Concetti Chiave
- I capelli dorati di Laura simboleggiano la sua bellezza che viene descritta come intrecciata e brillante, ma che col tempo si affievolisce.
- Il poeta utilizza il verbo "ardere" per creare un legame tra la luce degli occhi di Laura e l'amore ardente che prova per lei.
- Nel verso 12, l'uso del chiasmo evidenzia un incrocio tra le parole, sottolineando la contrapposizione tra spirito e sole, vivo e celeste.
- L'enjambement "un vivo sole \ fu quel ch’i’ vidi" esprime il continuo alternarsi tra inquietudini personali e ricordi vividi.
- La metafora della "piaga per allentar d'arco non sana" rappresenta l'amore del poeta come una ferita che non guarisce, nonostante il passare del tempo.
1) Parafrasi (prima quartina):
Indice
La bellezza di Laura
I capelli color oro (di Laura) erano sparsi per aria
Che li intrecciava in mille dolci nodi,
E la vaga luce, che ardeva in modo eccezionale
Di quei begli occhi, che ora ne son così privi;
Declino della bellezza
2) Il poeta afferma che la bellezza di Laura è sfiorita dapprima quando, nella prima quartina, dice che la luce dei suoi occhi diminuiva con il passare degli anni (versi: e 'l vago lume oltra misura ardea \ di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi) e poi nell’ultima terzina, quando aggiunge che il vivo sole che vedeva in lei non splendeva più come la prima volta che la vide (versi: uno spirto celeste, un vivo sole \ fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale).
Ardere d'amore
3) La ripresa del verbo “ardere” alla fine dei versi 3 e 8 stabilisce un rapporto tra l’azione della luce degli occhi di Laura che brilla, appunto “arde”, e l’immediato “ardere” d’amore, che intende l’amore come un fuoco, dell’autore alla vista della fanciulla. Il rapporto venutosi a creare è un rapporto tra presente (ardea) e passato (arsi) che contrappone il momento dell’innamoramento ad un tempo che dovrebbe essere il presente dell’autore, che ci induce a pensare che il personaggio di Laura, in quel momento, esista ancora.
Chiasmo e struttura
4) Nel verso 12, relativa all’ordine delle parole, si può notare un chiasmo, ovvero quella figura retorica che crea una sorta di incrocio tra due parole (spirito e vivo, celeste e sole).
Enjambement e flusso
5) L’enjambement «un vivo sole \ fu quel ch’i’ vidi» ha la funzione espressiva di un flusso e riflusso di un continuo alternarsi tra le inquietudini personali e il ricordo delle immagini.
Metafora della ferita d'amore
6) La metafora «piaga per allentar d'arco non sana» paragona la ferita d’amore dell’autore alla ferita provocata dalla freccia che un arco ha scoccato e, inoltre, che, per quanto le corde dello stesso arco possano allentarsi, la ferita non può guarire. La piaga fa riferimento alla sua ferita d’amore, l’arco alla causa che la provocò, l’allentarsi al deteriorarsi della bellezza, il mancato risanamento al fatto che non smetterà di amare Laura nonostante non fosse più come prima.
Luce e divinità
7) I vocaboli attinenti all’area semantica della luce sono (capei) d’oro, vago lume e vivo sole. Si riferiscono, rispettivamente, ai capelli biondi della donna, ai suoi occhi brillanti e alla sua figura. La connotano in un’essenza divina della fanciulla.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della bellezza di Laura nella prima quartina?
- Come viene rappresentato il declino della bellezza di Laura?
- Qual è il significato del verbo "ardere" nel contesto del testo?
- Qual è il ruolo della metafora della "ferita d'amore"?
La bellezza di Laura è descritta attraverso i suoi capelli d'oro e la luce eccezionale dei suoi occhi, che ora sono privi di tale splendore.
Il declino è evidenziato dalla diminuzione della luce nei suoi occhi e dal fatto che il sole vivo che il poeta vedeva in lei non splende più come un tempo.
"Ardere" stabilisce un legame tra la luce degli occhi di Laura e l'amore ardente del poeta, contrapponendo il momento dell'innamoramento al presente.
La metafora paragona la ferita d'amore a una ferita d'arco, suggerendo che, nonostante il deteriorarsi della bellezza, l'amore del poeta per Laura non guarirà mai.