Concetti Chiave
- Clemente Rebora, nato a Milano nel 1885, fu influenzato dalla cultura russa grazie alla pianista Lydia Natus.
- Nei primi anni del Novecento, si integrò nell'ambiente letterario fiorentino, diventando un esponente della rivista "Voce".
- La sua raccolta "Frammenti Lirici" del 1913, composta da settantadue testi, riflette un'ambizione di creare un poema unitario.
- Rebora criticava l'industrializzazione, promuovendo una società orientata al bene e alla felicità individuale.
- Le sue poesie sono caratterizzate da un desiderio di solidarietà, evitando il narcisismo e promuovendo la redenzione collettiva.
Indice
La vita e le influenze di Rebora
Clemente Rebora nacque a Milano nel 1885, conseguì la laurea in lettere per poi diventare un insegnate, fondamentale nella sua vita e nella sua carriera fu la relazione con la pianista russa Lydia Natus, grazie a lei infatti entrò in contatto con opere di autori russi come ad esempio Gogol, Tolstoj e Andreev. All’inizio degli anni dieci del Novecento inoltre, entrò in contatto con l’ambiente letterario di Firenze, in particolare con la rivista “Voce” e il gruppo ad essa legato, di cui entrò a far parte e diventò anche uno dei principali esponenti pubblicando nel 1913, sotto l’egida della rivista, la sua prima raccolta intitolata “Frammenti Lirici”.
La conversione e la fede
Un aspetto fondamentale per capire la sua figura di uomo e di poeta è la fede, dopo infatti una traumatica esperienza in trincea durante la prima guerra mondiale, subì un grave trauma nervoso e l’unica via di salvezza che gli si prospettò davanti fu quella della conversione al cattolicesimo.
La raccolta "Frammenti Lirici"
La raccolta “Frammenti Lirici” è una raccolta pubblicata per le edizioni della “Voce” nel 1913, contiene settantadue testi privi di titoli e caratterizzati solo da un numero ordinale progressivo, a indicare l’ambizione di comporre un poema unitario.
Temi e stile della poesia di Rebora
Nelle varie poesia si nota un senso generale di azionismo, di componente volontaristica, che lo porta a ragionare e a sentire il bisogno di costruire una città e una società umana rivolta solo al bene, ordinata dalla libertà e dalla felicità di ognuno. Rebora ragiona infatti spesso sui danni e le gravi conseguenze sull’essere umano apportate dal mondo dell’industrializzazione con i suoi ritmi dinamici, la costante attività, i grandi centri urbani, il progresso tecnologico, tutti fattori che per lui hanno portato l’uomo ad allontanarsi dai tempi in cui l’uomo viveva a stretto contatto con la natura, le sue giornate erano dominate dalle tempistiche naturali. La sua è dunque una poesia impura, che parte e si anima dalla pena quotidiana e si muove verso aspirazioni celesti, i suoi oggetti descritti diventano quindi spesso antropomorfizzati, figura che rappresentano in sé il male del vivere e del comune bisogno di redenzione collettiva. Questa considerazione dell’uomo moderno porta quindi i soggetti ad essere universali e quindi salva l’aspirazione da ogni chiusura nella sfera intima e privata. Non si troverà dunque mai nella sua poesia un intrinseco narcisismo, bensì un forte ma al contempo timido desiderio di solidarietà e relazione tra tutti gli uomini.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze principali nella vita di Clemente Rebora?
- Come ha influito la fede sulla vita e sulla poesia di Rebora?
- Quali sono le caratteristiche principali della raccolta "Frammenti Lirici"?
- Quali temi e stili caratterizzano la poesia di Rebora?
Clemente Rebora fu influenzato dalla relazione con la pianista russa Lydia Natus e dal contatto con autori russi come Gogol, Tolstoj e Andreev, oltre che dall'ambiente letterario di Firenze e dalla rivista "Voce".
La fede divenne centrale nella vita di Rebora dopo un trauma nervoso subito in trincea durante la prima guerra mondiale, portandolo alla conversione al cattolicesimo, un aspetto fondamentale per comprendere la sua figura di uomo e poeta.
"Frammenti Lirici" è una raccolta pubblicata nel 1913, composta da settantadue testi privi di titoli, caratterizzati da un numero ordinale progressivo, con l'ambizione di comporre un poema unitario.
La poesia di Rebora è caratterizzata da un senso di azionismo e volontarismo, con riflessioni sui danni dell'industrializzazione e un desiderio di costruire una società umana orientata al bene, senza narcisismo ma con un forte desiderio di solidarietà.