco nel 1490 per il carnevale di Firenze, celebrando la gioia e la leggerezza attraverso la sfilata di carri mitologici.
  • Il tema centrale dell'opera è il "Carpe Diem", invitando a cogliere l'attimo poiché il futuro è incerto, espresso nel ritornello "chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza".
  • I protagonisti mitologici Bacco e Arianna, accompagnati da ninfe e satiri, esemplificano l'amore e la celebrazione del momento presente.
  • La canzone riflette lo stile umanistico rinascimentale, con riferimenti a Orazio e Ovidio, contrapponendosi ai temi cristiani del Medioevo.
  • Lorenzo il Magnifico impiega un ricco uso di figure retoriche, come anafore e metafore, dimostrando la sua erudizione e abilità stilistica.
In questo appunto viene fornita un’accurata parafrasi dell’opera la Canzona di Bacco ballata scritta da Lorenzo De’ Medici, detto il Magnifico in occasione del carnevale del 1490, nel momento in cui l’autore governa la Firenze rinascimentale. Nell’opera il Magnifico descrive la sfilata dei carri a tema mitologico durante il Carnevale fiorentino, esaltando i valori di gioia e leggerezza.
Lorenzo De' Medici - Parafrasi della "Canzona di Bacco" articolo

Indice

  1. Canzona di Bacco
  2. Parafrasi della Canzona di Bacco
  3. Commento e analisi dell'opera

Canzona di Bacco

La Canzona di Bacco è stata scritta da Lorenzo De medici nel 1490 in occasione del carnevale di Firenze, attraverso quest’opera il Magnifico descrive la sfilata dei carri a tema mitologico.

L’opera è del genere del trionfo. I trionfi sono opere di tipo agreste cantate durante le festività popolari come il carnevale. Solitamente i temi e i protagonisti dei trionfi sono da ricondurre alla mitologia conosciuta. Nel caso della canzona di Bacco i protagonisti sono proprio Bacco e Arianna, i due sposi sono accompagnati da creature mitologiche come le ninfe, i satiri, Sileno e il re Mida. Il tema principale che ricorre in tutta la canzone è quello del Carpe Diem: cogli l’attimo, recita infatti così il ritornello del componimento ripetuto per ben 8 volte: “chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”, con questo motivo Lorenzo il magnifico invita il lettore a vivere il momento proprio perché non si ha la certezza di ciò che può avvenire un domani, in futuro. Gli altri temi principali dell’opera sono: il tema dell’amore, della corruzione morale e dell’accettazione del proprio destino. Per esprimere la tematica principale Lorenzo De Medici utilizza l’immagine del banchetto di nozze di Bacco e Arianna che vengono esortati a godersi il momento di gioia che stanno vivendo. Di particolare importanza è sottolineare il fatto che Lorenzo il Magnifico nel scrivere quest’opera si ispira esclusivamente a opere pagane e in particolare a due dei maggiori autori latini: Orazio e Ovidio.
per ulteriori approfondimenti su Lorenzo De Medici vedi anche qua

Parafrasi della Canzona di Bacco

Lorenzo de' Medici scrisse questo canto in occasione di un carnevale nel 1490. L'autore comincia lodando il tempo della gioventù e invitando a goderne il più possibile poiché passerà presto. Invita ad essere felici coloro che ne hanno la possibilità, perché non si può sapere cosa accadrà in futuro. Presenta ora Bacco e Arianna, innamorati l'un dell'altra, i due protagonisti rimangono sempre assieme mentre il tempo scorre veloce, ingannandoli. La gioia riempie i cuori di queste piccole divinità. L'autore ripete in tutte le strofe l'invito alla gioia, poiché "non c'è certezza del domani". Il poeta accenna a piccoli satiri che, infatuati delle ninfe, tendono loro una serie di tranelli per catturarle. Dopo il consueto invito alla momentanea felicità, riprende questa scena, descrivendo come le ninfe siano ben liete di farsi catturare: anch'esse sono state colte da Amore, al quale nessuno può trovare scampo se non quelle persone rozze e prive di grazia. Tutti assieme ora cantano, ora suonano. Nel corteo appare Sileno, ormai vecchio e grasso, che viene su di un asino. Pur non riuscendo a star dritto per l'età e per l'ebbrezza, ride e gioisce. Dopo di lui passa Mida, colui che trasforma in oro qualsiasi cosa tocchi. Così descrivendolo, il poeta si chiede quale sia l'utilità nell'avere un tesoro se non ci si accontenta di esso. Ricorre dunque a una metafora: come colui che ha solo sete non sente la dolcezza del vino, così Mida, eccessivamente avido, non ha piacere a tenere ricchezze perché ne desidera sempre più. Si chiude la strofa con il ritornello e se ne apre un'altra con un richiamo a tutti: non bisogna nutrire troppe speranze per il domani, ma conviene, invece, festeggiare oggi e dimenticare i tristi pensieri quotidiani. Il ritornello chiude la penultima strofa. Ora Lorenzo esalta Bacco, in quanto divinità del vino, e l'Amore. Incita la folla a divertirsi e a riempirsi il cuore di dolcezza, non di fatica e dolore. Il poeta si augura che per un giorno possa succedere tutto ciò che deve accadere. Chi vuol gioire, ora ha il tempo per farlo: di ciò che accadrà non abbiamo alcuna sicurezza.
per ulteriori approfondimenti sul mito di Dioniso vedi anche qua
Lorenzo De' Medici - Parafrasi della "Canzona di Bacco" articolo

Commento e analisi dell'opera

La canzone presenta un tema di tipo popolaresco, che richiama i piaceri carnali, racconta di un banchetto in cui si mangia e si beve, scritto, inoltre durante un carnevale (festa della stravaganza per eccellenza). Possiamo notare come il componimento sia figlio del suo tempo, presentando un lessico e uno stile perfettamente di tipo umanistico, che riprende gli stilemi e le tematiche classiche. In quest’opera troviamo tutti gli ingredienti tipici del Rinascimento, come i riferimenti alla mitologia greca e latina, nonché l’essersi ispirato proprio ad autori latini. Questo crea un contrapposizione a quei riferimenti cristiani che si trascinava ancora il Medioevo. Nel compiere un’analisi stilistica non possiamo non soffermarci sull’ampio uso che il Magnifico fa delle figure retoriche dandoci l’idea di essere non solo un abile sovrano della sua signoria, ma anche uno dei più colti ed eruditi personaggi del suo tempo. Nel componimento notiamo l’uso di anafore, anacoluti, iperbole, personificazioni, litote, metafore, chiasmi e parallelismi.
per ulteriori approfondimenti sull'Umanesimo e il Rinascimento vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della "Canzona di Bacco"?
  2. Il tema principale è il "Carpe Diem", l'invito a cogliere l'attimo e vivere il presente, poiché "di doman non c'è certezza".

  3. Chi sono i protagonisti della "Canzona di Bacco"?
  4. I protagonisti sono Bacco e Arianna, accompagnati da creature mitologiche come ninfe, satiri, Sileno e il re Mida.

  5. Quali sono gli altri temi trattati nell'opera?
  6. Oltre al "Carpe Diem", l'opera tratta temi come l'amore, la corruzione morale e l'accettazione del proprio destino.

  7. A quali autori si ispira Lorenzo De' Medici per quest'opera?
  8. Lorenzo De' Medici si ispira a opere pagane, in particolare a due autori latini: Orazio e Ovidio.

  9. Quali figure retoriche utilizza Lorenzo il Magnifico nella "Canzona di Bacco"?
  10. L'opera utilizza figure retoriche come anafore, anacoluti, iperbole, personificazioni, litote, metafore, chiasmi e parallelismi.

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