Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto riflette un dialogo interiore del poeta, che si giustifica per non aver curato abbastanza i suoi versi in passato, quando sperava di ottenere gloria letteraria.
  • La morte di Laura, musa e ispirazione del poeta, ha lasciato il poeta incapace di trasformare le sue "rime aspre e cupe" in versi dolci e chiari, simbolizzando la sua perdita di motivazione creativa.
  • Petrarca sottolinea che l'intento originale della sua poesia era di sfogare il suo dolore amoroso, non di cercare fama, nonostante l'incoronazione poetica che ricevette in passato.
  • Il poeta esprime il desiderio di ottenere successo per le sue rime, anche se riconosce che la sua musa defunta lo chiama verso un mondo di silenzio e stanchezza.
  • Il tono malinconico del sonetto emerge come Petrarca riflette sulla distanza dal tempo della sua attività poetica più intensa, segnata dalla presenza di Laura.

S’io avesse pensato che sí care

fossin le voci de’ sospir’ miei in rima,

fatte l’avrei, dal sospirar mio prima,

in numero piú spesse, in stil piú rare.

Morta colei che mi facea parlare,

et che si stava de’ pensier’ miei in cima,

non posso, et non ò piú sí dolce lima,

rime aspre et fosche far soavi et chiare.

Et certo ogni mio studio in quel tempo era

pur di sfogare il doloroso core

in qualche modo, non d’acquistar fama.

Pianger cercai, non già del pianto honore:

or vorrei ben piacer; ma quella altera

tacito stanco dopo sé mi chiama.

Indice

  1. Riflessioni del Poeta
  2. La Perdita di Laura
  3. L'Inadeguatezza del Poeta
  4. Il Passato e la Fama

Riflessioni del Poeta

Il sonetto si sviluppa come un ragionamento e, contemporaneamente, come una giustificazione del poeta verso se stesso e verso i lettori.

Lo schema del discorso, pur così semplice e piano, in realtà è molto ricco di note intime: la gloria letteraria, che un tempo costituiva un grande fascino per il poeta, ora è vista da lui con il distacco che è proprio di colui che ormai si è separato da ogni gloria terrena; si sente stanco e preferisce raccogliersi nel silenzio.

“Se io avessi pensato che la trasposizione in rima delle parole con cui esprimevo le miei pene sarebbero state così gradite e ammirate, maggiore sarebbe stato fin dall’inizio il numero dei versi delle mie poesie più curati dal punto di vista stilistico.

La Perdita di Laura

Una volta morta colei che ispirava la mia vena poetica (ossia Laura) e che sempre era stata in cima ai miei pensieri, non posso (e non ho più i mezzi tecnici) per rendere le rime aspre e cupe in rime dolci e scorrevoli. [L’immagine della lima significa il paziente lavoro di revisione e di modifica del testo poetico per raggiungere un migliore risultato stilistico. In questa quartina, sembra quasi che il Petrarca voglia confermare la definizione che lui stesso aveva dato inizialmente ai suoi versi, definendoli nugae (in italiano: inezie, bagatelle, cose da nulla) e rerum vulgarium fragmenta. Il significato della quartina è il seguente: Se l’animo è triste e tormentato, non vi è cura d’ingegno, né elaborazione tecnica che possa rendere chiare e soavi le rime con si esprime l’animo del poeta.]

L'Inadeguatezza del Poeta

Ora che è morta colei (= Laura) che era la nia fonrte d'ispirazione

e che se ne stava in cima ai miei pensieri,

non sono in grado e sono più in possesso della tecnica adeguata

per poiter trasformare i versi aspri e cupi in versi dolci e trasparenti

[ = Se l'animo è triste e tormrentato, non vi è cura d'ingegno, né elaborazione tecnica che possa rendere chiare e soavi le rime in cui si esprime l'animo del poeta]

Il Passato e la Fama

È cosa certo che a quel tempo [il tempo in cui iniziò e proseguì a scrivere le rime amorose è sentito dallo scrittore molto lontano e questo spiega il ricorso dell’aggettivo dimostrativo “quel”] lo scopo della mia attività poetica era quello di sfogare, in qualche modo la sofferenza amorosa che mi proveniva dal cuore e non di acquistare fama [Sappiamo che il 18 aprile 1341, in Campidoglio, il Petrarca, dopo essere stato esaminato dal re di Napoli, Robert d’Angiò, fu incoronato, il che significava il riconoscimento ufficiale del ruolo di poeta e di intellettuale.]

Cercai di piangere per la sofferenza che mi causava l’amore, ma dal pianto non cercavo di ottenere gli onori: arrivato a questo punto vorrei che le mie rime riscuotessero successo, ma quella donna nobile a ala [si tratta di Laura con le sue qualità spirituale di nobiltà e di elevatezza], mi sta chiamando dietro di sé nel mondo dei morti, io che ormai non sono più in gradi di esprimermi in verso e preso dalla stanchezza.[nell’ultimo verso dell’ultima terzina si condensa, in poche parole, il tono malinconico già presente, pur modo velato, per tutto il sonetto].

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto?
  2. Il tema principale del sonetto è la riflessione del poeta sulla perdita di Laura e l'impatto che ha avuto sulla sua capacità di scrivere poesie.

  3. Come descrive il poeta la sua attività poetica passata?
  4. Il poeta descrive la sua attività poetica passata come un mezzo per sfogare la sofferenza amorosa, piuttosto che per acquisire fama.

  5. Cosa rappresenta Laura per il poeta?
  6. Laura rappresenta la fonte d'ispirazione del poeta e la sua perdita ha lasciato il poeta incapace di trasformare i suoi versi aspri in versi dolci.

  7. Qual è il significato della "lima" nel contesto del sonetto?
  8. La "lima" simboleggia il paziente lavoro di revisione e modifica del testo poetico per raggiungere un migliore risultato stilistico, che il poeta sente di non poter più fare senza Laura.

  9. Come si sente il poeta riguardo alla fama letteraria?
  10. Il poeta si sente distaccato dalla fama letteraria, preferendo il silenzio e la riflessione personale dopo la perdita di Laura.

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