Francesco, Petrarca - Secretum, Sulla Solitudine e Trionfi

Opere in Latino e Volgare

Una delle tantissime opere in latino (lui scrive le opere da cui si attendeva la fama in latino). Le opere che scrive in volgare, le scrive così perché in volgare era narrato generalmente l’amore medievale.

Il Dialogo del Secretum

Il secretum è un dialogo tra Francesco e Sant’Agostino alla presenza muta della verità (assiste al dialogo una presenza femminile che non interviene e rappresenta la verità). Nel secretum Petrarca spinge Agostino a i suoi peccati. Petrarca commette i peccati ma alla fine deve ammettere di commettere lussuria e accidia (depressione), ossia deve ammettere di amare Laura anche per la sua bellezza fisica e di avere una scarsa dedizione alla preghiera e al pensiero di dio (Petrarca è distolto dalla bellezza di Laura, dall’amore per lei e dal desiderio di gloria terrena). Questo è ciò che di bel c’è sulla terra e lo distoglie dall’amore per dio. È però consapevole che tutto ciò è destinato a svanire e finire nel nulla e da questo nasce la sua malinconia (configurata come peccato di accidia). Lussuria= amore perciò che è bello; amore sensuale.

Francesco rappresenta Petrarca per quello che è, mentre Agostino lo rappresenta per quello che vorrebbe essere.

Il passo in cui Petrarca apre il discorso su sant’agostno è modellato sul passo con cui Sant’Agostino che cercava di convertirsi al cristianesimo, ma voleva farlo quando la fede sarebbe stata autentica, cioè quando Sant’Agostino apre il libro e trova un passo che pone fine a tutti i suoi limiti. Decidi di farsi battezzare e convertisti al cristianesimo. Petrarca invece non fa mai la scelta definitiva di dedicatosi completamente a Dio.

Petrarca e la Fama

Petrarca era molto famoso e viaggiava molto, quindi spesso si trovava in mezzo alla genet e e molti lo riconoscevano con il desiderio di conoscerlo.petraca desiderava la fama ma mette anche in evidenza il fastidio di stare in mezzo alla gente e i vantaggi della solitudine (sia ad Valchiusa che ad Arquois visse in solitudine e dedicaìndosi a ciò che gli piaceva fare, ossia leggere e scrivere).

I Trionfi di Petrarca

La morte di Laura è descritta nella seconda opera in volgare di Petrarca, che is intitola “trionfi”. In questo opera Petrarca imita dante in un certo senso: vuole fare un’opera strutturata (al contrario del canzoniere che. Frammentata). Si presenta come narrativa e descrittiva e non ha un grande valore letterario, in quanto Petrarca non era un narratore. Si tratta di un opera divisa in sei parte collegate tra loro: nella prima parte racconta e descrive il trionfo dell’amore su di lui. Il secondo trionfo è quello della castità (=purezza che respinge l’amore del poeta) sull’amore; il terzo trionfo è la vittoria della morte sulla castità, ossia su Laura. Il quarto è il trionfo della fama sulla morte e sta a indicare che si può cercare di sopravvivere nel ricordo attraverso la fama e la gloria. Il quinto trionfo è quello del tempo sulla fama (anche la fama viene sconfitta) ma infine sul tempo trionfa l’eternità (eternità di dio sul tempo umano). Il trionfo, oltre a voler dire vittoria, era la sfilata degli eserciti romani dopo un’importanza vittoria, infatti in quest’opera vengono descritti vari personaggi. L’opera è in terzine dantesche ed è chiara l’intenzione di imitare dante in un percorso che va dall’uomo a Dio. L’opera è definita fredda e manca la ricchezza costante della divina commedia. C’è un passo di grande bellezza ed è quello che descrive la morte di Laura (ha avuto una grande fortuna nella tradizione successiva).