Concetti Chiave
- Valchiusa è il luogo mitico di Petrarca, una valle in Provenza che rappresenta un rifugio reale e poetico.
- Petrarca attraversò una crisi spirituale nel 1342, bilanciando tra vita contemplativa e interessi mondani.
- La morte di Laura nel 1348 aumentò l'inquietudine di Petrarca, portandolo a continui spostamenti in Italia.
- Nel 1353, Petrarca accettò l'ospitalità dei Visconti a Milano, una scelta criticata dai suoi amici.
- Negli ultimi anni, Petrarca si trasferì ad Arquà, dove continuò a lavorare sulle sue opere fino alla morte nel 1374.
Indice
Il Luogo Mitico di Petrarca: Valchiusa
Petrarca può essere considerato l’iniziatore di uno specifico motivo letterario, che consiste nella trasfigurazione di un luogo reale, in “Luogo mitico”. Il luogo mitico di Petrarca è Valchiusa, una piccola valle, solitaria, situata in Provenza a circa 15 miglia da Avignone. Valchiusa è il vero e reale rifugio di Petrarca per un lungo periodo della sua vita, ma diviene anche, nel suo immaginario poetico, un luogo incantato. Nei brevi passi delle Epistole, è evidente il processo di trasfigurazione di Valchiusa che diviene lo spazio ideale in cui si realizzano e si identificano le aspirazioni del poeta e i temi cari alla sua poesia.
Crisi Spirituale e Viaggi di Petrarca
Nel 1342 avvennero 2 fatti che lo portarono in una profonda crisi spirituale: la nascita di Francesca, seconda figlia dopo Giovanni e la scelta da parte del fratello Gherardo di farsi monaco. In questo periodo si accentuò nel poeta il desiderio di una vita contemplativa interamente dedicata alla fede, ma rimanevano altrettanto forti anche gli interessi mondani. Petrarca intravide una possibilità di rinnovamento nel tentativo operato da Cola di Rienzo di instaurare a Roma una repubblica ispirata al modello antico e partì alla volta della città con la volontà di sostenerla, ma poi si fermò a Genova alla notizia del degenerare.
Nel frattempo, accrebbe notevolmente la sua inquietudine, la notizia della morte dell’amata Laura, colpita dalla peste che nel 1348 imperversa in tutta Europa. Ricominciarono allora gli spostamenti continui di Petrarca: fu prima a Parma e poi a Firenze: ritornò poi in Provenza che abbandonò definitivamente nel 1353 decidendo di accettare l’ospitalità offertagli dai Visconti di Milano. Tale scelta fu fortemente criticata da Boccaccio e dagli altri amici fiorentini. Restò a Milano fino al 1361, quando fu costretto ad andare via per il diffondersi di un epidemia di peste. Si trasferì poi a Padova e poi a Venezia.
Gli Ultimi Anni e la Morte di Petrarca
Il signore di Padova, gli regalò un terreno ad Arquà sui colli Euganei, dove egli si fece costruire una casa; vi si trasferì nel 1370 e li trascorse gli ultimi anni della sua vita, afflitto da problemi di salute, eppure dedicandosi instancabilmente alla revisione delle sue opere, in particolare del Canzoniere. Morì nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 1374.
Domande da interrogazione
- Qual è il "luogo mitico" di Petrarca e quale significato ha nella sua opera?
- Quali eventi portarono Petrarca a una crisi spirituale nel 1342?
- Come reagì Petrarca alla morte di Laura e quali furono le sue conseguenze?
- Dove trascorse Petrarca gli ultimi anni della sua vita e cosa fece in quel periodo?
Il "luogo mitico" di Petrarca è Valchiusa, una valle in Provenza che diventa un rifugio reale e immaginario, simbolo delle sue aspirazioni poetiche.
La nascita della figlia Francesca e la decisione del fratello Gherardo di farsi monaco portarono Petrarca a una profonda crisi spirituale.
La morte di Laura aumentò l'inquietudine di Petrarca, portandolo a continui spostamenti tra Parma, Firenze e infine Milano.
Petrarca trascorse gli ultimi anni ad Arquà sui colli Euganei, dedicandosi alla revisione delle sue opere, nonostante i problemi di salute.