Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto esalta la bellezza e le virtù eccezionali di una donna, paragonata a un sole che illumina un mondo cieco.
  • Il componimento esprime un presentimento di morte, suggerendo che la bellezza mortale è effimera e che la morte ingiustamente rapisce i migliori.
  • La critica letteraria non è unanime nel giudicare il sonetto, spesso considerato retorico e imitativo di tradizioni letterarie precedenti.
  • La frase "perché morte fura/prima i migliori e lascia stare i rei" è diventata celebre, esprimendo un sentimento di ingiustizia verso la morte.
  • L'immagine di Laura come sole è un artificio comune nella letteratura dell'epoca, riflettendo l'influenza della poesia provenzale e siciliana.

Chi vuol veder quantunque po’ Natura,

e’l Ciel tra noi, venga a mirar costei:

ch’è sola un Sol, non pur a gli occhi miei,

ma al mondo cieco, che ù non cura:

e venga tosto, perché Morte fura

prima i migliori, e lascia star i rei:

questa aspettata al Regno de gli Dei.

cosa bella mortal passa, e non dura.

Vedrà, s’arriva a tempo, ogni virtute,

ogni Bellezza, ogni real costume

giunti in un corpo con mirabil tempre.

allor dirà, che mie rime son mute,

l’ingegno offeso dal soperchio lume:

ma se più tarda, haurà da pianger sempre

Indice

  1. L'ammirazione per la bellezza di Laura
  2. Il giudizio critico sul sonetto
  3. Il tema della caducità e bellezza

L'ammirazione per la bellezza di Laura

Chi vuole rendersi conto di ciò che è capace la Natura

e il Cielo, fra di noi [sulla Terra], venga ad ammirare questa donna,

che è soltanto un Sole, non soltanto ai miei occhi,

ma anche a tutto il mondo cieco che non vede le sue virtù;

e venga subito, perché la morte rapisce

prima i migliori e lascia in pace i malvagi:

questa donna, attesa nel regno dei Cieli,

[essendo] una essere mortale passa e non dura molto.

[Costui], se arriva in tempo utile, potrà vedere ogni virtù,

ogni bellezza, ogni modo di fare nobile,

riuniti nello stesso corpo con un’ammirabile forma;

allora dirà che è come se le mie rime tacessero,

poiché l’ingegno è abbagliato dall’eccessiva luce [derivata dalla bellezza di Laura]

ma, se tardasse, allora lo rimpiangerà per sempre

Il giudizio critico sul sonetto

Il sonetto non trova un giudizio critico positivo e unanime da parte di tutti gli studiosi.

Il tema è simile a quello di tanti altri: il tema della bellezza eccezionale della donna amata, unita a tante virtù ineguagliabili. Unico elemento notevole e nuovo, è il presentimento della morte di Laura. Tuttavia, è molto probabile che il sonetto sia stato composto quando Laura era già morta, per una finzione letteraria che consiste nel comporre qualche sonetto di preparazione ai versi in morte della sua donna. Infatti, oltre a questo, abbiamo un gruppo di liriche di presagio. Pertanto, il componimento risulta frutto di una situazione voluta e quindi dal carattere piuttosto retorica. Il culto della bellezza che traspare dal verso 4, si rivolge alle qualità morali della donna ed è collegato ad una diffusa tradizione letteraria piuttosto che ad un modo originale. Il contenuto del verso 5-6: “…perché morte fura/prima i migliori e lascia stare i rei” costituisce una sentenza che è diventata famosa ed entrata nell’uso quando si tratta di fare il panegirico di una persona defunta. In esso, Petrarca sente la morte come ingiusta, superando così il tema del presagio luttuoso e manifestando in modo sincero la sua tristezza per l’avvenuta morte di Laura.

Il tema della caducità e bellezza

Al verso 8: “cosa bella mortal passa e non dura” abbiamo il tema della caducità di ogni cosa umana, già presente nei classici e che tanta diffusione avrà nella letteratura del periodo umanistico.

Si può anche notare che il tema della bellezza è citato soltanto di passaggio e il poeta non ci si sofferma come, invece, avviene in tanti altri sonetti. Abbiamo soltanto la metafora del sole per indicare Laura che però è un artificio scontato, già abbondantemente presente nella letteratura provenzale e nei poeti della scuola siciliana, per diventare una caratteristica costante dei Marinisti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto?
  2. Il tema principale del sonetto è l'ammirazione per la bellezza e le virtù di Laura, unita al presentimento della sua morte.

  3. Come viene descritta la bellezza di Laura nel sonetto?
  4. Laura è descritta come un Sole, simbolo di bellezza e virtù, che illumina non solo gli occhi del poeta ma anche il mondo cieco.

  5. Qual è il giudizio critico sul sonetto?
  6. Il sonetto non riceve un giudizio critico unanime e positivo, poiché è considerato retorico e basato su una finzione letteraria, con un tema comune nella tradizione letteraria.

  7. Qual è il significato del verso "perché morte fura/prima i migliori e lascia stare i rei"?
  8. Questo verso esprime la sensazione di ingiustizia della morte, che rapisce i migliori e lascia i malvagi, ed è diventato una sentenza famosa per commemorare i defunti.

  9. Come viene trattato il tema della caducità nel sonetto?
  10. Il tema della caducità è espresso nel verso "cosa bella mortal passa e non dura", sottolineando la transitorietà della bellezza e delle cose umane.

Domande e risposte

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