Concetti Chiave
- Il sonetto "Solo et pensoso i più deserti campi" di Petrarca esplora la ricerca di solitudine in luoghi selvaggi a causa di un cuore afflitto dall'amore.
- Il poeta sottolinea che, nonostante la solitudine fisica, l'amore persiste internamente.
- Petrarca trae ispirazione da Cicerone e dall'Iliade di Omero, evidenziando il suo interesse per le fonti classiche.
- La metrica del sonetto include l'uso di enjambement, che crea continuità tra i versi con termini correlati o sinonimi.
- Gli iperbati e altri artifici retorici sono impiegati per raggiungere una perfezione stilistica nel sonetto.
La ricerca della solitudine
Il trentacinquesimo sonetto del Canzoniere, scritto da Francesco Petrarca è intitolato "Solo et pensoso i più deserti campi", e come si evince dal titolo il motivo centrale è la ricerca della solitudine di luoghi selvaggi, mai calpestati da piede umano. Secondo Petrarca si cerca la solitudine quando si ha uno stato d'animo stritolato dall'amore e proprio nel momento in cui si è in preda all'amore che si ha voglia di trovare luoghi appartati.
Il poeta fa intendere poi che l'amore , nonostante siamo soli in luoghi appartati, continua ad esistere dentro di noi.Influenze letterarie e fonti
Per questo sonetto, Petrarca prende spunto da Cicerone, ma soprattutto dall'Iliade del poeta greco Omero. Questa sua voglia di attingere a fonti latine e antiche verrà poi sottolineato e rimarcato da Sant'Agostino nel Secretum.
Aspetti metrici e stilistici
Per quanto riguarda la metrica vi sono degli Enjambement (quando un verso finisce nel successivo), e tali enjambement sono costituiti sempre da due termini che si accompagnano (per esempio: "come solo pensoso - passi tardi e lenti) molti dei quali sono anche sinonimi. Ci sono anche alcuni Iperbati, ossia lo spostamento della normale costituzione della frase che ha ruolo importante nel ritmo. Petrarca par raggiungere la perfezione stilistica si avvale di tutti gli artefici retorici.