Concetti Chiave
- La storia si apre con il ritorno del Gigante nel suo giardino dopo sette anni, trovandolo occupato dai bambini che giocano felici.
- Il Gigante inizialmente si comporta in modo egoista, costruendo un muro per impedire ai bambini di entrare, provocando un inverno perpetuo nel giardino.
- La trasformazione del Gigante avviene quando un bambino, troppo piccolo per arrampicarsi su un albero, suscita la sua compassione e lo spinge ad aiutare.
- Dopo aver aiutato il bambino, il Gigante comprende l'importanza della gentilezza, permettendo ai bambini di giocare liberamente nel suo giardino, riportando la primavera.
- Alla fine della sua vita, il Gigante incontra di nuovo il bambino misterioso, che lo guida in Paradiso, come ricompensa per la sua gentilezza e amore.
In questo appunto di Italiano viene esposto in modo dettagliato il riassunto della celebre fiaba dello scrittore e poeta irlandese Oscar Wilde, intitolata Il gigante egoista, che fa parte della raccolta Il principe felice e altri racconti. Il racconto si apre con il ritorno del Gigante nel suo giardino, dopo essere stato via per sette anni. Segue la trasformazione del Gigante, il quale, se inizialmente si comporta da egoista, in seguito capisce quanto sia importante e gratificante essere gentile col prossimo.
Sarà proprio la sua trasformazione a garantirgli un posto in Paradiso.
Indice
Rientro del Gigante nel suo giardino
Tutti i pomeriggi, dopo essere usciti da scuola, i bambini andavano a giocare in un bellissimo giardino, pieno di alberi, che, in primavera si riempivano di fiori, mentre in estate offrivano frutti gustosi. Inoltre, gli uccelli, con i loro canti, rallegravano i giochi dei bambini. Il giardino apparteneva al Gigante, che lo aveva abbandonato per sette lunghi anni, per fare visita a suo fratello, l’Orco di Cornovaglia. Un giorno decise di ritornarci, e, quando si accorse della presenza dei bambini nel suo giardino, si arrabbiò e gridò di andarsene immediatamente perché quel posto che apparteneva a lui soltanto e non aveva alcuna intenzione di condividerlo con qualcun altro. Addirittura, per non far entrare i bambini, eresse un muro, sul quale posizionò un cartello, con sopra scritto “vietato l’ingresso, i trasgressori saranno perseguiti a termini di Legge”, per intimorire chiunque pensasse di potervi entrare. Nonostante ciò, dopo la scuola, i bambini, che non avevano un altro posto in cui andare a trascorrere pomeriggi spensierati, continuavano a radunarsi intorno alle mura, ricordando i momenti felici passati a giocare in quel posto magico. Intanto le stagioni si alternavano, ma non in quel giardino, in cui ormai era sempre inverno. Gli uccelli non cantavano, gli alberi non fiorivano. C’erano perennemente il vento, il gelo e la grandine e il Gigante non capiva il perché.
Trasformazione del Gigante egoista: un incontro speciale
Un giorno, i bambini riuscirono ad intrufolarsi nel giardino, passando attraverso un buco nel muro, e, d’un tratto, si fece primavera: gli alberi, felicissimi per il ritorno dei piccoli amici, si riempirono di germogli e gli uccelli ripresero a cantare allegramente, come facevano un tempo. Tuttavia, nell’angolo più lontano del giardino, era ancora inverno. Lì, vi era un bambino così piccolo che non riusciva a salire sull’albero, come avevano fatto i suoi amici, e, per questo, piangeva disperatamente. Il Gigante, guardando quella scena, capì che nel suo giardino da tempo era sempre inverno perché era stato egoista con i bambini, avendo negato ai piccoli la possibilità di accedervi. Così, si convinse a lasciare i bambini liberi di giocare per sempre nel suo giardino e si precipitò ad aiutare il piccolo bambino a salire sull’albero. Quando videro il Gigante, i bambini scapparono, per paura di essere nuovamente rimproverati, e nel giardino ritornò l’Inverno.
Nel giardino, rimase solo il bambino che non riusciva a salire sull’albero: il piccolo, infatti, avendo gli occhi pieni di lacrime, non si era accorto della presenza del Gigante, il quale, lo prese e lo adagiò delicatamente sull’albero. Fu così che l’albero si riempì di fiori e di uccelli, e, il bambino, in segno di gratitudine, diede un bacio al Gigante che era stato così gentile e amorevole con lui. Questo gesto sciolse definitivamente il cuore del Gigante, che da quel momento in poi iniziò a nutrire verso quel bambino un sentimento d’amore speciale. Di fronte a quella scena, i bambini capirono che non avevano più motivo di temere il Gigante, e, quindi, tornarono nel giardino, riportando la primavera. Il Gigante rassicurò i bambini, dicendo che avrebbero potuto giocare nel giardino e domandò che fine avesse fatto quel bambino che aveva aiutato a salire sull’albero e al quale teneva in modo particolare. Nessuno conosceva quel bambino misterioso, che non si fece più vedere, provocando, nel cuore del Gigante, una profonda tristezza e nostalgia. Non passava giorno in cui il Gigante non pensasse al suo piccolo amico, domandandosi dove fosse e perché non andava più a fargli visita.
Accesso del Gigante in Paradiso
Quando il gigante divenne troppo vecchio per giocare con i bambini, li osservava divertirsi dalla finestra, pensando che fossero proprio loro i fiori più belli del suo giardino. Una mattina d’inverno, successe qualcosa di strano: in mezzo a tutti gli alberi spogli, ce ne era uno, pieno di fiori bianchi, sotto cui vi era il bambino al quale il Gigante era tanto affezionato. Il Gigante si precipitò immediatamente da lui e si arrabbiò quando notò i segni dei chiodi nelle mani e nei piedi del bambino, promettendo al piccolo che si sarebbe vendicato, giustiziando il responsabile. Il bambino lo tranquillizzò, dicendo che si trattava delle ferite dell’Amore e, poiché il Gigante era stato così gentile a lasciarlo giocare nel suo giardino, adesso poteva seguirlo in Paradiso.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della fiaba "Il gigante egoista" di Oscar Wilde?
- Come reagisce il Gigante al ritorno nel suo giardino dopo sette anni?
- Cosa provoca il cambiamento nel cuore del Gigante?
- Qual è il significato dell'incontro finale tra il Gigante e il bambino?
- Come viene rappresentata la primavera nel giardino del Gigante?
Il tema principale è la trasformazione del Gigante da egoista a gentile, che gli permette di comprendere l'importanza della generosità e dell'amore verso gli altri.
Il Gigante si arrabbia vedendo i bambini nel suo giardino e decide di cacciarli, erigendo un muro per impedire loro l'accesso.
Il cambiamento avviene quando il Gigante aiuta un bambino a salire su un albero, ricevendo in cambio un bacio di gratitudine, che scioglie il suo cuore.
L'incontro finale simboleggia il perdono e l'amore eterno, con il bambino che invita il Gigante a seguirlo in Paradiso come ricompensa per la sua gentilezza.
La primavera ritorna nel giardino quando i bambini vi giocano, simboleggiando la gioia e la vitalità che la loro presenza porta, contrastando con l'inverno perpetuo causato dall'egoismo del Gigante.