Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il madrigale di Boiardo celebra l'amore felice e corrisposto attraverso il rapporto tra l'uomo, la donna e la natura in un contesto pastorale.
  • Il poeta si rivolge agli uccelli e ai ruscelli affinché accompagnino con il loro canto e mormorio l'espressione della gioia infinita provocata dall'amore.
  • La lingua utilizzata è un ferrarese illustre, arricchito da tradizioni toscane, con elementi dialettali e latinismi, tipici della formazione umanistica dell'autore.
  • Il testo presenta una struttura metrica complessa e fa parte della raccolta "Amores", dove il poeta esalta la vita gioiosa e l'amore.
  • L'opera è influenzata da Petrarca e lo stilnovo, ma mantiene una sua originalità con richiami alla letteratura dei trovatori.

Cantate meco, innamorati augelli,

poiché vosco a cantare Amor me invita;

e vui, bei rivi e snelli,

per la piaggia fiorita

teneti a le mie rime el tuon suave.

La beltade, de ch’io canto, è sì infinita,

che ’l cor ardir non have

pigliar lo incarco solo;

ché egli è debole e stanco, e ’l peso è grave.

Vaghi augelletti, vui ne giti a volo,

perchè forsi credeti

che il mio cor senta duolo,

e la zoglia ch’io sento non sapeti.

Vaghi augelletti, odeti;

che quanto gira in tondo

il mar, e quanto spira ciascun vento,

non è piacer nel mondo

che agguagliar si potesse a quel ch’io sento.

Cantate con me, o uccelli innamorati,

poiché Amore mi invita a contare insieme a voi;

e voi, o sinuosi e bei ruscelli,

attraverso la campagna fiorita

accompagnate con la musica i miei versi.

La bellezza che io canto è talmente grande,

che il cuore non ha il coraggio

di assumersi da solo l’incarico [di cantare le lodi della donna],

perché esso è debole e stanco, è il lavoro è pesante.

Begli uccelletti, non prendete il volo,

perché forse credete

che il mio cuore provi dolore,

e non conoscete la gioia che sento.

O begli uccelletti, udite:

per quanto giri intorno alla terra

il mare e quanto soffi ciascun vento,

non esiste un piacere sulla terra

che possa uguagliare ciò che provo.

Indice

  1. Note linguistiche e contesto
  2. Struttura e temi del madrigale

Note linguistiche e contesto

Innanzitutto, prima di elaborare un commento, sono necessarie alcune note linguistiche. La lingua che adopera il Boiardo nei propri componimenti è un ferrarese illustre, cioè non semplicemente dialettale, ma reso nobile dalla tradizione toscana. Sappiamo che lo scrittore ricevette un’educazione umanistica a Ferrara, alla corte estense, dei cui signore il padre era un feudatario. Passò la sua vita fra Ferrara, Scandiano e Reggio Emilia di cui fu nominato governatore.

Alcuni degli aspetti salienti sono la riduzione delle consonanti doppie a semplici (= inamorati, augelleti, piagia), a cui, però, talvolta, corrisponde il raddoppiamento delle consonanti scempie, per un eccesiva volontà di scrivere in una lingua corretta (cella per cela). Esistono anche delle forme dialettali (zoglia per gioia, zascun per ciascun) o dei plurali ricollegati al dialetto locale (voce per voci) o i plurali in -iti, -ati, -eti (cantati, odeti, credeti) Non sono rari i latinismi (iubato per chiomato)

Struttura e temi del madrigale

Il testo poetico di cui faremo il commento è un madrigale la cui struttura metrica è Aba, bCB, cdC, Eed E efGfG. Esso fa parte del volume prima degli Amores, quello in cui il poeta canta la gioia di vivere e l’allegria e celebra l’amore felice e corrisposto.

Il tema è quello del rapporto tra l’uomo, la donna e la natura, collocato in un contesto pastorale. Il poeta si rivolge agli uccelli e ai ruscelli, affinché lo accompagnino con il loro canto e il loro mormorio a esprimere l’infinita gioia che Amore produce in lui. In questo modo, emerge nota chiamata dell’ “allegro continuo” boiardesco, in cui non hanno posto i turbamenti e che coinvolge l’esaltazione della donna e la natura nei suoi colori, nella sua luce e nei suoi suoni. Comunque, l’accento del madrigale cade quasi esclusivamente sull’animo del poeta, sulla gioia e il piacere che lo avvolge. L’immagine degli uccelli che prendono il volo è un’allusione

Il tessuto di fondo del madrigale è di ispirazione petrarchesca, anche se non mancano elementi di originalità. A questa caratteristica si aggiungono influssi dovuti allo stilnovo, anche se con un taglio profato, e alla letteratura dei trovatori (es. tema della “zoglia”).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del madrigale di Boiardo?
  2. Il tema principale è il rapporto tra l'uomo, la donna e la natura, in un contesto pastorale, dove il poeta esprime l'infinita gioia che l'Amore produce in lui.

  3. Quali sono le caratteristiche linguistiche del testo di Boiardo?
  4. Boiardo utilizza un ferrarese illustre, con riduzione delle consonanti doppie, forme dialettali e latinismi, influenzato dalla tradizione toscana.

  5. Come si struttura il madrigale di Boiardo?
  6. Il madrigale ha una struttura metrica Aba, bCB, cdC, Eed E efGfG e fa parte del volume "Amores", celebrando l'amore felice e corrisposto.

  7. Quali influenze letterarie si notano nel madrigale di Boiardo?
  8. Il madrigale è ispirato a Petrarca, con elementi originali e influenze dello stilnovo e della letteratura dei trovatori.

  9. Qual è il ruolo della natura nel madrigale di Boiardo?
  10. La natura accompagna il poeta nel suo canto, esaltando la bellezza e la gioia che l'Amore suscita, con uccelli e ruscelli che partecipano alla celebrazione.

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