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Concetti Chiave

  • Petrarca considerava il volgare di dignità inferiore rispetto al latino, ma si impegnò a elevare il volgare alla stessa nobiltà poetica.
  • Il "Canzoniere" è una raccolta di 366 poesie in volgare, composta durante tutta la vita di Petrarca e oggetto di numerose revisioni.
  • La lingua del "Canzoniere" è caratterizzata da un "unilinguismo petrarchesco", con un vocabolario ristretto e un tono medio.
  • Petrarca filtrava i conflitti interiori attraverso la letteratura, cercando un'espressione poetica limpida ed equilibrata.
  • L'ammirazione per i classici portò Petrarca a esprimere i suoi sentimenti utilizzando formule e immagini della letteratura antica.

Indice

  1. Petrarca e la Lingua Latina
  2. Dante e il Volgare
  3. Il Canzoniere di Petrarca
  4. Stile e Linguaggio di Petrarca
  5. Contraddizioni e Revisione Poetica

Petrarca e la Lingua Latina

Petrarca riteneva di essere il continuatore degli autori classici, colui che riportava in vita il gusto del bello e la nobiltà di spirito della civiltà latina. Invece, aveva un atteggiamento di sufficienza verso la poesia volgare, ritenendola un componimento di dignità minore. Egli era convinto della maggior dignità del latino e che la letteratura latina avesse toccato una perfezione che non poteva più essere superata: dunque, in quel campo non restava che imitare gli antichi. La lingua volgare invece era un campo aperto per chi volesse raggiungere l'eccellenza poetica. Ciò spiega l'impegno con cui perfezionò i suoi versi volgari. Dunque, egli aveva sia l'obbiettivo di ridare lustro alla lingua antica che quello elevare il volgare alla dignità del latino.

Dante e il Volgare

A differenza di Petrarca, Dante puntò tutto sul volgare: scrisse il De vulgari eloquentia, dove definiva la nuova lingua letteraria, e la utilizzò per scrivere il “poema sacro”. Petrarca preferì decisamente il latino e tentò di ristabilire la sua supremazia letteraria. Petrarca propone un ritorno al modello della lingua letteraria degli autori più antichi, non al latino medievale, degenerato e corrotto.

Il Canzoniere di Petrarca

Il Canzoniere è una raccolta di poesie in volgare. Petrarca scrisse versi in volgare ddurante tutto l'arco della sua vita. Scelse di comporre una raccolta coerente delle sue liriche, di cui sono state ricostruite nove redazioni successive. La stesura definitiva risale al suo ultimo anno di vita, il 1374, ed è contenuta nel manoscritto Vaticano 3195, in parte autografo: ciò ci permette di seguire il suo lavoro di revisione compiuto. Il titolo originale è "Rerum vulgarium fragmenta", cioè "Frammenti di cose in volgare", a testimoniare la sua sufficienza verso le liriche volgari. L'opera è anche detta "Rime sparse", dal primo verso del sonetto proemiale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono", o Canzoniere. È costituito da 366 componimenti, ripetendo il numero dei giorni dell’anno (escludendo il proemio). Contiene principalmente sonetti, ma anche canzoni, ballate, sestine.

Stile e Linguaggio di Petrarca

Il diverso modo di accostarsi al reale dell'Opera si riflette sulla lingua e sullo stile. Dante, nella commedia, per affrontare tutte le manifestazioni del reale utilizzava materiali linguistici diversi e per questo si parla spesso di "plurilinguismo dantesco". Al contrario, Petrarca sottopone il reale a una rigorosa selezione, ricavandone una lingua che impiega un numero ristrettissimo di vocaboli, tutti appartenenti al registro medio. Petrarca, infatti, rifiuta ogni parola troppo concreta e precisa, ma anche troppo rara e aulica. Poiché tende a creare un tono medio in cui nessun particolare predomini, questa particolare scelta stilistica viene definita spesso "unilinguismo petrarchesco". Nel canzoniere, da un lato viene trattata la tormentata visione di una civiltà in crisi e ancora attaccata alla spiritualità cristiano-medievale, dall'altro un gusto poetico prevalentemente classicistico.

Contraddizioni e Revisione Poetica

Nonostante la materia della poesia petrarchesca sia un groviglio di contraddizioni, l'espressione poetica del canzoniere è limpida ed equilibrata. Infatti, per Petrarca, la poesia non diventa mai uno sfogo immediato del sentimento. I conflitti dell'animo devono sempre passare attraverso un filtro, funzione assunta dalla letteratura. Petrarca prova una forte ammirazione per i classici antichi, visti da lui come il modello insuperabile. Di conseguenza, i sentimenti del poeta si esprimono sempre attraverso formule e immagini consacrate dalla letteratura Antica.

La tormentata esperienza interiore del poeta trova una conferma nell'assiduo lavoro di revisione che applica ai suoi versi, affinché non vi resti nulla di approssimativo e scomposto. In tal modo, questo dissidio interiore viene almeno fissato in forme limpide ed equilibrate, così che possa essere contemplato sotto una luce pacata.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'atteggiamento di Petrarca verso la lingua latina e il volgare?
  2. Petrarca considerava il latino superiore e degno di imitazione, mentre vedeva il volgare come un campo aperto per raggiungere l'eccellenza poetica, cercando di elevare il volgare alla dignità del latino.

  3. Come si differenzia l'approccio di Dante rispetto a quello di Petrarca riguardo al volgare?
  4. Dante puntò tutto sul volgare, definendolo nella sua opera "De vulgari eloquentia" e usandolo per il "poema sacro", mentre Petrarca preferì il latino e cercò di ristabilirne la supremazia letteraria.

  5. Cosa rappresenta il "Canzoniere" di Petrarca e qual è la sua struttura?
  6. Il "Canzoniere" è una raccolta di poesie in volgare, composta da 366 componimenti, principalmente sonetti, che riflettono la sua revisione poetica e il suo atteggiamento verso il volgare.

  7. Qual è lo stile linguistico di Petrarca nel "Canzoniere"?
  8. Petrarca adotta un "unilinguismo petrarchesco", utilizzando un numero ristretto di vocaboli di registro medio, evitando parole troppo concrete o auliche, per creare un tono equilibrato.

  9. Come affronta Petrarca le contraddizioni nella sua poesia?
  10. Petrarca filtra i conflitti interiori attraverso la letteratura, esprimendo i suoi sentimenti con formule classiche e applicando un assiduo lavoro di revisione per ottenere un'espressione poetica limpida ed equilibrata.

Domande e risposte

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