Concetti Chiave
- L'Epistolario di Francesco Petrarca è una raccolta di circa 1000 lettere scritte in latino, iniziata nel 1425 e conclusa nel 1374, con frequenti revisioni per raggiungere la perfezione.
- Le Familiares includono lettere inviate e fittizie, con destinatari illustri dell'antichità, e sono state continuamente rielaborate dal Petrarca.
- Le Seniles proseguono idealmente le Familiares, mentre le Sine nomine contengono lettere politico-religiose senza destinatario per evitare controversie.
- Le Variae sono lettere non incluse nelle altre raccolte e sono state pubblicate postume, mentre le Epistole metriche trattano vari temi personali e sociali.
- Petrarca credeva che la perfezione formale fosse un riflesso del dominio delle passioni, rielaborando le lettere per tutta la vita alla ricerca di armonia.
L’Epistolario è un insieme di più raccolte di lettere, scritte in latino che il Petrarca ha iniziato a scrivere nel 1425 e concluso intorno al 1374, apportando diverse risistemazioni e modifiche, come egli era solito.
Struttura e contenuto delle lettere
Esso comprende cinque gruppi per un totale di circa 1000 lettere e cioè
• Familiares: contiene delle lettere realmente inviate e fittizie (es. i destinatari sono i grandi letterati dell’antichità) su cui il poeta è ritornato più volte per un lavoro di revisione. Sono composte in seguito al ritrovamento dello stesso Petrarca di un epistolario di Cicerone. Di questo gruppo fa parte anche L’ascensione al Monte Ventoso
• Seniles, ideale prosecuzione delle precedenti
• Sine nomine. Sono tutte lettere di argomento politico-religioso senza il nome del destinatario perché Petrarca riteneva che fossero troppo compromettenti
• Variae. Sono lettere non comprese nelle altre raccolte che, dopo la morte del Petrarca hanno costituito una raccolta a parte.
• Epistole metriche. Esse affrontano argomenti diversi come ricordi personali, esortazioni politiche, riflessioni morali, ecc.
Revisione continua delle lettere
Tutte le lettere non sono mai definitive. Il Petrarca, più volte, le riprende in mano per modificarle, rielaborarle e questo lavoro di “lima” dura tutta la vita. Questo succede per il desiderio dello scrittore della perfezione assoluta. Inoltre Petrarca era del parere che l’armonia formare di uno scritto fosse il riflesso ed il segno di un perfetto dominio delle passione, una prerogativa riservata ad un saggio.