giuli3001
Erectus
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Concetti Chiave

  • "Chiare, fresche e dolci acque" is a poetic song by Francesco Petrarca composed of five stanzas with a unique rhyming scheme.
  • The poem explores Petrarca's memories of Laura, his beloved, through vivid descriptions of nature and their shared places.
  • The second stanza expresses Petrarca's wish to be buried in the places Laura frequented, highlighting themes of death and longing.
  • The poem uses enjambment to emphasize the fragility of the body and connects adjectives like "meschino" and "divino."
  • Descriptive language contrasts Laura's beauty with the harshness of the landscape, drawing on Dante's "rime petrose" style.

Indice

  1. Struttura della Canzone
  2. Memoria e Desiderio
  3. Descrizione del Paesaggio

Struttura della Canzone

Chiare, fresche e dolci acque è una canzone scritta da Francesco Petrarca, formata da cinque strofe di tredici versi, di cui quattro endecasillabi e nove settenari. All’interno di ogni stanza i versi formano una “fronte” con schema abCabC e una sirma con schema cdeeDfF. La canzone termina con un congedo di tre versi, due endecasillabi e un settenario, riprendendo esattamente gli ultimi tre versi della sirma.

Memoria e Desiderio

Petrarca, nella prima strofa, si rivolge agli elementi della natura che si trovano proprio nei luoghi frequentati da Laura, la sua amata.

È quindi la memoria del poeta che ricorda l’immagine di Laura mentre percorre quei luoghi. Non a caso, questa stanza è ricca di aggettivi che descrivono la donna e il paesaggio. La seconda stanza invece è caratterizzata dal desiderio del poeta di essere sepolto nei luoghi frequentati da Laura al momento della sua morte. In questa strofa, ai versi 17-18, si può trovare un enjambement, il cui scopo è quello di mettere in risalto la fragilità del corpo e collegare l’aggettivo meschino al sostantivo divino.

Descrizione del Paesaggio

Una caratteristica importante del testo è la descrizione del paesaggio, ottenuta tramite l’utilizzo di pochi elementi naturali, prevalentemente al plurale, come acque, aere, pietre, rami e onde. Alcuni oggetti rimandano alla descrizione di Laura (belle membra, bel fiancho, angelico seno) mentre e altri alla descrizione del paesaggio (dolci acque, gentil ramo, aere sacro). Il tema della sofferenza del poeta, della sua morte e sepoltura e del futuro ritorno di Laura in quei luoghi già percorsi dalla stessa è messo in risalto da aggettivi, verbi e parole dal suono aspro, riconducibili allo stile dantesco delle “rime petrose” (meschino corpo, morte cruda, carne travagliata, pietà, pietre e m’impetre).

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