Concetti Chiave
- Francesco Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo e fu educato in un ambiente orientato alla classicità; suo padre era un Guelfo bianco.
- Petrarca visse una vita divisa tra l'attività mondana e la contemplazione solitaria, con una forte fede in Dio nonostante le sue passioni terrene.
- Petrarca considerava le sue opere in latino più importanti di quelle in volgare, cercando di ottenere fama attraverso di esse.
- Tra le opere latine principali di Petrarca ci sono "De vita solitaria", "De otio religioso", "De remediis utriusque fortunae", "De Africa", "Epistolae" e "Secretum".
- Il "Secretum" è un'opera ispirata alle confessioni di Sant'Agostino, presentata come un dialogo tra Petrarca e allegorie della verità e della rettitudine.
Indice
Infanzia e Formazione di Petrarca
Francesco Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo. Suo padre Petracco (noto amante della classicità) era un Guelfo bianco. Tre anni dopo la nascita di Francesco nacque Gherardo. Durante la Cattività avignonese Petracco si trasferì ad Avignone per far studiare il diritto ai due figli, presso un monastero. Gherardo, dopo la morte dei genitori, si fece monaco, mentre Francesco seguì gli studi classici.
Vita Personale e Conflitti Interiori
Egli amava il lusso, le donne (ebbe due figli illegittimi), ma aveva una forte fede in Dio, infatti, prese gli ordini ecclesiastici minori. Petrarca viene reputato un uomo dal pensiero moderno proprio perché era costantemente combattuto tra l'amore per Dio e l'attrazione per il "peccato". In una chiesa (probabilmente un canone di derivazione stilnovista) incontrò la sua gentilissima, madonna Laura, che nel 1348 morì di peste. Petrarca fece numerosi viaggi, durante i quali raccolse più di 1200 codici che ricopiava e che alla fine della propria vita donò a Firenze.
Fu praticamente il primo vero filologo. Schematicamente, si può dire che la sua vita si dividesse in attiva (fama delle sue opere, donne, vita mondana) e contemplativa (Dio, solitudine a Val Chiusa, dove morì a 70 anni tra le cure della figlia illegittima).
Opere Latine e Fama
Petrarca si aspettava la fama dalle opere in latino, che reputava più importante del volgare. Scrisse in latino le seguenti opere:
- De vita solitaria;
- De otio religioso;
-De remediis utrusque fortunae (dove fortuna è una Vox media: per avere fama non ci vuole solo la fortuna, ma anche la virtù. Questo era il pensiero di Petrarca);
- De Africa: poemetto in esametri che narra della seconda guerra punica. Lo lesse a Roberto d'Angiò che lo incoronò con la virtù poetica. Lo incoronarono a Napoli nel 1340, a 36 anni;
- Epistolae: lettere realmente spedite e poi revisionate, ispirandosi all'opera epistolare ciceroniana. Esse si dividono in Seniles (100 circa), Ad Familiares (circa 19) e Sine nomine (circa 19);
- Secretum: il "diario" segreto di Petrarca. Si ispira alle "confessiones" di Sant'Agostino.
Struttura del Secretum
E' così composto:
-PROEMIO: Francesco + una donna (allegoria della verità). Accanto alla donna c'è un uomo vestito con abiti stranieri (Agostino). I due lo aiutano a trovare la retta via. L'opera è composta dal proemio e altri tre libri.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli elementi principali dell'infanzia e della formazione di Francesco Petrarca?
- Come si manifestavano i conflitti interiori di Petrarca nella sua vita personale?
- Quali opere latine scrisse Petrarca e quale importanza attribuiva loro?
- Qual è la struttura del "Secretum" di Petrarca?
Francesco Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo e fu educato ad Avignone, dove studiò diritto in un monastero. Suo padre, amante della classicità, influenzò la sua formazione.
Petrarca era combattuto tra il lusso e l'amore per le donne e la sua fede in Dio. Questo conflitto interiore lo portò a prendere gli ordini ecclesiastici minori e a vivere una vita divisa tra mondanità e contemplazione.
Petrarca scrisse opere come "De vita solitaria", "De otio religioso", "De remediis utrusque fortunae", "De Africa" e "Epistolae". Egli considerava le opere in latino più importanti di quelle in volgare e si aspettava di ottenere fama da esse.
Il "Secretum" è composto da un proemio e tre libri. Nel proemio, Francesco è accompagnato da una donna allegoria della verità e da un uomo vestito con abiti stranieri, Agostino, che lo aiutano a trovare la retta via.