AlessandroTozzi
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Concetti Chiave

  • Il sonetto di Boiardo riflette il passaggio dall'era medievale a quella umanistica, enfatizzando il cambiamento dalla concezione teocentrica a quella antropocentrica.
  • Descrive un paesaggio primaverile rigoglioso, con un focus su elementi naturali come il sole, le rose e l'erba, in contrasto con la bellezza della donna protagonista.
  • In contrasto con i componimenti precedenti, il sonetto abbraccia una filosofia edonistica, concentrandosi sulla bellezza e il piacere immediato.
  • Usa metafore sensuali e colori caldi per creare immagini vivide e coinvolgenti, distaccandosi dalla visione fugace dei fiori di Poliziano.
  • Si discosta dalla rappresentazione angelica petrarchesca della donna, offrendo una descrizione più realistica e umana della fanciulla.

Indice

  1. Il contesto storico e culturale
  2. Descrizione della primavera
  3. Contrapposizione e sensualità
  4. Differenze con Petrarca

Il contesto storico e culturale

Il sonetto appartiene al primo codice degli Amorum Libri, del poeta italiano Matteo Maria Boiardo.

Il testo segue il filone quattrocentesco - umanistico - presente all’epoca in Italia. Con la fine del Medioevo e l’avvento dell’Umanesimo inteso come momento storico, si ribalta tutto il mondo e la concezione umana dello spazio temporale e sociale:

come anticipato da Boccaccio l’uomo sarà il vero protagonista del mondo, e si passerà da una concezione teocentrica ad una antropocentrica. Landscape di questo cambiamento nei componimenti rimici saranno giardini rigogliosi e atmosfera bucolica, a causa della tendenza della corrente naturalistica, che considera la natura come bene fruibile e piacevole.

Descrizione della primavera

Come introdotto il sonetto propone una descrizione gioiale e fresca della primavera, con metaforica descrizione del sole e delle rose nel giardino. Sullo sfondo primaverile si adagia una bella donna che in bellezza supera tutta la bellezza della natura li presente. Le prime strofe sono legate ad un elemento caratteristico della descrizione: il sole - le rose fiammeggianti - l’erba. L’ultima e quarta strofa raccoglie tutti e 3 gli elementi in contrapposizione con la figura della donna.

Contrapposizione e sensualità

Il sonetto non presenta quella sfumatura, tavolta molto marcata dei componimenti precedenti dove primeggiavano le sofferenze intellettuali dell’amore e le complicazioni, anzi riprende molto la filosofia edonistica e del piacere, dove le cose belle vanno vissute al momento senza troppe preoccupazioni. Questo aspetto si rifeltte a livello testuale con l’utilizzo di un testo di rapida lettura, scorrevolezza e sensualità. Sensualità data dalla presenza di descrizioni metaforiche, dove primeggiano i colori caldi - l’oro e il rosso - e elementi attinenti ad esempio il fuoco che incendia le rose rosse bellissime. si contrappone al rosso infuocato il verde spinoso, ripreso nel penultimo verso, ma in modo più dolce e aggraziato, associandolo alla morbida/molle erba primaverile. La narrazione si distacca anche dalla visione floreale di Polizano, il quale vede nel fiore bellissimo appena sbocciato gli attimi fugaci.

Differenze con Petrarca

5) Il testo seppur richiama in modo esplicito i componimenti e lo stile di Petrarca, si distacca in modo massiccio dalla visione utopica ed angelica della fanciulla/donna descritta. Difatti secondo il secondo e a parer di molti del suo tempo, la figura della donna deve essere trascesa ad una condizione superiore, della cosiddetta donna angelo, fatta quasi di etere. Questa descrizione è completamente contestualizzata all’interno dei testi petrarcheschi e non, attraverso descrizioni idilliache e eteree del contesto. Il sonetto del Boiardo differentemente si abbassa ad una condizione più umana e realistica della fanciulla, come d’altronde molti autori umanistici. Essa è allo stesso livello del poeta seppur gode di qualità migliori, per prima la straordinaria bellezza. Di questo ne risente anche la contestualizzazione, in quanto la descrizione della natura pare quasi tangibile: prevalgono tonalità calde e forti descrizioni oggettive e realistiche: no v’è un sole che riscalda gli animi ma un sole che illumina d’oro il volto e il litorale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e culturale del sonetto di Matteo Maria Boiardo?
  2. Il sonetto appartiene al primo codice degli Amorum Libri e segue il filone umanistico del Quattrocento in Italia, caratterizzato dal passaggio da una concezione teocentrica a una antropocentrica, con un focus sulla natura come bene fruibile e piacevole.

  3. Come viene descritta la primavera nel sonetto?
  4. La primavera è descritta in modo gioioso e fresco, con metafore del sole, delle rose e dell'erba, e una donna che supera in bellezza la natura circostante.

  5. In che modo il sonetto esprime contrapposizione e sensualità?
  6. Il sonetto esprime sensualità attraverso descrizioni metaforiche e colori caldi, come l'oro e il rosso, e contrappone il rosso infuocato delle rose al verde spinoso dell'erba, riflettendo una filosofia edonistica del piacere.

  7. Quali sono le differenze tra il sonetto di Boiardo e lo stile di Petrarca?
  8. A differenza di Petrarca, che idealizza la donna come un angelo etereo, Boiardo presenta una figura femminile più umana e realistica, con una bellezza straordinaria ma tangibile, in un contesto naturale descritto con tonalità calde e realistiche.

  9. Come si distacca il sonetto di Boiardo dalla visione floreale di Poliziano?
  10. Il sonetto di Boiardo si distacca dalla visione di Poliziano, che vede nel fiore appena sbocciato attimi fugaci, presentando invece una narrazione più edonistica e sensuale, con descrizioni vivide e immediate della natura e della bellezza femminile.

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