Concetti Chiave
- Il madrigale di Boiardo celebra l'amore felice e corrisposto attraverso il rapporto tra l'uomo, la donna e la natura in un contesto pastorale.
- Il poeta si rivolge agli uccelli e ai ruscelli affinché accompagnino con il loro canto e mormorio l'espressione della gioia infinita provocata dall'amore.
- La lingua utilizzata è un ferrarese illustre, arricchito da tradizioni toscane, con elementi dialettali e latinismi, tipici della formazione umanistica dell'autore.
- Il testo presenta una struttura metrica complessa e fa parte della raccolta "Amores", dove il poeta esalta la vita gioiosa e l'amore.
- L'opera è influenzata da Petrarca e lo stilnovo, ma mantiene una sua originalità con richiami alla letteratura dei trovatori.
Cantate meco, innamorati augelli,
poiché vosco a cantare Amor me invita;
e vui, bei rivi e snelli,
per la piaggia fiorita
teneti a le mie rime el tuon suave.
La beltade, de ch’io canto, è sì infinita,
che ’l cor ardir non have
pigliar lo incarco solo;
ché egli è debole e stanco, e ’l peso è grave.
Vaghi augelletti, vui ne giti a volo,
perchè forsi credeti
che il mio cor senta duolo,
e la zoglia ch’io sento non sapeti.
Vaghi augelletti, odeti;
che quanto gira in tondo
il mar, e quanto spira ciascun vento,
non è piacer nel mondo
che agguagliar si potesse a quel ch’io sento.
Cantate con me, o uccelli innamorati,
poiché Amore mi invita a contare insieme a voi;
e voi, o sinuosi e bei ruscelli,
attraverso la campagna fiorita
accompagnate con la musica i miei versi.
La bellezza che io canto è talmente grande,
che il cuore non ha il coraggio
di assumersi da solo l’incarico [di cantare le lodi della donna],
perché esso è debole e stanco, è il lavoro è pesante.
Begli uccelletti, non prendete il volo,
perché forse credete
che il mio cuore provi dolore,
e non conoscete la gioia che sento.
O begli uccelletti, udite:
per quanto giri intorno alla terra
il mare e quanto soffi ciascun vento,
non esiste un piacere sulla terra
che possa uguagliare ciò che provo.
Note linguistiche e contesto
Innanzitutto, prima di elaborare un commento, sono necessarie alcune note linguistiche. La lingua che adopera il Boiardo nei propri componimenti è un ferrarese illustre, cioè non semplicemente dialettale, ma reso nobile dalla tradizione toscana. Sappiamo che lo scrittore ricevette un’educazione umanistica a Ferrara, alla corte estense, dei cui signore il padre era un feudatario. Passò la sua vita fra Ferrara, Scandiano e Reggio Emilia di cui fu nominato governatore.
Alcuni degli aspetti salienti sono la riduzione delle consonanti doppie a semplici (= inamorati, augelleti, piagia), a cui, però, talvolta, corrisponde il raddoppiamento delle consonanti scempie, per un eccesiva volontà di scrivere in una lingua corretta (cella per cela). Esistono anche delle forme dialettali (zoglia per gioia, zascun per ciascun) o dei plurali ricollegati al dialetto locale (voce per voci) o i plurali in -iti, -ati, -eti (cantati, odeti, credeti) Non sono rari i latinismi (iubato per chiomato)
Struttura e temi del madrigale
Il testo poetico di cui faremo il commento è un madrigale la cui struttura metrica è Aba, bCB, cdC, Eed E efGfG. Esso fa parte del volume prima degli Amores, quello in cui il poeta canta la gioia di vivere e l’allegria e celebra l’amore felice e corrisposto.
Il tema è quello del rapporto tra l’uomo, la donna e la natura, collocato in un contesto pastorale. Il poeta si rivolge agli uccelli e ai ruscelli, affinché lo accompagnino con il loro canto e il loro mormorio a esprimere l’infinita gioia che Amore produce in lui. In questo modo, emerge nota chiamata dell’ “allegro continuo” boiardesco, in cui non hanno posto i turbamenti e che coinvolge l’esaltazione della donna e la natura nei suoi colori, nella sua luce e nei suoi suoni. Comunque, l’accento del madrigale cade quasi esclusivamente sull’animo del poeta, sulla gioia e il piacere che lo avvolge. L’immagine degli uccelli che prendono il volo è un’allusione
Il tessuto di fondo del madrigale è di ispirazione petrarchesca, anche se non mancano elementi di originalità. A questa caratteristica si aggiungono influssi dovuti allo stilnovo, anche se con un taglio profato, e alla letteratura dei trovatori (es. tema della “zoglia”).
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del madrigale di Boiardo?
- Quali sono le caratteristiche linguistiche del testo di Boiardo?
- Come si struttura il madrigale di Boiardo?
- Quali influenze letterarie si notano nel madrigale di Boiardo?
- Qual è il ruolo della natura nel madrigale di Boiardo?
Il tema principale è il rapporto tra l'uomo, la donna e la natura, in un contesto pastorale, dove il poeta esprime l'infinita gioia che l'Amore produce in lui.
Boiardo utilizza un ferrarese illustre, con riduzione delle consonanti doppie, forme dialettali e latinismi, influenzato dalla tradizione toscana.
Il madrigale ha una struttura metrica Aba, bCB, cdC, Eed E efGfG e fa parte del volume "Amores", celebrando l'amore felice e corrisposto.
Il madrigale è ispirato a Petrarca, con elementi originali e influenze dello stilnovo e della letteratura dei trovatori.
La natura accompagna il poeta nel suo canto, esaltando la bellezza e la gioia che l'Amore suscita, con uccelli e ruscelli che partecipano alla celebrazione.