celo8
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto di Petrarca esplora un viaggio sacro di un anziano pellegrino verso Roma per vedere il volto di Cristo.
  • Nelle prime quartine viene utilizzata un'area semantica legata all'allontanamento e alla fatica del viaggio.
  • L'ultima terzina rivela che il pellegrinaggio è una metafora per la ricerca di Petrarca della vera forma di Laura.
  • Il sonetto mostra parallelismi tra il desiderio del pellegrino e quello dell'autore, legati dalla fatica e dalla determinazione.
  • Laura è identificata come destinataria del sonetto, collegando il viaggio terreno del pellegrino al viaggio emotivo di Petrarca.

Indice

  1. Il Pellegrino e la Sacralità
  2. L'Allontanamento e la Fatica
  3. Il Paragone e il Destinatario

Il Pellegrino e la Sacralità

È un sonetto del canzoniere scritto prima della morte di Laura e della mutatio animi.

Le quartine e la prima terzina sono in una dimensione sacra, parlano di un anziano pellegrino che parte da casa e dal luogo dove è cresciuto per recarsi a Roma a vedere il volto di Cristo, che spera di vedere ancora “lassù nel ciel”, cioè dopo la morte.

L'Allontanamento e la Fatica

Nella prima quartina domina l’area semantica dell’allontanamento (con espressioni quali movesi, dal loco, da la famiglia…), che viene sostituita nella seconda da quella della fatica (trahendo, antiquo, extreme, quanto più può…).

Il Paragone e il Destinatario

L’ultima terzina rivela però che l’intero sonetto è un paragone per descrivere il modo in cui l’autore si affanna a cercare la forma vera di Laura tra quella delle altre donne. Nell’ultima terzina scopriamo anche il destinatario del sonetto, cioè Laura stessa.

Troviamo tra le due parti forti parallelismi, non solo nei contenuti ma anche nelle scelte lessicali: il desio del vecchierel e la disiata forma di Laura, lo sforzo comune (quanto più può per il vecchio, quanto è possibile per Petrarca).

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