Concetti Chiave
- Il verismo italiano, influenzato dal naturalismo francese di Zola, è rappresentato da autori come Verga, Capuana e de Roberto, tutti di origine siciliana.
- Capuana, trasferitosi a Milano, promuove il realismo e l'impersonalità attraverso i suoi scritti, avvicinandosi alle idee di Zola.
- Il verismo si distingue per il suo approccio meno sistematico rispetto al naturalismo, non avendo un manifesto definito.
- Le opere veriste italiane sono caratterizzate da un pessimismo diffidente verso il progresso, a differenza dell'ottimismo naturalista.
- Il verismo si concentra su ambientazioni rurali e regionali italiane, utilizzando una lingua dialettale per caratterizzare i personaggi.
1870 – 1890
Influenza di Zola in Italia
Zola comincia ad affascinare qualche italiano. Comunque l'Italia sente meno l'influenza positivista europea.
De Sanctis fu un critico importante che si confrontò con il positivismo e con Zola che fu tradotto in Italia tempestivamente.
→ studiato da De Sanctis e Capuana.
Esponenti del verismo = Giovanni Verga – Capuana – Federico de Roberto
Tutti e tre sono siciliani, è anche importante dire che verga e Capuana avevano lavorato a Milano, molto più sviluppata.
Proprio a Milano entrano in rapporto con ambienti letterari e sono più vicini alla letteratura francese: si appassionano per l'orientamento realista.
Capuana e il naturalismo
Capuana inizia a condurre una vera militanza a favore di Zola attraverso i suo articoli di giornalismo, nel suo pensiero iniziano a formarsi delle teorie che in parte rimangono nel solco del naturalismo e in parte lo rinnovano:
− importanza dell'impersonalità
− romanziere scienziato
− uso della lingua in modo trasparente di Zola, tessuto lessicale appropriato a tutte le diverse realtà che deve affrontare
il verismo italiano però ha uno sforzo teorico meno sistematico. Non c'è un manifesto come quello di Zola, è tutto meno programmatico. Il verismo sono le opere stesse, senza una linea che possiamo descrivere e che ritroviamo in tutte le opere realiste.
Differenze:
− naturalismo è fiducioso nel progresso, sa che il progresso sanerà prima o poi le ingiustizie e i soprusi, il verismo non ha questa fiducie anzi è intriso di pessimismo. Diffida dalla nuova civiltà che avanza.
− L'ambientazione delle opere naturaliste è metropolitana e proletaria, in particolare Parigi. Quella italiana è contadina, c'è la campagna arretratissima del sud, si focalizza sulle varietà regionali.
− Stile: il verismo usa una lingua più intrisa di dialettalità, non lo usa direttamente ma sa rendere concreta la parlata dei suoi personaggi. Nel naturalismo c'è questa tendenza ma molto meno marcatamente.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza di Zola in Italia?
- Quali sono le differenze principali tra il naturalismo e il verismo?
- Come ha contribuito Capuana al movimento del naturalismo?
Zola ha iniziato ad affascinare alcuni italiani, ma l'Italia ha sentito meno l'influenza del positivismo europeo. De Sanctis è stato un critico importante che si è confrontato con il positivismo e con Zola, che è stato tradotto tempestivamente in Italia.
Il naturalismo è fiducioso nel progresso e si concentra su ambientazioni metropolitane e proletarie, mentre il verismo è più pessimista, diffida della nuova civiltà e si focalizza su ambientazioni contadine e regionali. Inoltre, il verismo utilizza una lingua più intrisa di dialettalità.
Capuana ha condotto una vera militanza a favore di Zola attraverso i suoi articoli di giornalismo, sviluppando teorie che in parte rimangono nel solco del naturalismo e in parte lo rinnovano, come l'importanza dell'impersonalità e l'uso della lingua in modo trasparente.