Concetti Chiave
- Lorenzo de' Medici, nella poesia "Trionfo di Bacco e Arianna", esorta al godimento della vita, sottolineando la fugacità della giovinezza.
- Il tema del carpe diem è centrale, invitando a vivere intensamente il presente poiché il futuro è incerto.
- Malinconia e avarizia sono criticate attraverso il mito di Mida, evidenziando che l'avidità impedisce di godere della vita.
- Il proverbio "I soldi non portano la felicità" si rafforza con il riferimento mitologico, sottolineando le conseguenze negative dell'avidità.
- Si promuove un equilibrio tra piacere e consapevolezza delle conseguenze, simile alla filosofia oraziana della via di mezzo.
Esortazione al godimento
Analisi dei temi della poesia Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo de'Medici. Il testo esorta ad un godimento sfrenato e questo lo si vede già del terzo verso che , riguardo alla giovinezza, dice che fugge velocemente e quindi va goduta in pieno.Nel verso seguente ci viene presentata la ripresa che ci dice di vivere poiché non c'è certezza del domani.Ci viene quindi prima presentato la goduria della giovinezza, impersonificata da Bacco e Arianna, ma comunque anche la goduria che si può mantenere in vecchiaia (Sileno) e che l'avarizia ci turba il godere e che quindi, proprio perché non abbiamo certezza del futuro dobbiamo godere, cantare e ballare proprio come fanno le ninfe.
Malinconia e avarizia
Una vena di malinconia si mostra dai versi37-42 dove Lorenzo ci mette in guardia dall'avidità che può colpire l'uomo, la quale porta solo mali, prima di tutto perché non permette di godersi la vita in quanto ti devi privare del piacere e nel riferimento mitologico a Mida nasce un proverbio centenario “I soldi non portano la felicità” poiché tutto quello che tocca diventa oro e così non può più nutrirsi e bere.
Una vita fatta di privazioni, ossessioni, soffocando così la vita gioiosa e dedita al godimento , non vuol dire vivere felicemente, e, poiché abbiamo una vita sola, dobbiamo cercare di essere felici.
Equilibrio nella vita
Ma una vita fatta solo di godimento, di sfrenatezza, senza pensare alle conseguenze non è vuol dire neanche questo vivere felici.Quindi non ho una visione né favorevole ne contraria riguardo alle affermazione che fa Lorenzo, poiché ritengo, come Orazio, che la felicità e il vivere bene lo si ottiene con la via di mezzo.