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Concetti Chiave

  • "Il Secretum" è un'opera in latino di Francesco Petrarca che esplora confessioni e auto purificazione in tre libri.
  • Nel primo libro, Petrarca si sdoppia in due personaggi, Francesco e Agostino, discutendo del materialismo e della meditazione sulla morte.
  • Il secondo libro vede Petrarca confessare i suoi peccati capitali ad Agostino, rivelando la sua lotta con avarizia, gola e lussuria.
  • Nel terzo libro, Agostino esorta Petrarca a rinunciare all'amore per Laura e la gloria poetica, evidenziando l'accidia come il suo peccato principale.
  • La critica considera moderna la conclusione dell'opera per la sua esplorazione della complessità del cuore umano e l'assenza di una chiara risoluzione.

Opera in latino sulle confessioni e sull’auto purificazione interiore; è divisa in tre libri:

1° libro) Si sdoppia in due:

- Francesco : incarna la parte di se che ama i beni

- Agostino: filosofo cristiano del 4° secolo d.C.; Petrarca immagina di leggere un suo libro, “Confessiones”: Solo chi medita sulla morte può vivere bene; fa riflettere sulla labilità di tutte le cose belle.

Agostino alimenta il bisogno di salvezza e il pentimento accusando Petrarca di essere troppo attaccato ai beni e di essere dominato da due amori: amore per laura e amore per la gloria poetica.

Indice

  1. Confessione dei peccati capitali
  2. Invito alla conversione e riflessioni
  3. Critica e modernità dell'opera

Confessione dei peccati capitali

2°libro) Petrarca si confessa davanti ad Agostino dei 7 peccati capitali; è immune da invidia e ira, ma sedotto da avarizia, gola e lussuria (lussuria-> tutta la vita dominata dall’amore per Laura).

Invito alla conversione e riflessioni

3°libro) Agostino invita Petrarca a convertirsi abbandonando l’amore per Laura e l’amore per la gloria poetica.

Petrarca dice che da quando ha incontrato Laura ha cercato di migliorarsi per essere degno di lei -> rappresentazione stilnovistica.

Non promette che si convertirà rinviando la conversione a quando sarà vecchio.

Agostino gli fa notare che il suo peccato più grave è l’accidia (= debolezza di volontà che non permette di fare scelte positive); questa di accompagna a una scontentezza di se e a una visione malinconica della vita.

Critica e modernità dell'opera

La critica ha giudicato molto moderna la conclusione: per alcuni il libro è moderno perché non concluso, per altri la sua novità sta nella scoperta della complessità del cuore umano

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