Concetti Chiave
- Il Canzoniere di Petrarca comprende 366 componimenti, principalmente sonetti, dedicati a Laura, conosciuta ad Avignone.
- La raccolta è divisa in due parti: rime in vita di Laura e rime in morte, riflettendo il cambiamento nell'approccio del poeta.
- Il primo sonetto funge da riflessione retrospettiva sull'esperienza umana e letteraria di Petrarca.
- Laura è rappresentata con un nome fittizio, simboleggiando elementi spirituali e mitologici come l'aria e l'alloro.
- Petrarca ha rivisto il Canzoniere nove volte, sottolineando la sua attenzione alla reputazione di studioso rispetto ai temi amorosi.
Struttura della Raccolta
La raccolta comprende 366 (uno per ogni giorni dell’anno + un componimento introduttivo o proemio) cioè sonetti, ballate, canzoni, sestine, madrigali, scritti in onore di una giovane donna, Laura, che Petrarca ha conosciuto ad Avignone e morta di peste nel 1348. I componimenti, fra cui prevale il sonetto, sono raccolti in funzione dello stile o dell’ argomento trattato e la loro disposizione deriva non da criteri realistici, ma sentimentali.
Essa è divisa in due parti:
- la prima comprende componimenti scritti (rime in vita) mentre Laura era in vita;
- la seconda comprende i componimenti scritti (rime in morte) dopo la morte.
Il primo sonetto può essere interpretato come una ricapitolazione e una valutazione a posteriori dell’esperienza sia umana che letteraria del poeta.
Temi e Simbolismo
Le poesie della prima parte rappresentano l’amore per Laura, mente quelle della seconda rappresentano la volontà del poeta di rinnovarsi ed un’immagine della donna amata più spiritualizzata e la convinzione che le cose terrene sono vane.
Secondo la tradizione provenzale, Petrarca indica Laura con un nome fittizio (= senhal).
Così, di volta in volta, Laura è l’aria (elemento spirituale e luminoso), l’aureo (ciò che è d’oro), l’alloro (che richiama al mito classico di Dafne, cambiata in alloro per sfuggire all’amore di Apollo, ma anche la gloria)Revisione e Intenzioni di Petrarca
Petrarca ha fatto ben 9 revisioni del Canzoniere anche se egli ha definito queste poesie come ”cosucce, cose da poco”. Infatti a Petrarca interessava soprattutto lasciare ai posteri l’immagine di uno studioso e di un intellettuale dedicato agli studi classici e non dedicato a scrivere sonetti sull’amore profano e quindi preoccupato dalle cose terrene.