Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il madrigale di Petrarca si distingue per una vena sensuale e l'assenza di riferimenti a Laura, a differenza di altri componimenti nel Canzoniere.
  • La scena mitologica di Atteone e Diana serve da parallelo per descrivere l'emozione del poeta nel vedere la pastorella nuda.
  • Il componimento potrebbe risalire ad un periodo giovanile di Petrarca, prima del suo incontro con Laura, escludendo riferimenti diretti a lei.
  • L'uso del termine "a l'aura" potrebbe essere un senhal, un artificio letterario usato per mascherare il nome dell'amata, tipico della poesia cortese.
  • Il madrigale è composto nel genere della "pastorella", con una connessione tra le acque fredde e il brivido amoroso provato dal poeta.

Non al suo amante piú Dïana piacque,

quando per tal ventura tutta ignuda

la vide in mezzo de le gelide acque,

ch’a me la pastorella alpestra et cruda

posta a bagnar un leggiadretto velo,

ch’a l’aura il vago et biondo capel chiuda,

tal che mi fece, or quand’egli arde ’l cielo,

tutto tremar d’un amoroso gielo.

Canzoniere – Rima LII

Indice

  1. Il mito di Atteone e Diana
  2. Genesi e caratteristiche del madrigale
  3. Significato e simbolismo nel testo

Il mito di Atteone e Diana

Nel sonetto si fa riferimento ad un episodio della mitologia classica :

Atteone, durante una battuta di caccia, entrò, senza volerlo, nella grotta in cui Diana stava facendo il bagno.

Non appena essa si accorse dell’intruso, adiurata, gli spruzzò dell’acqua sul viso, trasformandoli così in cervo. In questo modo avrebbe impedito al giovane di andare a raccontare quello che aveva visto. Atteone, scappando, arrivò ad una fonte, dove, specchiatosi nell’acqua si accorse del nuovo aspetto. Nel frattempo, i suoi stessi casi da cui era inseguito, lo raggiunsero e lo sbranarono.

Al suo amante [Atteone] Diana non piacque di più,

quando, per un caso simile [al mio], tutta nuda

la vide in mezzo alle fredde acque,

di quanto [piacque] a me la pastorella montanare e rustica

intenta a lavare un bel velo

che serviva a racchiudere i capelli biondi al soffio dell’aria

tanto che, anche se in piena estate (= quando il sole arde in cielo),

mi fece tremare di un brivido amoroso

Genesi e caratteristiche del madrigale

Innanzitutto occorre precisare che non si tratta di un sonetto, ma di un madrigale: nel Canzoniere ne esistono solo quattro. Il componimento si differenzia in due aspetti dagli altri sonetti: 1) si nota un’esplicita vena sensuale 2) sembra che non faccia alcun riferimento a Laura.

La genesi del madrigale è particolare. Pare che esso sia stato composto fra il 1340 ed il 1352 quando Petrarca si trovava a Verona oppure che risalga ad una fase molto giovanile che, pertanto, escluderebbe ogni riferimento a Laura. Inoltre il tema della nudità e ogni conseguente riferimento sessuale sono estranei alla rappresentazione di Laura e dall’amore per lei. Ed anche l’immagine della pastorelle originaria della montagna e rustica non può farci pensare a Laura. È anche vero che l’espressione – a l’aura – del verso 6 potrebbe essere interpretato come un senhal, cioè uno stratagemma, frequente nella letteratura cortese, per nascondere il nome dell’amata e di cui, nel Canzoniere, Petrarca fa un uso frequente. Tuttavia se il testo appartiene al periodo giovanile, prima dell’incontro con Laura, la supposizione decade.

Significato e simbolismo nel testo

Il madrigale à composto secondo il modo tipico della “pastorella”, un genere letterario provenzale, di cui G. Cavalcanti ci ha fornito un esempio. Il testo fu riutilizzato successivamente dopo l’incontro con Laura e il poeta vi apportò alcune modifiche. E’ solo allora che l’espressione – a l’aura – acquista il valore di senhal e che l’aggettivo –cruda – prende il significato di “crudele”, aggettivo di solito attribuito alla donna che non ricambia l’amore, perdendo così il valore originario di “rustica”.

Nel testo possiamo anche notare una corrispondenza fra le gelide acque in cu la giovane si bagna e l’amoroso gelo di cui è preso il poeta nell’osservare la sua nudità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il mito a cui si fa riferimento nel testo?
  2. Il testo fa riferimento al mito di Atteone e Diana, dove Atteone, durante una battuta di caccia, vede Diana nuda e viene trasformato in cervo.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive del madrigale rispetto agli altri componimenti del Canzoniere?
  4. Il madrigale si distingue per una vena sensuale esplicita e l'assenza di riferimenti a Laura, a differenza di altri componimenti del Canzoniere.

  5. In quale periodo si pensa sia stato composto il madrigale?
  6. Si ritiene che il madrigale sia stato composto tra il 1340 e il 1352, quando Petrarca si trovava a Verona, o in una fase giovanile prima dell'incontro con Laura.

  7. Qual è il significato del termine "senhal" nel contesto del madrigale?
  8. "Senhal" è uno stratagemma letterario usato per nascondere il nome dell'amata, e nel madrigale potrebbe riferirsi a Laura attraverso l'espressione "a l’aura".

  9. Come viene interpretato il simbolismo delle "gelide acque" nel testo?
  10. Le "gelide acque" in cui la giovane si bagna corrispondono all'"amoroso gelo" provato dal poeta, simboleggiando il brivido amoroso suscitato dalla visione della nudità.

Domande e risposte

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