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Concetti Chiave

  • La poesia di Petrarca celebra la bellezza terrena di Laura, con particolare enfasi sui suoi capelli biondi e lo sguardo ammaliante.
  • Il poeta introduce innovazioni stilistiche rispetto al Dolce Stil Novo, includendo la soggettività e la natura transitoria della bellezza.
  • Petrarca utilizza l'omofonia (Laura, l’aura) per evocare la sua amata senza mai nominarla esplicitamente nel testo.
  • Il confronto tra Petrarca e Dante evidenzia differenze nell'approccio all'amore: platonico e atemporale in Dante, terreno e conflittuale in Petrarca.
  • L'autore esprime una preferenza personale per Dante, ritenendo il suo amore più passionale e sincero rispetto a quello di Petrarca.

Erano i capei d'oro a l'aura sparsi

che 'n mille dolci nodi gli avolgea,

e 'l vago lume oltra misura ardea

di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;

e 'l viso di pietosi color farsi,

non so se vero o falso, mi parea:

i' che l'esca amorosa al petto avea,

qual meraviglia se di subito arsi?

Non era l'andar suo cosa mortale

ma d'angelica forma, e le parole

sonavan altro che pur voce umana;

uno spirto celeste, un vivo sole

fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,

piaga per allentar d'arco non sana.

Indice

  1. Descrizione della bellezza di Laura
  2. Amore terreno e innovazioni stilistiche
  3. Confronto tra Petrarca e Dante
  4. Preferenze personali sull'amore poetico

Descrizione della bellezza di Laura

I suoi capelli biondi erano mossi al vento il quale li avvolgeva in mille dolci riccioli, e la luce ammaliante dei suoi occhi belli, che ora è diminuita (a causa del tempo che passa), splendeva in modo straordinario; e mi sembrava, non so se fosse realtà o illusione, che il suo viso si atteggiasse a pietà: io che ero pronto all'amore, c'è da meravigliarsi se m'innamorai subito? Il suo portamento non era cosa mortale, ma aspetto d'angelo, e le parole suonavano diversamente da voce umana; uno spirito celeste, un vivo sole fu quel che vidi, e anche se ora non fosse tale, una ferita non si rimargina tendendo di meno l'arco.

Amore terreno e innovazioni stilistiche

La poesia si incentra sull’amore che Petrarca nutre per Laura.

Questo amore è terreno quindi la bellezza della donna svanirà; non è un amore platonico come quello che Dante nutriva per Beatrice. Questo amore provocherà in lui anche dei ripensamenti e dei conflitti interni, ma sarà comunque infinito.

Utilizzando l’omofonia (Laura, l’aura) all’inizio del poema lo scrittore vuole evocare la sua donna, ricordandola, ma non la chiama mai per nome, cioè non pronuncia il suo nome esplicitamente nella poesia.

Petrarca, come possiamo notare nelle prime due strofe, assume uno stile di scrittura innovativo. analisi della poesia di Petrarca Erano i capei d'oro a L'aura sparsiInfatti è uno dei primi ad effettuare alcune modifiche allo schema poetico del Dolce Stil Novo. In queste due quartine emerge la collocazione di Laura nella natura: la immaginiamo avvolta nel vento. Inoltre la bellezza della donna non è cristallizzata e irreversibile, ma bensì terrestre, quindi destinata a scomparire con la vecchiaia. Ultima delle sue innovazioni è la soggettività del poeta; infatti lui non descrive ciò che la visione di Laura provocava alla gente, ma ciò che ha risvegliato e suscitato in lui.

Nelle due terzine riappare il semplice e schematico tema del Dolce Stil Novo. La donna viene infatti descritta come un angelo e qualcosa di soprannaturale. Quel che il poeta dice di aver visto è qualcosa di paragonabile ad una dea.

Per approfondire: confronta questa poesia con qualche sonetto di Dante che fa riferimento ai temi del Dolce Stil Novo.

Confronto tra Petrarca e Dante

Considerando il sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante possiamo individuare molte differenze. Pur essendo tutti e due i sonetti riferiti al Dolce Stil Novo quello di Dante rispecchia a pieno le caratteristiche di questa corrente, mentre Petrarca scrive in maniera più personale attuando diverse innovazioni (sopra analizzate). Mentre Dante esprime tutte le caratteristiche di questa corrente letteraria: la donna-angelo, amore-virtù ed il cuore nobile; descrivendo anche particolari situazioni come il saluto della donna al resto della gente; Petrarca ne effettua una descrizione personale e soggettiva senza richiamare tutte le caratteristiche sopra elencate, ma considerando Laura qualcosa di sovrannaturale.

L’amore che Dante prova per Beatrice è ben diverso da quello che Petrarca prova per Laura. Il primo infatti nutre un amore platonico e atemporale, infatti Alighieri cristallizza la bellezza di Beatrice che non sfiorirà mai, questo forse anche perché muore giovane; invece Petrarca descrive la sua donna in tutte le sue caratteristiche terrene, quindi la bellezza sfiorirà e questo lo capiamo anche da come ce ne parla. Inoltre per quest'ultimo il sentimento provato provocherà anche conflitti interni e ripensamenti, cosa che a Dante non succederà.

Preferenze personali sull'amore poetico

Analisi e commento personale.

Personalmente preferisco il sonetto di Dante a quello di Petrarca, perché è, a mio avviso più passionale e sincero di quello di Dante. L’amore di Alighieri sembra quasi un amore impossibile, qualcosa di surreale, lui posiziona Beatrice su un piedistallo e l’adora, mentre Petrarca soffre per questa donna che lo rifiuta e questo suo tormento si percepisce anche nella poesia. Anche per lui Laura è qualcosa di irraggiungibile ma è qualcosa di vero, di concreto, non soltanto un sentimento platonico, ma è proprio una sensazione terrena, umana.

Petrarca dà origine al suo componimento da una metafora, invece l’altro poeta non utilizza queste figure retoriche. L’inversione è sempre presente e privilegia lo spostamento del verbo alla fine del verso. I due autori utilizzano le stesse rime per le prime due quartine, mentre differiscono nella scelta delle terzine (simmetrica e inversa).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la descrizione della bellezza di Laura nel testo?
  2. Laura è descritta con capelli biondi mossi dal vento e occhi ammalianti, con un viso che sembra pietoso. Il suo portamento è angelico e le sue parole suonano ultraterrene.

  3. Come si differenzia l'amore di Petrarca per Laura rispetto a quello di Dante per Beatrice?
  4. L'amore di Petrarca per Laura è terreno e soggetto al passare del tempo, mentre quello di Dante per Beatrice è platonico e atemporale, con Beatrice idealizzata come eternamente bella.

  5. Quali innovazioni stilistiche introduce Petrarca rispetto al Dolce Stil Novo?
  6. Petrarca introduce uno stile personale e soggettivo, descrivendo l'effetto di Laura su di lui piuttosto che su altri, e rappresenta la bellezza di Laura come terrestre e destinata a svanire.

  7. In che modo Petrarca utilizza l'omofonia nel suo poema?
  8. Petrarca utilizza l'omofonia tra "Laura" e "l'aura" per evocare la sua amata senza nominarla esplicitamente, creando un gioco di parole che richiama la sua presenza.

  9. Quali sono le preferenze personali espresse nel testo riguardo all'amore poetico di Dante e Petrarca?
  10. L'autore del testo preferisce il sonetto di Dante per la sua passionalità e sincerità, mentre riconosce che l'amore di Petrarca per Laura è più concreto e terreno, sebbene tormentato.

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