Concetti Chiave
- James Joyce's "Dubliners" represents Irish society, using seemingly insignificant characters as symbols of existential conditions, with a focus on psychological construction rather than action.
- "A Portrait of the Artist as a Young Man" tells the story of Dedalus, who escapes from family and society, marking a shift in Joyce's narrative style.
- "Ulysses" reimagines the Homeric myth, replacing the classical hero with an ordinary man, using stream of consciousness to portray the character’s internal desires and fragmented reality.
- The novel "Ulysses" features diverse styles and jargons, lacking a unifying center, reflecting chaos and multiple perspectives without an objective view of reality.
- The climax of "Ulysses" is Molly Bloom's monologue, offering a stream of consciousness that explores her personal reflections and relationships.
Indice
La rappresentazione della società irlandese
La sua opera più significativa è “La gente di Dublino” composta da 15 racconti. Joyce vuole rappresentare una società, quella irlandese, provinciale e tradizionalista. Dublino, tuttavia, simboleggia la paralisi del mondo moderno. Dietro ad un apparente realismo sono raccolte le vicende dei personaggi insignificanti che diventano il simbolo di una condizione esistenziale. I personaggi sono costruiti in modo psicologico e le azioni ed il movimento non esistono, anche se sono presenti, e hanno un ruolo marginale. L’ambiente perde consistenza e anche i dettagli realistici perdono significato oggettivo e si caricano invece di valenze simboliche.
Tecniche narrative innovative di Joyce
Joyce utilizza la tecnica del monologo interiore che croniste nella trascrizione dei pensieri dei personaggi. Un’altra opera importante è “Ritratto dell’artista giovane” che racconta la storia di una fuga dalla famiglia e dalla società e dalla società del protagonista che è Dedalo.
L'Ulisse: una rivisitazione del mito
Successivamente i consigli di Pound potano Joyce a scrivere “L’Ulisse” e con esso le strutture convenzionali del genere del romanzo vengono definitivamente dissolte. Questo romanzo è una rivisitazione del mito omerico, all’eroe classico viene sostituito un uomo qualunque, ma che si caratterizza per essere l’antagonista della realtà contemporanea. Gli eventi che accadono al’interno del romanzo sono banali gesti quotidiani. In questo caso emerge la tecnica del flusso di coscienza con cui il personaggio rivela direttamente l’intrico dei suoi desideri senza però un ordine razionale. Assistiamo così a passaggi rapidi tra passato, presente e futuro. Ciò implica la disgregazione delle normali strutture sintattiche in cui saltano i nessi logici e scompare la punteggiatura. Nell’ “Ulisse” vi è anche l’utilizzo di gerghi e stili diversi e la parola, che si rifà al Simbolismo, è usata per il suo valore connotativo, cioè suscita pensieri differenti. Inoltre manca un centro unificatore e si moltiplicano i punti di vista perché non c’è una visione oggettiva del reale, ma l’opera si riflette nel caos. Il personaggio è frantumato e in lui convivono più personalità . L’importanza di questo romanzo sta nel recupero della stagione più innovativa della narrativa inglese cioè quella della novel come poema eroicomico in prosa, in cui la vita contemporanea viene rappresentata sul modello dell’epica classica per ironizzare sulla sua pochezza.
Il protagonista è Leopold Bloom che rincasato a notte fonda dopo il fallimento con l’incontro con il figlio. Si corica accanto alla moglie, una donna sensuale ed infedele. Molly, nel dormiveglia, si lascia andare ad un bilancio della giornata. Ciò si trasforma invece in un’ autoanalisi che Molly conduce delle sue esperienze, dei suoi rapporti con gli uomini e in particolare con il marito. Il romanzo è diviso in tre parti ed è costituito da 18 capitoli senza titolo. La vicenda è narrata in un unica giornata in cui il destino di Bloom e della moglie Molly si intreccia con quello di Dedalus, un giovane intellettuale e ribelle che simboleggia l’alter ego di Joyce.
La trama e i protagonisti dell'Ulisse
La trama: La vicenda si svolge a Dublino, Irlanda; il romanzo narra tutto ciò che accade fra le otto del mattino e le due di notte del 16 giugno 1904 ai tre protagonisti del racconto: l'ebreo Leopold Bloom (Ulisse), la moglie Molly (Penelope) e il giovane Stephen Dedalus (Telemaco: una sorta di figlio spirituale di Bloom).Si comincia con l'inizio della giornata di Stephen, giovane letterato in crisi. Alle sue vicende s'intrecciano presto quelle, spesso banali, che capitano all'agente di pubblicità Leopold Bloom: risveglio, partecipazione al funerale di un conoscente, arrivo in ufficio, visita alla redazione di un giornale. Man mano Bloom incontra vari personaggi e subisce una serie di sottili ingiurie in quanto ebreo. Spesso sfiora il cammino di Stephen, senza però mai entrare in contatto con lui. All'ora di pranzo Bloom ritorna a vagabondare per le strade di Dublino: persone, negozi, monumenti, musei, sfilano svogliatamente dinanzi ai suoi occhi, mentre Stephen si trova alla Biblioteca Nazionale dove intavola una discussione su Shakespeare. Anche Bloom sosta brevemente alla biblioteca, dove sono sussurrate nuove malignità sulla sua origine ebraica. Giunta la sera, ripensa ai tanti insuccessi della giornata a un'amica, e quindi si ritrova a far baldoria con un gruppo di giovani. Stephen, lì presente, propone di avviarsi verso un pub. Il gruppo si muove in piena notte per le strade più malfamate della città, entra in un bordello e innesca una rissa; Bloom deve adoperarsi per salvare la reputazione di Stephen, ormai ubriaco. Poi lo guida verso casa sua. A casa di Bloom i due parlano della loro vita passata e presente, ma senza intendersi mai realmente: dopo aver esposto i propri progetti letterari, Stephen rifiuta l'offerta di una stanza per le notte e abbandona Bloom.Questi, ripensando alla giornata vissuta, raggiunge a letto la moglie. Il romanzo si conclude con un lungo soliloquio di Molly, che nel dormiveglia ripercorre alcuni episodi della sua esistenza.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale di Joyce nella sua opera "La gente di Dublino"?
- Quali tecniche narrative innovative utilizza Joyce nei suoi romanzi?
- In che modo "L'Ulisse" di Joyce rivisita il mito omerico?
- Chi sono i protagonisti principali dell'Ulisse e come si intrecciano le loro storie?
- Come si conclude il romanzo "L'Ulisse"?
Joyce mira a rappresentare la società irlandese come provinciale e tradizionalista, utilizzando Dublino come simbolo della paralisi del mondo moderno.
Joyce utilizza il monologo interiore e il flusso di coscienza, che permettono ai personaggi di esprimere i loro pensieri senza un ordine razionale, disgregando le strutture sintattiche tradizionali.
"L'Ulisse" sostituisce l'eroe classico con un uomo qualunque, Leopold Bloom, e rappresenta la vita contemporanea attraverso gesti quotidiani, ironizzando sulla sua pochezza.
I protagonisti sono Leopold Bloom, sua moglie Molly e Stephen Dedalus. Le loro storie si intrecciano durante una singola giornata a Dublino, con Bloom e Stephen che si sfiorano senza mai entrare in contatto diretto.
Il romanzo si conclude con un lungo soliloquio di Molly Bloom, che nel dormiveglia ripercorre alcuni episodi della sua vita, offrendo un'autoanalisi delle sue esperienze e relazioni.